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MiSE: Accordi per l’innovazione

Concessione ed erogazione di agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi con le Regioni interessate, denominati “Accordi per l’innovazione”.

SCADENZE

La disciplina sugli Accordi per l’innovazione di cui al decreto ministeriale 24 maggio 2017 e al decreto direttoriale 25 ottobre 2017 è applicata alle proposte progettuali presentate dal 31 ottobre 2017, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto direttoriale.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La misura è stata rifinanziata con 206,6 milioni di euro.

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il consorzio.

TIPOLOGIA PROGETTI

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • Nanotecnologie
  • Materiali avanzati
  • Biotecnologie
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate
  • Spazio
  • Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

PORTATA E DURATA

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico.

FORMA DELL’AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni consistono in:

  • un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).
  • un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).

PROCEDURA NEGOZIALE

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal DM 24 maggio 2017 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico e le Regioni e le province autonome interessate e/o il soggetto proponente.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico una proposta progettuale contenente almeno i seguenti elementi:

  • la denominazione e la dimensione di ciascun soggetto proponente, nonché una descrizione del profilo aziendale, con particolare riferimento alla struttura tecnico-organizzativa e alla presenza in ambito nazionale e internazionale
  • il piano strategico industriale aggiornato
  • la descrizione di ciascun progetto, con indicazione dei relativi obiettivi, delle date di inizio e fine, delle unità produttive coinvolte  e  dei costi previsti
  • la tipologia e l’importo dell’aiuto richiesto per la realizzazione di ciascun progetto

Il Ministero dello sviluppo economico, ricevuta la proposta progettuale, provvede ad avviare la fase di interlocuzione con le regioni e le province autonome e a valutare la validità strategica dell’iniziativa proposta analizzando i seguenti elementi:

  • rilevanza dell’iniziativa sotto il profilo degli sviluppi tecnologici e del grado di innovatività dei risultati attesi
  • interesse industriale alla realizzazione dell’iniziativa in termini di capacità di favorire l’innovazione di specifici settori o comparti economici
  • effetti diretti e indiretti sul livello occupazionale del settore produttivo e/o del territorio di riferimento
  • valenza nazionale degli interventi sotto il profilo delle ricadute multiregionali dell’iniziativa
  • eventuale capacità di attrarre investimenti esteri, anche tramite il consolidamento e l’espansione di imprese estere già presenti nel territorio nazionale
  • capacità di rafforzare la presenza di prodotti italiani in segmenti di mercato caratterizzati da una forte competizione internazionale

Nel caso in cui le valutazioni si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione. Successivamente alla stipula dell’accordo, le imprese non maturano alcun diritto alle agevolazioni che sono, comunque, subordinate alla presentazione dei progetti esecutivi ed alla successiva valutazione da parte del Soggetto gestore.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Scade il 31-12-2018 alle 17:00

Veneto: bando progetti di R&S reti innovative regionali e distretti industriali

Un bando per i distretti industriali e per le reti innovative della regione Veneto: 20 milioni di euro a fondo perduto per sostenere progetti di ricerca e sviluppo innovativi.

SCADENZE

Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 1° agosto 2017 fino alle ore 17.00 del 6 novembre 2017.  L’iter di selezione prevede una procedura valutativa a graduatoria.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Sono disponibili 20 milioni di euro.

OBIETTIVO

Sostenere progetti di Ricerca industriale e/o Sviluppo sperimentale coerenti con la Strategia di Specializzazione Intelligente – RIS3 Veneto, in grado di percorrere le riferite traiettorie di sviluppo e tecnologiche sui 4 ambiti: Smart Agrifood, Sustainable Living, Smart Manufacturing e Creative Industries.

Le domande possono riguardare progettualità di R&S riferite anche a più distretti industriali, a più reti innovative regionali, o in sinergia tra loro.

BENEFICIARI

Partecipano a ciascun progetto:

  • Almeno una impresa di dimensione PMI facente parte di un distretto industriale o di una rete innovativa regionale
  • Almeno un “organismo di ricerca”

In aggiunta, possono partecipare anche le grandi imprese.

Tali soggetti conferiscono mandato con rappresentanza al soggetto giuridico riconosciuto dalla Giunta regionale quale rappresentante il distretto industriale o la rete innovativa regionale di riferimento, che procede a presentare la domanda di sostegno e, in caso di ammissione, a sottoscrivere con la Regione del Veneto uno specifico “Accordo per la Ricerca e lo Sviluppo” volto a riassumere e regolare le modalità di attuazione del progetto approvato e il suo monitoraggio.

PORTA PROGETTI E INTENSITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

Ciascuna proposta progettuale dovrà prevedere una spesa di almeno 500.000 euro.
L’intensità del sostegno, in conto capitale, è tra il 40% e il 70% della spesa ammessa sulla base della tipologia progettuale e dei soggetti coinvolti e fino a un ammontare massimo di euro 3.000.000 di contributo per progetto.
Il sostegno viene concesso ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014, articolo 25.

Il contributo potrà essere pagato in più quote in acconto in base allo stato di avanzamento delle attività e ad avvenuto conseguimento degli obiettivi intermedi, oltre alla possibilità di chiedere una quota immediata in anticipo del 40% del sostegno concesso su presentazione di garanzia fideiussoria.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse le seguenti categorie di spesa:

  • Spese di personale dipendente;
  • Strumenti e attrezzature (quote di utilizzo);
  • Costi relativi agli immobili (quote di ammortamento);
  • Consulenze specialistiche e servizi esterni;
  • Spese per la realizzazione di un prototipo;
  • Spese generali;
  • Spese per garanzie.

DURATA

I progetti non dovranno superare la durata di 36 mesi.

RIFERIMENTI NORMATIVI

VENETO – POR FESR 2014-2020 – Azione 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” del POR FESR 2014-2020.
D.G.R.n. 1139 del 19 luglio 2017 – “Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo sviluppati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali”.

Scade il 6-11-2017 alle 17:00

MIUR: Bando ricerca industriale in partenariati pubblici-privati

Il MIUR mette a disposizione quasi 500 milioni di euro per stimolare un ecosistema favorevole allo sviluppo “bottom up” di progetti rilevanti attraverso forme di Partenariato pubblico-privato nelle Regioni del Mezzogiorno, che integrino, colleghino e valorizzino le conoscenze in materia di ricerca e innovazione.

SCADENZE

Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 12 del 27 luglio 2017 e fino alle ore 12 del 9 novembre 2017.

OGGETTO DELL’INTERVENTO

Il MIUR eroga agevolazioni in favore di progetti di Ricerca Industriale e non preponderante Sviluppo Sperimentale.
La misura si riferisce all’Azione II del PON “Ricerca e Innovazione” 2014 – 2020, realizzando l’intervento nelle 12 Aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 e coerenti con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente.

RISORSE

Le risorse a disposizione per la concessione delle agevolazioni ammontano complessivamente a 472.415.504 euro con l’assegnazione di:

  • 393 milioni di euro alle Regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione)
  • 104 milioni alle Regioni del Centro-Nord, sempre per attività che abbiano ricadute  a vantaggio delle Regioni del Mezzogiorno

Le Aree di specializzazione individuate come prioritarie dal PNR, che ricevono quasi 60 milioni di euro ciascuna, sono:

  • Agrifood: 59.051.938 euro
  • Blue Growth: 59.051.938 euro
  • Fabbrica Intelligente: 59.051.938 euro
  • Salute: 59.051.938 euro

BENEFICIARI

I soggetti ammissibili a presentare domande di partecipazione sono:
a) le Imprese (PMI e Grandi Imprese), partecipanti in forma singola o associata;
b) le Università;
c) gli Enti pubblici di ricerca di cui all’articolo 1 del Decreto Legislativo n. 25 novembre 2016, n. 218;
d) altri Organismi di ricerca pubblici e privati, in possesso dei requisiti di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014;
e) le Amministrazioni Pubbliche;
f) ogni altro soggetto, in possesso dei requisiti previsti dal presente Avviso, ai sensi dell’articolo 5 comma 1 del D.M. 593/2016.

La domanda di partecipazione deve essere presentata nella forma del Partenariato pubblico-privato, che deve essere costituito da almeno un soggetto di diritto pubblico e da almeno un soggetto di diritto privato.

Il Partenariato pubblico-privato deve altresì prevedere la partecipazione di almeno una PMI e di un soggetto lettere b) e c).

Le imprese e gli Organismi di Ricerca devono risultare regolarmente costituiti entro e non oltre il 1° luglio 2016.

Ciascun Soggetto Proponente può partecipare a un numero massimo di due Partenariati pubblico-privati per ognuna delle 12 Aree di specializzazione.

I Soggetti Proponenti individuano tra di loro, mediante procura speciale notarile, un Soggetto Capofila.

PORTATA DEI PROGETTI

Ciascun Progetto deve prevedere un totale di costi complessivi ammissibili compresi tra un minimo di 3 milioni di euro e un massimo di 10 milioni di euro.

L’ammontare totale dei costi ammissibili di Ricerca Industriale deve prevalere sull’ammontare totale dei costi ammissibili di Sviluppo Sperimentale.

Una quota non inferiore al 20% dell’ammontare totale dei costi deve essere sostenuta direttamente da Università e/o Enti Pubblici di Ricerca di cui al D.M. 593/2016.

RIPARTIZIONE TERRITORIALE DEL BUDGET DI SPESA

Le attività progettuali, dal punto di vista territoriale, dovranno essere svolte:

  • per minimo l’80% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda – nell’ambito di una o più  unità operative ubicate nelle Regioni meno sviluppate e/o nelle Regioni in transizione.
  • per massimo il 20% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda – nell’ambito di attività realizzate anche nelle Regioni del Centro – Nord.

La parte del Progetto realizzata nelle Regioni del Centro – Nord deve essere strettamente necessaria al raggiungimento degli obiettivi del Progetto stesso e deve prevedere ricadute positive sul territorio del Mezzogiorno, in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese.
La parte del Progetto realizzata nelle Regioni del Centro – Nord deve, inoltre, presentare effetti indotti sulla valorizzazione dei risultati della ricerca e sulla diffusione dell’innovazione a vantaggio delle Regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la definizione di percorsi di trasferimento tecnologico e/o di conoscenze.

FORMA E INTENSITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

I Progetti sono ammessi all’agevolazione nella forma del contributo alla spesa, nel rispetto delle seguenti intensità di aiuto:
a) Ricerca Industriale: nel limite massimo del 50% dei costi considerati ammissibili;
b) Sviluppo Sperimentale:
i) nei limiti del 25% incrementabile sino ad un massimo del 50% per le PMI e del 40% per le Grandi Imprese;
ii) in misura pari al 50% per tutti gli altri soggetti ammissibili.

SPESE AMMISSIBILI

Sono considerati costi ammissibili:
a) le spese di personale, riferibili a professori universitari, ricercatori, tecnologi, tecnici ed altro personale adibito all’attività di ricerca, che risulti, in rapporto col Soggetto Beneficiario, dipendente a tempo indeterminato o determinato secondo la legislazione vigente, o titolare di borsa di dottorato, o di assegno di ricerca, o di borsa di studio. Tali spese sono calcolate tenendo conto del limite massimo dell’impegno temporale relativo all’attività di ricerca, come convenzionalmente stabilito dalla normativa vigente in materia.

b) i costi degli strumenti e delle attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il Progetto.

c) i costi dei fabbricati costituiscono una spesa ammissibile, purché siano direttamente connessi alle attività di Progetto.

d) i costi dei terreni rappresentano una spesa ammissibile a condizione che vi sia un nesso diretto tra l’acquisto del terreno e i risultati previsti dal Progetto;

e) i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da terzi alle normali condizioni di mercato nonché i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca, nel limite della quota massima del 20% (venti per cento) delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e);

f) le spese generali supplementari imputate con calcolo pro-rata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle spese del personale dell’impresa e, comunque, entro il limite massimo del 20% delle spese per il personale di cui alla precedente lettera a);

g) gli altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, entro il limite massimo del 20% Delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e).

DURATA

Ciascun Progetto deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
La durata massima del Progetto non deve superare i 30 mesi, prorogabile una sola volta e per un massimo di ulteriori 6 mesi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei progetti è affidata, per ciascuna Area di specializzazione, a un panel di esperti formato da un numero minimo di tre a un massimo di cinque componenti, nominati dal MIUR e individuati dal Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca.

I criteri di valutazione comprendono:

  • capacità tecnico-organizzativa dei soggetti proponenti (capacità di realizzazione del progetto con risorse umane, tecniche e organizzative interne; ampiezza e qualità del partenariato pubblico-privato);
  • qualità della proposta progettuale (fattibilità tecnico-economica; innovatività, originalità e utilità dei risultati perseguiti; coerenza con le agende strategiche nazionali ed europee dell’Area di specializzazione);
  • impatto del progetto in termini di risultati attesi, anche in riferimento alle ricadute sul territorio del Mezzogiorno generate dalle attività svolte nelle Regioni del Centro-Nord (impatto occupazionale; valorizzazione dei risultati della ricerca).

VALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

La valutazione sulla solidità e l’affidabilità economico-finanziaria è effettuata verificando il rispetto dei valori minimi dei parametri di seguito specificati:

a) solidità economico-finanziaria, da valutare in termini di rispetto di entrambi i seguenti indicatori:

i) CFI > 0,7:
intendendosi per:
CFI: Copertura Finanziaria Delle Immobilizzazioni calcolata come media degli ultimi due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, dei rapporti tra la somma del Capitale Netto, come definito dall’articolo 2424 del codice civile (voce A del Passivo) – al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, delle azioni proprie e dei crediti verso soci per prelevamenti a titolo di anticipo sugli utili – e dei debiti a medio-lungo termine (somma degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo della voce D del Passivo) sul totale delle immobilizzazioni (voce B dell’Attivo).

ii) congruenza tra Capitale Netto e Debiti e Costo Progetto, ovvero CN + Debiti M/L > CP/2
intendendosi per:
CN: il Capitale Netto, come definito dall’articolo 2424 del codice civile, al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, delle azioni proprie e dei crediti verso soci per prelevamenti a titolo di anticipo sugli utili, quale risultante dall’ultimo bilancio approvato;
Debiti M/L: somma dei debiti a medio-lungo termine;
CP: costo complessivo del Progetto indicato in domanda dallo stesso soggetto richiedente;

b) gestione in attivo: gli ultimi due (2) bilanci approvati alla data di presentazione della domanda non devono essere stati chiusi in perdita.

LE AREE DI SPECIALIZZAZIONE

Le n. 12 Aree di specializzazione sono:
Aerospazio – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche destinate ai settori aeronautico e spaziale con particolare riferimento all’uso di tecnologie nei campi della riduzione dell’impatto ambientale, dell’avionica avanzata, dei sistemi di gestione del traffico aereo, della robotica spaziale, degli UAV a uso civile e degli ULM, dei sistemi per l’osservazione della terra, dei lanciatori, dei sistemi a propulsione elettrica e dei veicoli di rientro.

Agrifood – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche per la produzione, la conservazione, la tracciabilità, la sicurezza e la qualità dei cibi. Comprende una varietà di comparti riconducibili all’agricoltura e alle attività̀ connesse, alle foreste e all’industria del legno, all’industria della trasformazione alimentare e delle bevande, all’industria meccano-alimentare e all’agricoltura di precisione, al packaging e ai materiali per il confezionamento, alla nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali.

Blue Growth – 59.051.938 euro
Il perimetro dell’Area comprende la produzione e impiego di materiali innovativi ed ecocompatibili nei settori dell’industria delle estrazioni marine, della filiera della cantieristica e delle attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale. L’area include anche le attività collegate ai settori energia blu, acquacoltura, risorse minerali marine, biotecnologie blu, nonché le azioni inerenti alla sperimentazione di sistemi di controllo e monitoraggio e di sicurezza della navigazione.

Chimica verde – 29.525.969 euro
L’Area si riferisce alle innovazioni di prodotto e di processo relative alle bioraffinerie, alla produzione e all’utilizzo di prodotti biobased, biomateriali e combustibili nuovi o innovativi da biomasse forestali o agricole dedicate e da sottoprodotti e scarti della loro produzione, nonché da sottoprodotti e scarti della produzione e lavorazione della filiera animale.

Cultural Heritage – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento a un set ampio di domini di conoscenza, riconducibili ad ambiti industriali differenti: i sistemi, le tecnologie e le applicazioni per il turismo, le tecnologie e le applicazioni per la conservazione, accesso, gestione, sicurezza, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico. Tali sistemi, tecnologie e applicazioni devono favorire lo sviluppo di un approccio sistemico in grado di innovare, specializzare e qualificare l’offerta turistica attraverso l’attivazione delle reti territoriali (locali e nazionali) e un posizionamento competitivo delle destinazioni turistiche orientato secondo logiche di profilazione delle esigenze e di personalizzazione dell’esperienza dell’utente in chiave inclusiva e partecipata.

Design, creatività e Made in Italy – 29.525.969 euro
L’Area si focalizza sugli ambiti collegati a una immagine distintiva del prodotto realizzato in Italia, caratterizzati dall’adozione di nuove tecnologie di processo e di prodotto e da attività di design evoluto, artigianato digitale e industrie culturali e creative (produzioni audio-video, gaming, editoria digitale). I principali comparti sono riconducibili al sistema della moda (tessile e abbigliamento, cuoio e calzature, conciario, occhialeria), al sistema legno-mobile-arredo-casa, al settore orafo e alla meccanica.

Energia – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento a componenti, tecnologie e sistemi innovativi per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione, in una logica di gestione efficiente, di energie sostenibili e a basso contenuto di CO2 nonché di efficientamento energetico e della loro integrazione con fonti tradizionali e distribuite secondo i principi di energy saving e energy reduction; alla produzione, stoccaggio e gestione distribuita di energia elettrica e termica secondo il concetto di smart grids; a sistemi e tecnologie per il water e il waste treatment.

Fabbrica Intelligente – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche destinate a ottimizzare i processi produttivi, supportare i processi di automazione industriale, favorire la collaborazione produttiva tra imprese attraverso tecniche avanzate di pianificazione distribuita, di gestione integrata della logistica in rete, di interoperabilità dei sistemi informativi nonché a tecnologie di produzione di prodotti realizzati con nuovi materiali, alla meccatronica, alla robotica, all’utilizzo di tecnologie ICT avanzate per la virtualizzazione dei processi di trasformazione e a sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. I principali sotto ambiti inclusi nell’Area sono: processi di produzione avanzati; meccatronica per il manifatturiero avanzato; metodi e strumenti di modellazione, simulazione e supporto; ICT per il manufacturing; strategie e management per il manifatturiero; tecnologie per un manifatturiero sostenibile; tecnologie e metodi per la fabbrica delle persone; sistemi produttivi evolutivi e adattativi per la produzione personalizzata; sistemi elettronici “embedded”, reti di sensori intelligenti, internet of things.

Mobilità sostenibile – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento ai settori industriali dei trasporti stradali, ferro-tranviari e marittimi, della logistica distributiva e alle relative filiere produttive. Dovrà mirare a promuovere lo sviluppo di tecnologie, mezzi e sistemi per la mobilità sostenibile e accessibile, intelligente e interconnessa, terrestre e per le vie d’acqua, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. Include i domini tecnologici riferibili alla progettazione, produzione e gestione di sistemi di propulsione (powertrain); materiali e componentistica per i veicoli e i sistemi di trasporto; la sensoristica, la logistica e le applicazioni ICT specifiche per gli Intelligent Transport Systems (ITS), anche in ambito urbano; tecnologie e sistemi per la decarbonizzazione, l’efficientamento energetico, la sostenibilità ambientale; tecnologie e sistemi per la sicurezza dei mezzi, delle infrastrutture e degli utenti; tecnologie, sistemi per lo sviluppo di modelli di economia circolare, nei settori della mobilità terrestre e marina.

Salute – 59.051.938 euro
Il perimetro dell’Area fa riferimento all’applicazione di tecnologie chiave in ambiti differenziati: settore farmaceutico, biotecnologico, biomedicale, servizi sanitari, e-health, bioinformatica e i sotto segmenti in cui essi sono articolati. Le azioni dovranno in particolare riguardare la cura della salute umana secondo approcci innovativi di medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata; lo sviluppo di nuovi farmaci, medical devices e terapie assistive, anche a costi contenuti; la realizzazione di metodi diagnostici avanzati e innovativi per malattie particolarmente critiche, in un’ottica di miglioramento e allungamento della vita attiva delle persone.

Smart, Secure and Inclusive Communities – 29.525.969 euro

L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche applicative per la realizzazione di modelli innovativi integrati nella gestione di aree urbane e metropolitane, del rapporto tra pubbliche amministrazioni e cittadini e di partecipazione sociale, della sicurezza e monitoraggio del territorio e delle infrastrutture critiche, della prevenzione di eventi critici o di rischio, della sicurezza informatica dei dati e del loro utilizzo, della mobilità intelligente di merci e persone.

Tecnologie per gli Ambienti di Vita – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento allo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate per la realizzazione di prodotti e servizi che, secondo uno schema di “Home & Building Automation”, “Ambient Assisted Living” e “Ambient Intelligence”, permettano di ridisegnare gli ambienti di vita secondo un approccio smart così da garantire e favorire l’inclusione, la sicurezza, la salute, l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare, l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Avviso MIUR n.1735 del 13/07/2017 – Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020

Scade il 9-11-2017 alle 12:00

RER: PSR 2014-20 – Bando progetti di filiera 2017

filieraCompetere sui mercati, sostenere la crescita, incentivare l’innovazione. Questi gli obiettivi del bando di filiera del PSR Emilia-Romagna 2014-2020, che mette a disposizione 135,8 milioni di euro. Previsti contributi dal 35 al 70% per sostenere interventi di ammodernamento tecnologico, sostenibilità ambientale, qualità delle produzioni che riuniscano aziende agricole, di trasformazione e di commercializzazione. Domande entro il 28 aprile.

SCADENZE

L’impresa capofila dovrà candidare la proposta di progetto di filiera entro il 28 aprile 2017.
Verrà così redatto un catalogo dei progetti di filiera cui le singole imprese agricole e agroindustriali potranno aderire entro il 14 luglio. Entro il 31 luglio l’azienda capofila dovrà completare la presentazione del progetto di filiera.

OBIETTIVI

Promuovere la capacità di competere sui mercati, sostenere la redditività delle aziende agricole, incentivare l’innovazione. Parte con questi obiettivi il primo bando di filiera del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna.
I progetti potranno essere costituiti attorno ad alcuni grandi obiettivi, tra i quali:
– Ammodernamento tecnologico, sostenibilità ambientale, qualità delle produzioni, commercializzazione e logistica
– Nuove tecnologie per ridurre le emissioni in atmosfera e tagliare i consumi idrici e di energia.
– Innovazione di prodotto e di processo per migliorare la commercializzazione e la logistica, la raccolta, la conservazione, lo stoccaggio e il trasporto dei prodotti. – Investimenti per diversificare e innovare le produzioni, accrescerne la salubrità, la qualità, la distintività e il valore aggiunto.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse a disposizione ammontano a 135,8 milioni di euro.La maggior parte delle risorse stanziate, pari a 72,4 milioni, andrà a sostenere gli investimenti delle aziende agricole, mentre 52,4 milioni sono riservati a quelle agroindustriali.

Ad ogni filiera, sulla base del peso storico, ma anche delle potenzialità di crescita e delle sinergie con altre politiche di intervento, il bando destina una percentuale di risorse che vanno da un massimo di 27.160.00 euro per il lattiero caseario a un minimo di 6.790.000 euro per oleoproteaginose, foraggere e sementiere.

All’interno del progetto di filiera prevista anche la possibilità di iniziative pilota nel campo dell’innovazione (10 milioni) e della formazione professionale (1 milione di euro).

BENEFICIARI

Aziende agricole, aziende agro-industriali di trasformazione e di commercializzazione.

TIPOLOGIA PROGETTI

Le aziende dovranno operare in successivi anelli della stessa filiera, a partire da quelle di produzione e di trasformazione/commercializzazione. L’accordo potrà prevede anche la fase di distribuzione.

Il bando chiede alle imprese di condividere un progetto comune attraverso un vero e proprio accordo con vincoli contrattuali, obblighi e responsabilità reciproche, tra i diversi attori della filiera, che dovrà valere per almeno tre anni trascorsi i due previsti per la fine del progetto.

In ogni progetto di filiera il quantitativo di materia prima dovrà provenire per almeno il 51% dalle imprese agricole aderenti all’accordo.

Il Programma stabilisce anche il numero minimo di aziende produttrici che dovranno mettersi insieme per ciascun comparto: da almeno 5 aziende per il settore lattiero-caseario, ad almeno 18 per l’ortofrutticolo.

SETTORI

Il bando è rivolto a tutti i principali settori dell’agroalimentare emiliano-romagnolo, da quello lattiero-caseario, a quelli delle carni, avicole e delle uova, passando per i comparti ortofrutticolo, vitivinicolo, dei seminativi (cerealicolo, bieticolo-saccarifero), delle oleoproteaginose come la soia e il girasole, foraggere e sementiere.
Non mancano le filiere cosiddette minori, come ad esempio quelle dell’olio d’oliva, dell’aceto balsamico, della frutta a guscio, del comparto vivaistico e della canapa.

INTENSITÀ DELL’AIUTO

Le percentuali di contributo andranno dal 35% degli investimenti per le imprese agricole delle zone ordinarie e per quelle di trasformazione, al 45% per le aziende agricole condotte da giovani o operanti in zione svantaggiate, al 70% per i progetti di innovazione.
Le spese ammissibili per singolo progetto di filiera vanno da un minimo di 500mila a un massimo di 10 milioni, con deroga a 200mila e 2 milioni per i settori produttivi minori.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Il progetto di filiera sarà selezionato in base all’applicazione dei seguenti principi: tipologia dell’accordo; vantaggio per le imprese agricole di produzione partecipanti all’accordo; numero di imprese agricole di produzione partecipanti quali “beneficiari diretti”; quantitativi di materia prima cui il progetto è dedicato; accordi che prevedono la fase di distribuzione; consolidamento e sviluppo delle produzioni a qualità regolamentata; numero di imprese di trasformazione/commercializzazione; progetti di innovazione; investimenti ricadenti in aree interne e in aree soggette a vincoli naturali; vantaggi per l’occupazione comprovati da accordi siglati con le parti sociali; adesione delle imprese agricole alla Rete del lavoro di qualità.

RIFERIMENTI NORMATIVI

REG. (UE) N. 1305/2013 – PSR 2014/2020 – PROGETTI DI FILIERA – APPROVAZIONE AVVISI PUBBLICI REGIONALI PER I TIPI DI OPERAZIONE 4.1.01, 4.2.01, 16.2.01 E PROPOSTA FORMATIVA PER IL TIPO DI OPERAZIONE 1.1.01.

Scade il 28-04-2017 alle 13:00

RER: PSR 2014-20 – Gruppi operativi per l’innovazione in agricoltura 2017

agricolturaViene incentivata la realizzazione di piani pilota e di piani per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo, realizzati in cooperazione attraverso Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.
Questo bando ha il focus sulle tematiche: Biodiversità, Energie rinnovabili, Riduzioni emissioni ammoniaca, Forestazione ambientale.

SCADENZE

Le domande potranno essere presentate dal 23 gennaio 2017 alle ore 13.00 del giorno 31 marzo 2017.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Per i Piani di innovazione le risorse complessive ammontano a 5.407.608,92 di euro e sono ripartite in base alle Focus Area trattate:
P4A_Biodiversità:  euro 1.337.000
P5C_Energie rinnovabili: euro 1.549.959
P5D_Riduzioni emissioni ammoniaca: 1.412.761
P5E_Forestazione ambientale: 1.107.888,92

OBIETTIVO

Promuovere la cooperazione tra vari soggetti per la messa a punto e il trasferimento di innovazioni attraverso dei Gruppi Operativi per l’innovazione (GOI), con la realizzazione di piani pilota e di piani per lo sviluppo mirati a individuare una soluzione concreta per le aziende agricole e sviluppare nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agricolo.

L’operazione in particolare incentiva il funzionamento e la gestione dei GO del Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

BENEFICIARI

I beneficiari sono i Gruppi Operativi del Partenariato europeo per l’innovazione (PEI): i GO sono partnership che devono essere formate obbligatoriamente da almeno un soggetto appartenente a ciascuna delle seguenti categorie:

  • imprese del settore agricolo che svolgono attività di produzione e/o commercializzazione e/o prima trasformazione di prodotti agricoli di cui all’allegato I del TFUE, con sede legale e/o operativa in Regione Emilia-Romagna;
  • organismi di ricerca e/o sperimentazione pubblici o privati nel settore agricolo ed agroalimentare;

Posso fare parte del GO anche:

  • consulenti e formatori del settore agricolo e agroalimentare;
  • imprese del settore agroindustriale che svolgono attività di produzione e/o commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli di cui all’allegato I del trattato;
  • organizzazioni di produttori agricoli;
  • organizzazioni interprofessionali;

Il Gruppo Operativo deve avere forma giuridica (di Rete-soggetto, Rete-contatto o ATI/ATS), dotarsi di un regolamento interno che evidenzi ruoli, modalità organizzative e attribuzione precisa delle responsabilità nella gestione del sostegno ricevuto e prevedere una durata minima di 5 anni dalla conclusione del Piano di Innovazione.

FOCUS AREA

Le tematiche di interesse per le quali saranno accettate le domande di finanziamento sono specifiche per ogni Focus Area, e in particolare riguarderanno:

P4A_SALVAGUARDIA, RIPRISTINO E MIGLIORAMENTO DELLA BIODIVERSITÀ

  • produzione agricola e salvaguardia della biodiversità compreso la conoscenza della agrobiodiversità e della cultura e paesaggio rurale;
  • valutazione impronte dei sistemi agricoli (vegetali e zootecnici).

P5C_FAVORIRE L’APPROVVIGIONAMENTO E L’UTILIZZO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILI, SOTTOPRODOTTI, MATERIALI DI SCARTO E RESIDUI E ALTRE MATERIE GREZZE NON ALIMENTARI AI FINI DELLA BIOECONOMIA

  • valorizzazione scarti e sottoprodotti a fini alimentari;
  •  valorizzazione scarti e sottoprodotti a fini agronomici;
  • valorizzazione scarti e sottoprodotti a fini energetici.

P5D_RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA E DI AMMONIACA PRODOTTE DALL’AGRICOLTURA

  • sostenibilità sociale degli allevamenti: riduzione o cattura emissioni di GHG e ammoniaca.

P5E_PROMUOVERE LA CONSERVAZIONE E IL SEQUESTRO DI CARBONIO NEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE

  • valutazione impronte dei sistemi agricoli (zootecnici, vegetali e forestali);
  • innovazione organizzativa, di processo, nuovi sistemi di qualità in sistemi agricoli, agroindustriali e forestali.

ATTIVITÀ AMMISSIBILI

Il Piano deve riguardare attività preliminari, che cioè precedono l’utilizzo diffuso dei prodotti, processi, servizi, pratiche e tecnologie sviluppati nel settore agricolo. Sono attività preliminari ammesse:

  • sviluppo e collaudo di prodotti, processi, servizi, pratiche e tecnologie;
  • investimenti materiali e/o immateriali relativi alla cooperazione;
  • sperimentazione e adattamento di nuove tecnologie e processi produttivi in relazione a contesti geografici/ambientali della regione (progetti pilota);
  • divulgazione dei risultati (attività obbligatoria)

SPESE AMMISSIBILI

Sono riconosciute le seguenti tipologie di spesa:
a) costi di esercizio della cooperazione:
– spese relative all’animazione, a riunioni ed incontri, affitto locali, inviti;
– personale dedicato alle attività di coordinamento e gestione del progetto;
– funzionamento e gestione del Gruppo Operativo (GO);
b) costi diretti specifici delle azioni legate alla realizzazione del piano:
– costi inerenti la costruzione e la verifica di prototipi, nonché investimenti funzionali alla realizzazione del progetto;
– test, analisi di laboratorio e gustative (panel test), compresi costi di materiale a perdere;
– prove in campo;
– acquisto brevetti e licenze;
– acquisto di software solo se strettamente indispensabile alla realizzazione del progetto;
– costi di progettazione per nuovi prodotti e/o processi;
c) costi di divulgazione (obbligatori)
d) costi per attività di formazione

PORTATA E INTENSITÀ DELL’AIUTO

Contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile con intensità dell’aiuto pari al 90%  per la FOCUS AREA 4A, 5C, 5D, per la FOCUS AREA 5E l’intensità dell’aiuto è pari al 100% della spesa ammissibile.

I Piani possono avere una dimensione di spesa ammissibile compresa tra euro 50.000 ed euro 200.000.

Il piano può avere una durata massima di 36 mesi. Il beneficiario può richiedere per ogni anno di realizzazione del progetto una quota di contributo spettante a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute sulla base della presentazione di uno stato di avanzamento lavori (SAL).

RIFERIMENTI NORMATIVI

RER PSR 2014-2020  – Misura 16.1.01 – Gruppi operativi del partenariato europeo per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura

Scade il 31-03-2017 alle 13:00

Piemonte: bando progetti di R&S per soggetti aggregati ai Poli di Innovazione

Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 del Piemonte, la Giunta regionale ha approvato una misura a sostegno dei progetti collaborativi di ricerca e innovazione realizzati dalle aziende associate o che decidono di associarsi ai Poli di innovazione piemontesi. Le risorse a disposizione ammontano a 50 milioni di euro per due linee di intervento, di cui la prima, da 35 milioni di euro, è stata appena attivata.

SCADENZE

A partire dalle ore 9.00 del 25 novembre 2016 e fino alle ore 17.00 del 13 dicembre 2016, tutti i partner dei progetti inseriti nelle Agende Strategiche di Ricerca dai soggetti gestori potranno inviare le domande per aderire al bando.

DOTAZIONE FINANZIARIA

€ 35.000.000 per la Linea A
€ 15.000.000 per la Linea B

OBIETTIVO

La misura intende promuovere gli investimenti in attività di ricerca e innovazione realizzati dalle imprese associate o che intendano associarsi ai Poli di Innovazione, scaturenti da agende strategiche da questi ultimi elaborate sulla base della sollecitazione ed analisi della domanda di innovazione delle imprese (in particolare PMI) e dell’incontro tra tale domanda e l’offerta di soluzioni e tecnologie da parte di organismi di ricerca.
Le attività di ricerca e innovazione potranno integrarsi con attività di formazione tecnico specialistica, in apprendistato, o con attività di ricerca e innovazione in campo agricolo, in sinergia con il FSE ed il FEASR ed in raccordo con le competenti Autorità di Gestione.

BENEFICIARI

I beneficiari sono le imprese e gli end users con stabile sede in Piemonte. Potranno essere ammessi a finanziamento, da parte della Regione Valle d’Aosta, partecipazioni ai progetti da parte di imprese con sede nella suddetta Regione nell’ambito dell’accordo quadro in materia di ricerca e innovazione stipulato dalle due Regioni.

Infine, potranno eventualmente essere beneficiari imprese aventi sede al di fuori del territorio piemontese – ma in ogni caso all’interno dell’Unione Europea – purché tali partecipazioni risultino strategiche per il progetto e a condizione di non poter reperire (fornendone dimostrazione) le specifiche competenze in ambito regionale.

La partecipazione di soggetti fuori regione è riconosciuta entro il limite massimo del 15% delle spese totali ammissibili e in ogni caso entro i vincoli stabiliti dall’art. 70.2 del Reg. UE n.1303/2013

E’ prevista la possibilità di partecipazione da parte di soggetti diversi dalle imprese a condizione che si configurino quali utilizzatori finali dei risultati della ricerca e che sostengano una quota massima del 10% dei costi di progetto.

INTERVENTI AMMISSIBILI

La misura insiste sugli ambiti d’intervento ICT, smart products and manufacturing, chimica verde, agrifood, tecnologia per l’energia pulita, tessile, scienze della vita e si articola su due diverse linee di intervento:
Linea A): progetti di ricerca, sviluppo e innovazione realizzati dalle imprese associate ai Poli e afferenti traiettorie tecnologiche relative a singoli domini di pertinenza del Polo stesso.

I soggetti gestori dei Poli selezionati sono:
Agrifood: M.I.A.C. Scpa;
Energy and Clean Technologies: Environment Park Spa e Consorzio U.ni.Ver, in ATS;
Green Chemistry and Advanced Materials: Pst Spa, Consorzio Proplast e Consorzio Ibis, in ATS;
ICT: Fondazione Torino Wireless;
Life Sciences: Bioindustry Park Silvano Fumero Spa;
Smart Products and Manufacturing: Centro Servizi Industrie Srl;
Textile: Città Studi Spa.

Linea B): progetti di ricerca, sviluppo e innovazione realizzati da imprese che non sono mai state associate ad alcun Polo, le cui tematiche siano coerenti con quelle finanziate a valere sulla linea A), subordinando l’ammissione a finanziamento all’effettiva avvenuta associazione al Polo di riferimento.

I Progetti dovranno essere caratterizzati da innovatività, maturità tecnologica, effettiva capacità di realizzare trasferimento tecnologico e di promuovere la collaborazione tra imprese e mondo della ricerca. In particolare il progetto dovrà dimostrare:
(i) il proprio obiettivo di trasferimento tecnologico attraverso la stipula di uno o più contratti per attività di ricerca e sviluppo con Organismi di ricerca (per un importo complessivo di costo di progetto non inferiore al 20% del costo totale di progetto)
oppure, anche in alternativa,
(ii) la propria capacità di innovazione attraverso il coinvolgimento nel partenariato di progetto di una PMI innovativa secondo i criteri di cui al D.L. 3/2015 (art. 4 c. 1)
(iii) un livello maturità tecnologica (TRL) compreso tra 4 e 7.

PORTATA DEI PROGETTI

L’importo minimo di investimento non potrà essere inferiore a € 300.000 nel caso di partecipazione di sole PMI e a € 600.000 nel caso in cui partecipino anche grandi imprese;
Ciascun partner dovrà sostenere almeno il 15% del costo totale di progetto; le grandi imprese eventualmente presenti non potranno sostenere più del 60% del costo totale di progetto.

DURATA

La durata massima di ciascun progetto non potrà superare i 24 mesi.

TIPOLOGIA ED ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione è concessa in forma di contributo alla spesa entro le seguenti intensità di aiuto, conformemente a quanto disposto dall’art. 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014:

Tipologia di impresa

Intensità di base Maggiorazione per dimensione impresa Maggiorazione per effettiva collaborazione tra PMI-GI Altre maggiorazioni

Intensità massima

Piccola

20% 20% 15% 10% 60%

Media

20% 10% 15% 10%

50%

Grande 20% 15% 10%

40%

RIFERIMENTO NORMATIVO

FESR 2014-2020 – ASSE Asse I – Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione – ot1 – Azione I.1b.1.2 – Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppi di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi (Azione 1.1.4 dell’Adp).

Scade il 13-12-2016 alle 17:00

UE: EuroTrans-Bio call 12

EuroTrans-BioIl Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione 3 milioni di euro, a valere sul Fondo per la Crescita Sostenibile, per supportare progetti transnazionali di innovazione industriale in tutti i campi applicativi delle biotecnologie. Domande fino al 31 gennaio 2017.

SCADENZA

Le proposte progettuali possono essere presentate fino al 31 gennaio 2017.
Entro tale data va inviata all’apposito ufficio transnazionale ETB la proposta progettuale (in inglese) attraverso l’uso di un software specifico e, contestualmente, la domanda di accesso alle agevolazioni (in italiano) al Ministero dello Sviluppo Economico.

OBIETTIVO

L’Italia partecipa al Programma europeo EuroTrans-Bio, un’iniziativa che coinvolge i Ministeri e le Agenzie Governative di diversi Paesi e Regioni dell’Unione Europea e si propone di coordinare i programmi di finanziamento che sostengono le piccole e medie imprese nel campo delle biotecnologie.
A tale scopo EuroTransBio indice bandi congiunti per progetti di ricerca e sviluppo transnazionali promossi dalle imprese.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse complessive messe a disposizione dai Paesi e dalle Regioni partecipanti al bando sono pari a circa 12 milioni di euro.
In Italia il bando è aperto nell’ambito del Fondo per la Crescita Sostenibile (FCS), a valere sul quale il Ministero, con il decreto del 13 ottobre 2016, ha stanziato 3 milioni di euro.

La Commissione Europea non è coinvolta nella definizione o nella preparazione del bando, né nella valutazione e nel finanziamento dei progetti approvati.

BENEFICIARI

Raggruppamenti composti da almeno 2 imprese provenienti da almeno 2 Paesi partecipanti ad ETB e coordinati da una PMI, che si assume una parte significativa di attività. Ai raggruppamenti di progetto possono partecipare anche organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, purché sia coinvolta un’impresa del corrispondente Paese.

Paesi in cui si possono trovare partner: Austria, Regioni delle Fiandre e della Vallonia in Belgio, Finlandia, Regione dell’Alsazia in Francia, Germania, Federazione Russa.

AMBITO OPERATIVO

Il bando offre la possibilità di co-finanziare progetti di sviluppo sperimentale e ricerca industriale, caratterizzati da eccellenza e innovatività.

AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI

Le agevolazioni sono concesse nella forma del finanziamento agevolato in percentuale sulle spese ammissibili.

Scade il 31-01-2017 alle 17:00

RER: FESR 2014-20 – Bando attrattività turistico-culturale

turismo-cultura-emilia-romagnaLa Regione Emilia-Romagna stanzia quasi 15 milioni di euro per progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale di imprese emiliano-romagnole, premiando chi crea nuova occupazione. L’iniziativa prevede tre misure di sostegno: una per il settore turistico ricettivo (7,5 milioni), per progetti sulla ricettività, in particolare alberghiera e all’aria aperta; la seconda per gli esercizi commerciali (4 milioni), per progetti sulle attività al dettaglio, soprattutto nei centri storici; la terza per il settore cultura (2,891 milioni), rivolta a progetti relativi a luoghi adibiti a rappresentazioni cinematografiche, teatrali e musicali. Nell’ambito di quest’ultima misura, per la prima volta si finanzia anche la nascita dei musei d’impresa.

SCADENZE

La trasmissione delle domande di contributo dovrà essere effettuata, per tutte le Misure a bando, dalle ore 10.00 del giorno 10/01/2017 alle ore 17.00 del giorno 28/02/2017.
La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a graduatoria.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse destinate al bando sono pari a complessivi € 14.891.371,63, così ripartite:
Misura A – € 7.500.000
Misura B – € 4.500.000
Misura C – € 2.891.371,63

OBIETTIVI

Contribuire a creare nuove opportunità di sviluppo e di occupazione qualificata in attività turistico/culturali per la valorizzazione intelligente del territorio tramite la realizzazione d’interventi:
in linea con la Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente, nelle sue priorità tematiche: wellness (turismo balneare, sportivo, emozionale, relax, salute e corretti stili di vita); valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e delle città; promozione del turismo sostenibile e inclusivo; valorizzazione e promozione dell’enogastronomia e delle tradizioni produttive artigianali e locali; valorizzazione e promozione della cultura e delle tradizioni culturali, produttive e artigianali locali).
– caratterizzati, da almeno uno dei seguenti aspetti:

  • un elevato contenuto creativo e/o di design;
  • l’utilizzo delle tecnologie e delle applicazioni digitali;
  • l’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate;
  • il collegamento e rapporto con processi di filiera nella logica di integrazione;
  • l’applicazione di modelli innovativi rispetto alla comunicazione, alla promozione, alla innovazione sociale, alla inclusione e all’integrazione;
  • attivazione o incentivazione di nuovi segmenti di domanda.

TIPOLOGIA DI PROGETTI FINANZIABILI

Il bando finanzia tre diverse tipologie di progetti:

Misura A – Progetti innovativi per la valorizzazione del settore ricettivo

Misura B – Progetti innovativi per la valorizzazione del settore del commercio e dei pubblici esercizi.

Misura C – Progetti innovativi per la valorizzazione degli attrattori culturali del settore cinematografico, teatrale, musicale e artistico del territorio dell’Emilia-Romagna e per la creazione di nuovi musei d’impresa.

BENEFICIARI

Misura A
Le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), con caratteristiche di piccole e medie imprese, che:
– gestiscono a titolo di proprietà o in virtù di un contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto, le strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta di cui alla L.R. 16/2004, articolo 4, commi 6 e 7;
– sono proprietarie delle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta oggetto dell’intervento, che, al momento della richiesta del saldo del contributo, dovranno risultare in esercizio e aperte al pubblico.

Misura B
1. Le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative) con caratteristiche di piccole e medie imprese, che:
– gestiscono, a titolo di proprietà o in virtù di un contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto, attività di commercio al dettaglio in sede fissa, e/o attività di pubblico esercizio;
– sono proprietarie delle strutture in cui si esercitano attività di commercio al dettaglio in sede fissa e/o attività di pubblico esercizio, che, al momento della richiesta del saldo del contributo, dovranno risultare in esercizio e aperte al pubblico.
2. Gli assegnatari, in regime di concessione, di posteggi per la vendita al pubblico in aree mercatali stabili, per interventi da realizzare a beneficio della collettività degli operatori.

Misura C
1. Le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), le fondazioni e le associazioni, entrambe non partecipate da soggetti pubblici, con caratteristiche di piccole e medie
imprese, che:
– gestiscono, a titolo di proprietà o in virtù di un contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto , sale adibite a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche;
– sono proprietarie di sale adibite a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche, che, al momento della richiesta del saldo del contributo, dovranno risultare in esercizio e aperte al pubblico;

2. Le imprese individuali e/o le società (di persone, di capitale, cooperative), con caratteristiche di piccole e medie imprese, che intendono creare, all’interno dei locali aziendali, un nuovo museo d’impresa e/o percorsi di visita e/o partecipazione al processo produttivo.

FORMA DEI PROGETTI

I progetti possono essere presentati:
– in forma singola;
– in forma aggregata, tramite la costituzione, prima della domanda, di  A.T.I. e/o di RETI DI IMPRESE c.d. CONTRATTO tra almeno 3 imprese fra loro indipendenti, con partecipazione alle spese del progetto pari ad almeno € 30.000.
Ciascuna impresa o ciascuna ATI o RETE di IMPRESA SOGGETTO può presentare una domanda per una sola Misura e realizzare uno o tutti gli interventi previsti all’interno della Misura scelta.
Ciascuna impresa può partecipare ad un solo raggruppamento e non può presentare, se appartenente ad un raggruppamento, domanda di contributo in forma singola.

DIMENSIONE MINIMA DEI PROGETTI

Ciascun progetto dovrà prevedere  i seguenti costi minimi di investimento:
Misura A: € 250.000 (forma singola); € 400.000 (forma aggregata)
Misura B: € 50.000 (forma singola); € 150.000 (forma aggregata)
Misura C: € 50.000 (forma singola e aggregata)

INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI

MISURA

INTERVENTI

SPESE AMMISSIBILI

A

Interventi innovativi in strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta di cui alla L.R. 16/2004, articolo 4, commi 6:

  • per la loro riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento;
  • finalizzati all’offerta di nuovi prodotti/servizi o al loro consolidamento.

1. spese per opere edili, murarie e impiantistiche;

2. spese per progettazione, direzione lavori e collaudo connessi agli interventi. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese per opere edili, murarie ed impiantistiche

3. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi e dotazioni informatiche;

4. acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresi la realizzazione dei siti internet ed e-commerce, di marchi e/o brevetti;

5. acquisto di servizi di consulenza finalizzati alla realizzazione del progetto. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

B

Interventi innovativi in strutture dedicate all’attività del commercio al dettaglio in sede fissa, di pubblico esercizio e/o in aree mercati stabili:

  • per la loro riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento;
  • finalizzati all’offerta di nuovi prodotti/servizi o al loro consolidamento.

C

C1. Interventi innovativi in strutture dedicate a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche:

  • per la loro riqualificazione, ristrutturazione, e/o ampliamento;
  • finalizzati all’offerta di nuovi prodotti/servizi o al loro consolidamento;

C2. Interventi finalizzati alla creazione, all’interno dei Locali aziendali, di nuovi musei di impresa e/o di specifici percorsi di visita al processo produttivo.

REGIME DI AIUTO

I contributi possono essere concessi, a scelta del proponente del progetto, nell’ambito dei seguenti regimi di aiuto:
regime de minimis, così come disciplinato dal Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;
regime di esenzione (art. 17), così come disciplinato dal Regolamento (UE) N. 651/2014 della – Commissione del 17 giugno 2014 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L187/1 del 26/06/2014).

TIPOLOGIA E MISURA DEL CONTRIBUTO REGIONALE

I contributi sono concessi a fondo perduto come segue:
a) nel caso regime di esenzione
– max 20% dei costi ritenuti ammissibili, nel caso di micro e piccole imprese;
– max 10% dei costi ritenuti ammissibili, nel caso di medie imprese;

b) nel caso del regime de minimis
– misura minima del 35% e massima del 40% dei costi ritenuti ammissibili.

L’importo massimo del contributo concedibile, qualunque sia il regime di aiuto prescelto non potrà comunque eccedere € 200.000.

PREMIALITÀ

In caso di ricadute positive in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato, potranno essere attribuite le seguenti premialità:
a) in regime de minimis: + 5% sulla percentuale di contributo
b) in regime di esenzione, fatte salve le intensità di aiuto previste: contributo massimo concedibile elevato a € 210.000.

AVVIO E DURATA PROGETTI

I progetti ammessi dovranno essere avviati dalla data di presentazione della domanda di contributo e realizzati secondo il seguente cronoprogramma:
1. il 60% degli interventi previsti nei progetti dovrà essere realizzato entro il 31/12/2017 e pagato entro la data del 28/02/2018;
2. il restante 40% degli interventi previsti nei progetti dovrà essere realizzato entro il 31/12/2018 e pagato entro la data del 28/02/2019.

RIFERIMENTO NORMATIVO

DELIBERA DI GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA N. 1675/2016 – POR FESR 2014/2020 – ASSE 3 “COMPETITIVITA ED ATTRATTIVITA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO. AZIONI 3.3.2 E 3.3.4- APPROVAZIONE “BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI RIVOLTI A MIGLIORARE L’ATTRATTIVITÀ TURISTICO-CULTURALE DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LA QUALIFICAZIONE INNOVATIVA DELLE IMPRESE OPERANTI NELL’AMBITO TURISTICO, COMMERCIALE E CULTURALE/CREATIVO”.

Scade il 28-02-2017 alle 17:00

PSR Emilia-Romagna: Contributi per la produzione di energia verde

energia-rinnovabileLa Regione Emilia-Romagna sostiene le aziende agricole che realizzano impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia e/o calore utilizzando i sottoprodotti e gli scarti dell’agricoltura o le fonti rinnovabili.

SCADENZE

Le aziende agricole possono presentare domanda di accesso ai contributi entro l’8 novembre 2016.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 11 milioni di euro.

BENEFICIARI

L’imprenditore agricolo e/o suoi coadiuvanti familiari (singoli ed associati) rientranti per dimensione nella micro e piccola impresa.

INTERVENTI AMMESSI

Sono ammessi al sostegno una serie di interventi per la realizzazione di impianti per la produzione, trasporto e vendita di energia e/o calore quali:

  • centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets (potenza massima di 3 Mwt);
  • impianti per la produzione di biogas (potenza massima di 3 Mwt) dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione);
  • impianti per la produzione di energia eolica (potenza massima di 1 Mwe);
  • impianti per la produzione di energia solare (potenza massima di 1 Mwe o 3 Mwt, sono esclusi gli impianti a terra);
  • impianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti – potenza massima di 1 Mwe);
  • impianti per la produzione di biometano (potenza massima di 3 Mwt);
  • impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili: in tali impianti la parte termica dovrà avere potenza massima di 3 Mwt e la parte elettrica dovrà avere potenza massima di 1 Mwe;
  • impianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale;
  • piccole reti per la distribuzione dell’energia e/o impianti intelligenti per lo stoccaggio di energia a servizio delle centrali o degli impianti realizzati in attuazione dell’avviso nel limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed a condizione che tale rete e/o impianto sia di proprietà del beneficiario.

Si dovrà comunque trattare di impianti di piccole dimensioni (con potenze massime di 3 o 1 Mwt), tali da produrre energia in quantità superiore ai consumi aziendali, così da poter essere, almeno in parte venduta o ceduta a terzi.

La materia prima che alimenterà le strutture (nel caso di sottoprodotti o scarti aziendali, come ad esempio ramaglie o vinacce derivate dalla spremitura dell’uva ecc.), dovrà provenire dall’azienda stessa o da altre del territorio unite da un accordo di filiera, entro una distanza massima di 70 chilometri. Non sono ammesse per l’alimentazione degli impianti coltivazioni dedicate.

Nelle graduatorie sono previsti punteggi aggiuntivi, a parità di requisiti, per le aziende agricole di montagna e per gli agricoltori che abbiano usufruito nei precedenti cinque anni di un contributo per l’avvio di una nuova azienda.

FORMA ED ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

Le risorse permetteranno di finanziare, con contributi tra il 20 e il 50% della spesa ammissibile

RIFERIMENTO NORMATIVO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 AGOSTO 2016, N. 1310 – Reg. (UE) n. 1305/2013 – PSR 2014-2020 – Misura 6 – Tipo di operazione 6.4.02 “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative” – Approvazione avviso pubblico regionale anno 2016

Scade il 8-11-2016 alle 14:00

RER: nuovi fondi per i giovani agricoltori

tractor-724787_640La Regione Emilia-Romagna rilancia sui giovani in agricoltura. Dopo aver stanziato l’anno scorso una prima tranche di 38 milioni di euro nell’ambito del nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, risorse che hanno favorito la nascita in Emilia-Romagna di 367 nuove imprese guidate da under 40, la Giunta regionale ora mette sul piatto ulteriori 28,5 milioni con un secondo bando ad hoc (annualità 2016) per accelerare il ricambio generazionale nei campi.

Come nel bando 2015 il nuovo pacchetto di aiuti punta a incoraggiare l’imprenditorialità giovanile e al tempo stesso a stimolare l’innovazione in agricoltura attraverso due distinte modalità di sostegno: un primo intervento, che può contare su un budget complessivo di 16 milioni di euro, consiste nell’erogazione ai giovani sotto i 40 anni che avviano un’azienda agricola di una somma una tantum, il cosiddetto “premio di primo insediamento”, pari in via ordinaria a 30mila euro,  cifra che sale a 50mila euro nelle aree svantaggiate di montagna e in un ristretto numero di comuni del Delta del Po.

Accanto a questo finanziamento di partenza, i neoagricoltori potranno poi usufruire di contributi a supporto dei Piani di sviluppo aziendale. I fondi messi a disposizione per questa seconda tipologia di intervento – in cui rientrano l’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature, la ristrutturazione e/o costruzione di fabbricati e altri investimenti – ammontano nel complesso a 12,5 milioni di euro. Per l’ammodernamento aziendale gli aiuti erogati dalla Regione possono arrivare sino al 50% delle spese sostenute e ritenute ammissibili.
Per maggiori dettagli si può consultare il sito web regionale: agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr-2014-2020 dove si può scaricare il testo integrale del bando giovani 2016.

Le domande di aiuto possono essere presentate da lunedì 30 maggio sino al 16 settembre prossimo.

Scade il 16-09-2016 alle 17:00