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MiSE: Voucher per l’internazionalizzazione – 2017

Riparte l’assegnazione dei “Voucher per l’internazionalizzazione”, finalizzati a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali con 26 milioni di risorse stanziate, ai sensi del DM 17 luglio 2017.

NOVITÀ

La misura presenta interessanti novità rispetto al bando precedente:

  • anche le PMI costituite in forma di società di persone potranno presentare la domanda;
  • sono previsti contributi a fondo perduto di diversa entità, a seconda delle esigenze dei beneficiari;
  • è previsto uno stanziamento di risorse comunitarie per le Regioni del Sud Italia
  • verrà riaperta la selezione delle società accreditate* a fornire servizi di accompagnamento ai processi di internazionalizzazione alle PMI beneficiarie del voucher (dal 16 ottobre al 31 ottobre 2017)

SCADENZA

Le PMI che intendono richiedere l’accesso ai voucher potranno iniziare la compilazione on-line della domanda a partire dal 21 novembre 2017.

Le domande di accesso completate e firmate digitalmente dovranno essere presentate esclusivamente online a partire dalle ore 10.00 del 28 novembre 2017 e fino al termine ultimo delle ore 16.00 del 1° dicembre 2017.

Il Ministero procederà all’assegnazione dei Voucher secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande e nei limiti delle risorse disponibili.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Nell’ambito della dotazione finanziaria complessiva pari a 26 milioni di euro sono istituite tre differenti riserve finanziarie:

  • una quota pari al 3% delle risorse finanziarie disponibili è destinata alla concessione delle agevolazioni ai soggetti proponenti che, al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, sono in possesso del rating di legalità;
  • una quota pari al 10% è destinata alla concessione delle agevolazioni alle PMI che, al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, risultano essere start-up innovative ovvero PMI innovative;
  • una quota pari al 60% è destinata alla concessione dei voucher advanced stage.

Inoltre 6 milioni di euro sono destinati esclusivamente alle imprese aventi sede legale nella regioni Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia.

FINALITÀ

L’intervento consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher, in favore di tutte quelle PMI che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata (il cd. Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri. Le imprese devono rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi scegliendola tra quelle inserite nell’apposito elenco* che sarà pubblicato sul sito del Ministero entro il giorno 20 dicembre 2017.

BENEFICIARI

Micro, piccole e medie imprese (PMI), costituite in qualsiasi forma giuridica, e le Reti di imprese tra PMI, che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500 mila euro nell’ultimo esercizio contabile chiuso. Tale vincolo non sussiste nel caso di Start-up iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, di cui art. 25 comma 8 L.179/2012.

TIPOLOGIE DI AGEVOLAZIONI

A) Voucher “early stage”:

Voucher di importo pari a 10.000 euro a fronte di un contratto di servizio pari almeno a 13.000 al netto di IVA.

Il contratto di servizio, stipulato con uno dei soggetti iscritti nell’elenco società di TEM del Ministero, dovrà avere una durata minima di 6 mesi.

Il voucher è pari a 8.000 euro per i soggetti già beneficiari a valere sul precedente bando (DM 15 maggio 2015).

B) Voucher “advanced stage”:

Voucher di importo pari a 15.000 euro a fronte di un contratto di servizio pari almeno a 25.000 al netto di IVA.

Il contratto di servizio, stipulato con uno dei soggetti iscritti nell’elenco società di TEM del Ministero, dovrà avere una durata minima di 12 mesi.

È prevista la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo pari a ulteriori euro 15.000 a fronte del raggiungimento dei seguenti obiettivi in termini di volumi di vendita all’estero:

– incremento del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri registrato nel corso del 2018, ovvero nel corso del medesimo anno e fino al 31 marzo 2019, rispetto al volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri conseguito nel 2017, deve essere almeno pari al 15%;

– incidenza percentuale del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri sul totale del volume d’affari, nel corso del 2018, ovvero nel corso del medesimo anno e fino al 31 marzo 2019, deve essere almeno pari al 6%.

Sarà possibile presentare una sola domanda per impresa, che dovrà essere compilata e inoltrata esclusivamente tramite la procedura informatica resa disponibile nella presente sezione del sito internet del Ministero dello sviluppo economico.

CONCESSIONE ED EROGAZIONE DEL VOUCHER

L’impresa che ha ottenuto il voucher dovrà presentare – tramite la procedura informatica – il contratto stipulato con la società scelta tra quelle presenti nell’elenco pubblicato nella sezione “Elenco Società di TEM” del sito MiSE.

L’erogazione del contributo avverrà a saldo e in una unica soluzione. L’impresa beneficiaria dovrà presentare la documentazione necessaria alla rendicontazione della spesa prevista all’articolo 11 del Decreto Direttoriale del 18/09/2017.

*FORMAZIONE ELENCO SOCIETÀ DI TEM

Le società di capitali ovvero i consorzi costituti nella forma giuridica di società di capitali, possono fare domanda per essere inserite nell’elenco dei soggetti accreditati a fornire alle imprese beneficiarie del voucher, i servizi di supporto ai processi di internazionalizzazione.

Le predette società per essere accreditate nel suddetto elenco devono dimostrare, attraverso la presentazione di apposite referenze di imprese clienti redatte sulla base del format previsto dal Decreto Direttoriale del 18/09/2017, di aver portato a termine almeno 8 progetti di supporto ai processi di internazionalizzazione, a fronte di contratti stipulati a partire dal 1 gennaio 2015 e aventi una durata almeno pari a 6 mesi.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Ministero dello Sviluppo Economico del 17 luglio 2017

MISE – Decreto attuativo del Direttore Generale per le politiche internazionalizzazione e la promozione degli scambi del 18 settembre 2017

Scade il 1-12-2017 alle 16:00

MiSE Credito di imposta R&S: come ottenere sgravi fiscali per le imprese 2015-2020

credito-imposta-ricerca-sviluppoCredito d’imposta per tutte le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato. È una misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, attuata attraverso il D.M. 27 maggio 2015.

ATTIVAZIONE

Dal periodo d’imposta 2015.

BENEFICIARI

Possono beneficiare dell’agevolazione tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

PERIODO DI APPLICAZIONE

Il credito d’imposta sarà applicato sugli investimenti realizzati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 fino a quello in corso al 31 dicembre 2020.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Sono previsti 255,5 milioni di euro per il 2015, 428,7 milioni di euro per il 2016, 519,7 milioni di euro per il 2017, 547 milioni di euro per gli anni 2018 e 2019 e 164 milioni di euro per l’anno 2020.

ATTIVITÀ AMMISSIBILI

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:

  • lavori sperimentali o teorici svolti, per l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti;
  • ricerca pianificata o indagini critiche per acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi di cui alla lettera c);
  • acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; definizione concettuale, pianificazione e documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:

a) Spese per il personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, in possesso di un titolo di dottore di ricerca, iscritto ad un ciclo di dottorato presso un’università italiana o estera, o in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced o di cui all’Allegato 1 al DL 145/2013:
– dipendente dell’impresa
– in rapporto di collaborazione con l’impresa (in attività presso le strutture dell’impresa)
Misura del credito: 50%

b) Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati e con altre imprese, comprese le start-up innovative, non collegate al beneficiario del credito.
Misura del credito: 50%

c) Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzo di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro (al netto dell’IVA);
Misura del credito: 25%

d) Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne.
Misura del credito: 25%

N.B. A decorrere dal 2017 la misura dell’agevolazione è elevata dal 25 al 50 per cento per tutte le voci di spesa e sono ammissibili le spese relative a personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, non essendo più richiesta la qualifica di “personale altamente qualificato”.

RISOLUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 19/E chiarisce che:

  • i brevetti per invenzione ed i brevetti per modelli di utilità possono essere ammissibili
  • i marchi d’impresa e i disegni non possono essere ammissibili
  • sono ammissibili i costi sostenuti per l’acquisto all’asta di “privative industriali

FORMA E PORTATA DELL’AGEVOLAZIONE

L’importo massimo annuale concedibile è di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, purché le spese annuali per attività di R&S non siano inferiori a 30.000 euro e rappresentino “spesa incrementale”, cioè spesa sostenuta per ogni singola voce da a) a d) in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta 2012-2013-2014.
Il credito d’imposta sarà pari al 25% o al 50% calcolato sulla spesa incrementale riferita ai costi a-b-c-d, nei limiti della spesa incrementale complessiva.
Per le imprese attive da meno di tre periodi di imposta, la media degli investimenti in R&S sarà calcolata sul periodo a decorrere dalla costituzione.

N. B. A decorrere dal 2017 la misura dell’agevolazione è elevata dal 25 al 50 per cento per tutte le voci di spesa e l’importo massimo annuale del credito d’imposta riconosciuto a ciascun beneficiario è elevato da 5 a 20 milioni di euro.

FRUIZIONE DEL CREDITO

Il credito d’imposta può essere utilizzato tramite modello F24 inserendo il codice tributo 6857, denominato ‘Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – art. 3, D.L. 23 dicembre 2013, n. 145’ (come da risoluzione n. 97/E del 25 novembre 2015 dell’Agenzia delle Entrate)non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Il codice deve essere inserito nella sezione ‘Erario’ del modello di versamento, in corrispondenza delle somme riportate nella colonna ‘importi a credito compensati’ o, laddove il contribuente debba procedere alla restituzione dell’agevolazione, nella colonna ‘importi a debito versati’. Nel campo di riferimento, invece, va inserito l’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.

DOCUMENTAZIONE

I costi devono essere schedati tramite documentazione contabile – da allegare al bilancio – certificata dal soggetto incaricato della revisione legale o dal collegio sindacale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali.
Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 1 co. 35-36 della Legge 23.12.2014 n. 190 (modifiche all’art. 3 del DL n. 145/2013)
D.M. MEF-MiSE 27 maggio 2015

Art. 1 co. 15 e 16 della Legge di bilancio 11 dicembre 2016, n. 232

Scade il 31-12-2020 alle 17:00

SIMEST – Strumenti finanziari per l’internazionalizzazione

internazionalizzazioneDa fine 2016 sono stati riformati gli strumenti finanziari di SIMEST a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese a valere sul Fondo rotativo 394/81. 

SIMEST

SIMEST è la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane affiancandole per tutto il ciclo di espansione all’estero, dalla prima valutazione di apertura ad un nuovo mercato, all’espansione produttiva attraverso l’acquisizione di aziende all’estero.

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER PROGRAMMI DI INSERIMENTO SUI MERCATI EXTRA UE

La prima tipologia di intervento supporta progetti di inserimento in mercati extra europei, attraverso l’apertura di strutture, quali uffici, show room, negozi e corner, che servano da base per la diffusione o il lancio di beni e servizi prodotti in Italia, o comunque distribuiti con il marchio di imprese italiane, oppure mediante il potenziamento di strutture già esistenti.

I finanziamenti agevolati, accessibili a tutte le imprese con sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, coprono il 100% delle spese ammissibili, che comprendono sia i costi di funzionamento della struttura estera, personale compreso, che le attività promozionali, oltre a una quota forfettaria del 30% sul totale per le spese generali non documentabili.

In generale le spese possono essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e fino a 24 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento.

Il finanziamento è concesso fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro, entro il limite del 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi tre bilanci approvati e nel rispetto del Regolamento Ue de minimis.

La riforma ha ridotto il tasso di interesse al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento e ha previsto, sia per le PMI che per le Mid Cap (imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 300), riduzioni delle garanzia da prestare fino a un massimo dell’80%.

Quanto alle erogazioni, la prima, per un importo minimo del 10% del finanziamento, deve essere richiesta entro 3 mesi dalla data di stipula del contratto, dopo aver presentato la distinta delle spese sostenute e da sostenere nei sei mesi successivi alla stipula stessa. Stesse modalità per le erogazioni successive, che comunque non devono superare il 70% del prestito, mentre il saldo è erogato, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già sbloccato, sulla base della rendicontazione finale dell’impresa.

Circolare n. 4/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER STUDI DI FATTIBILITÀ E PROGRAMMI DI ASSISTENZA TECNICA IN PAESI EXTRA UE

La seconda linea di intervento riguarda la concessione di finanziamenti agevolati per la realizzazione di studi di fattibilità diretti a valutare validità e modalità di investimenti commerciali o produttivi in Paesi extra europei e di programmi di assistenza tecnica, volti alla formazione del personale, collegati ad investimenti italiani in Paesi extra Ue.

Anche in questo caso la riforma ha innalzato al 100% la copertura delle spese, che comprendono retribuzioni per il personale interno, compensi per il personale esterno, spese di viaggio e soggiorni e possono essere sostenute dalla data di presentazione della domanda fino a 12 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento.

Condizioni analoghe alla prima linea di intervento per il tasso di interesse, al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento, e per la quota minima di finanziamento da garantire, che può ridursi al 20% sia per le PMI che per le Mid Cap.

L’importo del finanziamento, sempre nei limiti del de minimis, è invece pari a un massimo di 150mila euro per gli studi collegati ad investimenti commerciali e di 300mila euro per gli studi collegati ad investimenti produttivi e per l’assistenza tecnica.

Anche in questo caso la prima erogazione deve essere richiesta entro tre mesi dalla stipula del contratto, ma l’importo è compreso tra un minimo del 50% ed un massimo del 70% del finanziamento concesso. Il saldo, invece, è erogato, previa consegna alla SIMEST delle garanzie previste, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già concesso, sulla base della relazione finale dell’impresa.

Circolare n. 5/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LA SOLIDITÀ PATRIMONIALE DELLE PMI ESPORTATRICI

I finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione sono rivolti alle piccole e medie imprese con sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali e che abbiano realizzato, nei tre esercizi precedenti la domanda di finanziamento, un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 35% del fatturato totale.

La riforma ha ridotto da 0,80 a 0,65 il livello di solidità patrimoniale (LSP) ritenuto “adeguato” per le imprese industriali/manifatturiere (mantenendo a 1,00 quello per le imprese commerciali/di servizi), indice che è dato dal rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette.

Anche l’importo massimo del finanziamento, concesso a un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento, è stato innalzato, da 300mila a 400mila euro, tenendo conto del limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa e di quanto previsto dal Regolamento Ue sugli aiuti di importanza minore.

Sul fronte garanzie, nel caso in cui l’impresa presenti un “livello di ingresso” inferiore al “livello soglia” individuato per ciascuna categoria di imprese, per garantire il rimborso del 100% del capitale, dei relativi interessi e degli altri oneri accessori, è richiesta fideiussione bancaria, assicurativa o equivalente, conforme allo schema pubblicato sul sito Internet della SIMEST, mentre laddove il “livello di ingresso” sia uguale o superiore al “livello soglia” il Comitato Agevolazioni può valutare se richiedere o meno la garanzia e in che misura.

L’erogazione del finanziamento concesso avviene entro tre mesi dalla data di stipula del contratto.

Circolare n. 6/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LA PARTECIPAZIONE A FIERE/MOSTRE SUI MERCATI EXTRA UE

La linea intervento sostiene la partecipazione di piccole medie imprese aventi sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, ad una o più fiere e/o mostre nei Paesi extra europei, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati a un tasso pari al 10% del tasso di riferimento, fino a un massimo di 100mila euro e comunque entro il 10% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato e nei limiti previsti dal de minimis.

Il finanziamento copre il 100% delle spese sostenute dalla data di presentazione della domanda fino a 12 mesi dalla data stipula del contratto per l’area espositiva, la logistica, le spese promozionali e per consulenze connesse alla partecipazione all’evento.

L’importo da garantire è esclusivamente la quota di finanziamento eccedente l’importo del Margine Operativo Lordo registrato dall’impresa nell’ultimo bilancio approvato prima dell’esame della domanda di finanziamento.

L’erogazione avviene in due fasi: la prima, fino a un massimo del 70% dell’importo, deve essere richiesta entro tre mesi dalla stipula del contratto; il saldo, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già concesso, è erogato sulla base della rendicontazione delle spese sostenute.

Circolare n. 7/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

GARANZIE

Una quota dei finanziamenti per la realizzazione di programmi di inserimento sui mercati extra Ue e per la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici può essere erogata senza garanzie, a valere sulle disponibilità del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), come previsto dalla Circolare n. 8/2016.

MODALITÀ DI EROGAZIONE AGEVOLAZIONI

L’istruttoria viene effettuata in base l’ordine cronologico di ricezione delle domande. Entro un mese dalla ricezione della comunicazione della delibera di concessione del Comitato Agevolazioni l’impresa deve far pervenire alla SIMEST la documentazione necessaria alla stipula del contratto di finanziamento, che è prevista entro due mesi dalla ricezione della comunicazione.

PRESENTAZIONE DOMANDE

Le domande di finanziamento possono essere inviata alla SIMEST attraverso il Portale www.portalesimest.it, tramite PEC o, in via residuale, con i mezzi tradizionali. La stessa procedura è prevista per gli interventi ammessi all’agevolazione della quota di finanziamento non assistita da garanzie ed erogata a valere sul Fondo crescita sostenibile.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto del 7 settembre 2016 relativo alla riforma degli strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese a valere sul Fondo rotativo 394/81.

RER: FESR 2014-20 – Bando attrattività turistico-culturale

turismo-cultura-emilia-romagnaLa Regione Emilia-Romagna stanzia quasi 15 milioni di euro per progetti innovativi di riqualificazione turistica, commerciale e culturale di imprese emiliano-romagnole, premiando chi crea nuova occupazione. L’iniziativa prevede tre misure di sostegno: una per il settore turistico ricettivo (7,5 milioni), per progetti sulla ricettività, in particolare alberghiera e all’aria aperta; la seconda per gli esercizi commerciali (4 milioni), per progetti sulle attività al dettaglio, soprattutto nei centri storici; la terza per il settore cultura (2,891 milioni), rivolta a progetti relativi a luoghi adibiti a rappresentazioni cinematografiche, teatrali e musicali. Nell’ambito di quest’ultima misura, per la prima volta si finanzia anche la nascita dei musei d’impresa.

SCADENZE

La trasmissione delle domande di contributo dovrà essere effettuata, per tutte le Misure a bando, dalle ore 10.00 del giorno 10/01/2017 alle ore 17.00 del giorno 28/02/2017.
La procedura di selezione dei progetti proposti sarà di tipo valutativo a graduatoria.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse destinate al bando sono pari a complessivi € 14.891.371,63, così ripartite:
Misura A – € 7.500.000
Misura B – € 4.500.000
Misura C – € 2.891.371,63

OBIETTIVI

Contribuire a creare nuove opportunità di sviluppo e di occupazione qualificata in attività turistico/culturali per la valorizzazione intelligente del territorio tramite la realizzazione d’interventi:
in linea con la Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente, nelle sue priorità tematiche: wellness (turismo balneare, sportivo, emozionale, relax, salute e corretti stili di vita); valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e delle città; promozione del turismo sostenibile e inclusivo; valorizzazione e promozione dell’enogastronomia e delle tradizioni produttive artigianali e locali; valorizzazione e promozione della cultura e delle tradizioni culturali, produttive e artigianali locali).
– caratterizzati, da almeno uno dei seguenti aspetti:

  • un elevato contenuto creativo e/o di design;
  • l’utilizzo delle tecnologie e delle applicazioni digitali;
  • l’utilizzo di soluzioni tecnologiche avanzate;
  • il collegamento e rapporto con processi di filiera nella logica di integrazione;
  • l’applicazione di modelli innovativi rispetto alla comunicazione, alla promozione, alla innovazione sociale, alla inclusione e all’integrazione;
  • attivazione o incentivazione di nuovi segmenti di domanda.

TIPOLOGIA DI PROGETTI FINANZIABILI

Il bando finanzia tre diverse tipologie di progetti:

Misura A – Progetti innovativi per la valorizzazione del settore ricettivo

Misura B – Progetti innovativi per la valorizzazione del settore del commercio e dei pubblici esercizi.

Misura C – Progetti innovativi per la valorizzazione degli attrattori culturali del settore cinematografico, teatrale, musicale e artistico del territorio dell’Emilia-Romagna e per la creazione di nuovi musei d’impresa.

BENEFICIARI

Misura A
Le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), con caratteristiche di piccole e medie imprese, che:
– gestiscono a titolo di proprietà o in virtù di un contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto, le strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta di cui alla L.R. 16/2004, articolo 4, commi 6 e 7;
– sono proprietarie delle strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta oggetto dell’intervento, che, al momento della richiesta del saldo del contributo, dovranno risultare in esercizio e aperte al pubblico.

Misura B
1. Le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative) con caratteristiche di piccole e medie imprese, che:
– gestiscono, a titolo di proprietà o in virtù di un contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto, attività di commercio al dettaglio in sede fissa, e/o attività di pubblico esercizio;
– sono proprietarie delle strutture in cui si esercitano attività di commercio al dettaglio in sede fissa e/o attività di pubblico esercizio, che, al momento della richiesta del saldo del contributo, dovranno risultare in esercizio e aperte al pubblico.
2. Gli assegnatari, in regime di concessione, di posteggi per la vendita al pubblico in aree mercatali stabili, per interventi da realizzare a beneficio della collettività degli operatori.

Misura C
1. Le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), le fondazioni e le associazioni, entrambe non partecipate da soggetti pubblici, con caratteristiche di piccole e medie
imprese, che:
– gestiscono, a titolo di proprietà o in virtù di un contratto di affitto o di un’altra tipologia di contratto , sale adibite a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche;
– sono proprietarie di sale adibite a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche, che, al momento della richiesta del saldo del contributo, dovranno risultare in esercizio e aperte al pubblico;

2. Le imprese individuali e/o le società (di persone, di capitale, cooperative), con caratteristiche di piccole e medie imprese, che intendono creare, all’interno dei locali aziendali, un nuovo museo d’impresa e/o percorsi di visita e/o partecipazione al processo produttivo.

FORMA DEI PROGETTI

I progetti possono essere presentati:
– in forma singola;
– in forma aggregata, tramite la costituzione, prima della domanda, di  A.T.I. e/o di RETI DI IMPRESE c.d. CONTRATTO tra almeno 3 imprese fra loro indipendenti, con partecipazione alle spese del progetto pari ad almeno € 30.000.
Ciascuna impresa o ciascuna ATI o RETE di IMPRESA SOGGETTO può presentare una domanda per una sola Misura e realizzare uno o tutti gli interventi previsti all’interno della Misura scelta.
Ciascuna impresa può partecipare ad un solo raggruppamento e non può presentare, se appartenente ad un raggruppamento, domanda di contributo in forma singola.

DIMENSIONE MINIMA DEI PROGETTI

Ciascun progetto dovrà prevedere  i seguenti costi minimi di investimento:
Misura A: € 250.000 (forma singola); € 400.000 (forma aggregata)
Misura B: € 50.000 (forma singola); € 150.000 (forma aggregata)
Misura C: € 50.000 (forma singola e aggregata)

INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI

MISURA

INTERVENTI

SPESE AMMISSIBILI

A

Interventi innovativi in strutture ricettive alberghiere e all’aria aperta di cui alla L.R. 16/2004, articolo 4, commi 6:

  • per la loro riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento;
  • finalizzati all’offerta di nuovi prodotti/servizi o al loro consolidamento.

1. spese per opere edili, murarie e impiantistiche;

2. spese per progettazione, direzione lavori e collaudo connessi agli interventi. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese per opere edili, murarie ed impiantistiche

3. acquisto di macchinari, attrezzature, impianti opzionali, finiture, arredi e dotazioni informatiche;

4. acquisto di software e relative licenze d’uso, funzionali all’attività, compresi la realizzazione dei siti internet ed e-commerce, di marchi e/o brevetti;

5. acquisto di servizi di consulenza finalizzati alla realizzazione del progetto. Tali spese sono riconosciute nella misura massima del 10% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.

B

Interventi innovativi in strutture dedicate all’attività del commercio al dettaglio in sede fissa, di pubblico esercizio e/o in aree mercati stabili:

  • per la loro riqualificazione, ristrutturazione e/o ampliamento;
  • finalizzati all’offerta di nuovi prodotti/servizi o al loro consolidamento.

C

C1. Interventi innovativi in strutture dedicate a rappresentazioni cinematografiche, teatrali, musicali e artistiche:

  • per la loro riqualificazione, ristrutturazione, e/o ampliamento;
  • finalizzati all’offerta di nuovi prodotti/servizi o al loro consolidamento;

C2. Interventi finalizzati alla creazione, all’interno dei Locali aziendali, di nuovi musei di impresa e/o di specifici percorsi di visita al processo produttivo.

REGIME DI AIUTO

I contributi possono essere concessi, a scelta del proponente del progetto, nell’ambito dei seguenti regimi di aiuto:
regime de minimis, così come disciplinato dal Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013;
regime di esenzione (art. 17), così come disciplinato dal Regolamento (UE) N. 651/2014 della – Commissione del 17 giugno 2014 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. L187/1 del 26/06/2014).

TIPOLOGIA E MISURA DEL CONTRIBUTO REGIONALE

I contributi sono concessi a fondo perduto come segue:
a) nel caso regime di esenzione
– max 20% dei costi ritenuti ammissibili, nel caso di micro e piccole imprese;
– max 10% dei costi ritenuti ammissibili, nel caso di medie imprese;

b) nel caso del regime de minimis
– misura minima del 35% e massima del 40% dei costi ritenuti ammissibili.

L’importo massimo del contributo concedibile, qualunque sia il regime di aiuto prescelto non potrà comunque eccedere € 200.000.

PREMIALITÀ

In caso di ricadute positive in termini di incremento occupazionale a tempo indeterminato, potranno essere attribuite le seguenti premialità:
a) in regime de minimis: + 5% sulla percentuale di contributo
b) in regime di esenzione, fatte salve le intensità di aiuto previste: contributo massimo concedibile elevato a € 210.000.

AVVIO E DURATA PROGETTI

I progetti ammessi dovranno essere avviati dalla data di presentazione della domanda di contributo e realizzati secondo il seguente cronoprogramma:
1. il 60% degli interventi previsti nei progetti dovrà essere realizzato entro il 31/12/2017 e pagato entro la data del 28/02/2018;
2. il restante 40% degli interventi previsti nei progetti dovrà essere realizzato entro il 31/12/2018 e pagato entro la data del 28/02/2019.

RIFERIMENTO NORMATIVO

DELIBERA DI GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA N. 1675/2016 – POR FESR 2014/2020 – ASSE 3 “COMPETITIVITA ED ATTRATTIVITA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO. AZIONI 3.3.2 E 3.3.4- APPROVAZIONE “BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI RIVOLTI A MIGLIORARE L’ATTRATTIVITÀ TURISTICO-CULTURALE DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LA QUALIFICAZIONE INNOVATIVA DELLE IMPRESE OPERANTI NELL’AMBITO TURISTICO, COMMERCIALE E CULTURALE/CREATIVO”.

Scade il 28-02-2017 alle 17:00

RER: PSR 2014-20 – Bando promozione e informazione su prodotti agroalimentari

agroalimentare-regime-qualitàLa Regione Emilia-Romagna nel biennio 2016-17 mette a disposizione più di 4 milioni di euro per i progetti delle associazioni di agricoltori finalizzati ad attività di informazione e promozione sui mercati interni dei prodotti agroalimentari.

SCADENZA

La presentazione delle domande deve avvenire tra il 14 aprile 2016 e il 24 giugno 2016 ore 13.

OBIETTIVO

Il bando prevede l’erogazione di incentivi per la realizzazione di progetti di informazione e promozione svolti da associazioni di produttori nel mercato interno, relativi ai prodotti rientranti in un regime di qualità (Dop, Igp, Stg, prodotti biologici, denominazioni di origine e indicazioni geografiche nel settore vitivinicolo, QC – Qualità Controllata).

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria per i progetti del biennio 2016-2017 è di € 4.161.935,73.

BENEFICIARI

Possono accedere al sostegno le associazioni di produttori (non ortofrutticoli), che partecipano ai regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, di seguito indicate:
a) le organizzazioni di produttori e le loro associazioni
b) le organizzazioni interprofessionali e le loro associazioni
c) i gruppi definiti all’articolo 3, comma 2, del Reg. (UE) n. 1151/2012, compresi i consorzi di tutela delle Dop, Igp o Stg
d) i gruppi di produttori indicati all’articolo 95 del Reg. (UE) n. 1308/2013, compresi i consorzi di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini
e) le associazioni di produttori agricoli;
f) le cooperative agricole e loro consorzi;
g) reti di imprese fra i soggetti di cui alla lettere a) e f), gruppi o aggregazioni costituite in ATI o ATS o forme associate dotate di personalità giuridica fra i soggetti di cui alle lettere precedenti.

Ciascun beneficiario può presentare un solo progetto.
E’ ammesso partecipare anche ad un altro progetto purché presentato da un raggruppamento tra quelli indicati alla lettera g) e realizzato in Paesi diversi.

LOCALIZZAZIONE

Il sostegno è relativo ad attività riguardanti i prodotti rientranti nei “Regimi di qualità”, la cui area di produzione ricade in Emilia-Romagna.
Le domande di sostegno possono essere presentate anche da associazioni con sede legale al di fuori del territorio dell’EmiliaRomagna, purché intendano favorire il tessuto economico emiliano-romagnolo e associno almeno il 10% di imprese produttrici con sede in Emilia-Romagna inserite nel corrispondente sistema di controllo del regime di qualità ovvero rappresentino uno quota di produzione ottenuta in Emilia-Romagna pari almeno al 10% della produzione certificata del
corrispondente regime.
Le attività devono essere attuate nel mercato interno dell’Unione europea. Le attività riguardanti il vino non possono tuttavia essere attuate nel mercato nazionale.

ATTIVITÀ AMMISSIBILI

Sono ammissibili al sostegno i progetti di informazione e di promozione che prevedono le seguenti attività:
a) Realizzazione di materiale informativo e promozionale;
b) Realizzazione di seminari informativi con eventuale attività di degustazione guidata;
rivolta, ad un pubblico di consumatori o operatori;
c) Partecipazione a fiere ed esposizioni;
d) Coordinamento, organizzazione ed esecuzione.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le voci di spesa sotto elencate:

a) Realizzazione di materiale informativo e promozionale
b) Realizzazione di seminari informativi con eventuale attività di degustazione rivolta ad un pubblico di consumatori e operatori
c) Partecipazione a fiere ed esposizioni
d) Coordinamento, organizzazione ed esecuzione del progetto

MASSIMALI DI CONTRIBUTO

I progetti devono avere una dimensione minima di spesa ammissibile di € 30.000 e un importo massimo di spesa ammissibile di € 300.000.
L’intensità del sostegno è fissata al 70% della spesa ammessa.

DURATA

I progetti possono avere una durata massima di 24 mesi a partire dalla data di presentazione della domanda di sostegno.

RIFERIMENTI NORMATIVI

PSR 2014-2020 – MISURA 3 – TIPO DI OPERAZIONE 3.2.01 “ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E INFORMAZIONE DA GRUPPI DI PRODUTTORI SUI MERCATI INTERNI” (FOCUS AREA 3A). APPROVAZIONE BANDO UNICO REGIONALE ANNO 2016

Scade il 24-06-2016 alle 13:00

Enjoy, it’s from Europe: contributi Ue per promozione prodotti agricoli

ENJOY-ITS-FROM-EUROPEAperti fino al 28 aprile due bandi Ue per la promozione dei prodotti agricoli europei. A disposizione oltre 100 milioni di euro. Si tratta dei primi bandi dopo l’entrata in vigore a fine 2015 del nuovo programma di informazione e promozione dei prodotti agricoli da realizzare negli Stati membri ed extra-Ue.

SCADENZE

Le domande devono essere presentate entro il 28 aprile 2016, ore 17.00 (ora locale di Bruxelles).

OBIETTIVO

Con lo slogan “Enjoy, it’s from Europe”, la nuova politica di promozione, in vigore dal 1° dicembre 2015, intende rafforzare la competitività del settore agricolo europeo, la consapevolezza dei consumatori e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Unione.
I fondi sono a disposizione per cofinanziare progetti pluriennali che promuovano i prodotti agricoli europei non solo all’interno dell’Ue ma anche sui mercati dei Paesi terzi, con percentuali di co-finanziameto differenziate.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse stanziate per i due inviti ammontano a circa 108 milioni di euro, di cui:

  • oltre 93,6 milioni di euro per Programmi semplici
  • 14,3 milioni di euro per Programmi multipli

BENEFICIARI

Possono presentare progetti:

  • Organizzazioni commerciali rappresentative del settore agricolo a livello di Stato membro o a livello europeo e gruppi di produttori e trasformatori che operano nelle indicazioni geografiche protette. Un’organizzazione è considerata rappresentativa: (i) se rappresenta almeno il 50% dei produttori, o il 50% del volume o del valore della produzione nel settore considerato, a livello di Stato membro o di Unione (percentuali più basse possono essere accettate se giustificate); (ii) se si tratta di un’organizzazione intersettoriale riconosciuta dallo Stato membro
  • Organizzazioni di produttori agricoli riconosciute dallo Stato Membro
  • Organismi con funzioni di servizio pubblico incaricati di promuovere i prodotti agricoli

TIPOLOGIA DI PRODOTTI

I programmi di promozione possono riferirsi ai seguenti prodotti:

  • tutti i prodotti elencati nell’Allegato I TFUE, ad eccezione dle tabacco;
  • birra, cioccolato e derivati, pane, pasticceria e altri prodotti da forno, bevande vegetali, pasta, sale, gomme e resine naturali, senape, granturco, cotone
  • bevande alcoliche IGP
  • vino IGP o DOP
  • prodotti ittici se associati a uno più altri prodotti

I programmi possono anche promuovere:

  • i marchi di origine europei: DOP (Denominazione d’Origine Protetta), IGP (Indicazione geografica protetta), STG (Specialità tradizionale garantita)
  • il logo europeo sul metodo di produzione biologico
  • il logo europeo sulle produzione delle regioni ultra-periferiche
  • marchi di origine rilevanti a livello nazionale

Un programma relativo a un marchio di origine può essere illustrato attraverso più prodotti. Nel mercato interno questi prodotti devono rimanere in secondo piano rispetto al messaggio europeo principale.

TIPOLOGIA DI PROGRAMMI

I bandi presentano due opzioni:

1) Programmi semplici

Devono essere realizzati da una o più organizzazioni dello stesso Stato Membro ed essere conformi ad una delle 10 priorità tematiche elencate nel programma di lavoro 2016:
Tema 1 – Rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Unione;
Tema 2 –  Mettere in evidenza le specificità dei metodi di produzione agricola nell’Unione e le caratteristiche dei prodotti agroalimentari europei
Tema 3 –  Latte e prodotti lattiero-caseari, prodotti a base di carne suina o  una combinazione dei due;
Tema 4 – Programmi destinati a uno o più dei seguenti paesi: Cina, Giappone, Corea del Sud o Taiwan;
Tema 5 – Programmi destinati a uno o più dei seguenti paesi: Stati Uniti o Canada;
Tema 6 – Programmi destinati a uno o più paesi dell’America centrale e meridionale o ai Caraibi;
Tema 7 – Programmi destinati a uno o più paesi del Sud-Est asiatico, ossia Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar/Birmania, Filippine, Singapore, Thailandia, Timor Leste e Vietnam;
Tema 8 – Programmi destinati a uno o più dei paesi dell’Africa e del Medio Oriente;
Tema 9 – Programmi di informazione e di promozione destinati ad altre zone geografiche;
Tema 10 – Latte e prodotti lattiero-caseari, prodotti a base di carne suina o una combinazione dei due destinati ad un paese terzo.

2) Programmi multipli

Devono essere realizzati da almeno due organizzazioni localizzate in almeno due diversi Stati Membri o da una o più organizzazioni europee e possono essere destinati sia al mercato interno che ai Paesi terzi.

L’obiettivo dei programmi nel mercato interno è rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità specifici dell’Unione, evidenziando le specificità dei metodi di produzione agricola dell’Ue (sicurezza alimentare, tracciabilità, autenticità, etichettatura, aspetti nutrizionali e sanitari, benessere degli animali, ecc).

I programmi nei Paesi terzi, invece, intendono potenziare la competitività e il consumo dei prodotti agroalimentari dell’Unione, valorizzandone l’immagine e aumentando la quota di mercato negli Stati extra-Ue.

I fondi per questo tipo di progetti aumenteranno negli anni a venire: da circa 50 milioni nel 2017 a circa 100 milioni fino al 2019.

ATTIVITÀ AMMISSIBILI

Sono finanziabili dal programma attività quali: gestione del progetto, realizzazione di un piano strategico di comunicazione, pubbliche relazioni, comunicazione web e su social media, pubblicità, eventi, promozione dei punti vendita.

Le attività del programma devono essere svolte in prevalenza da un soggetto incaricato dell’implementazione.

ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

Le percentuali di co-finanziamento variano da un mimo del 70% a un massimo dell’85% a seconda del programma (semplice o multiplo), del mercato (interno o esterno) e delle difficoltà nella commercializzazione incontrate dal settore agricolo.

DURATA

I programmi finanziati possono avere una durata compresa tra 1 e 3 anni.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Le domande devono essere inviate tramite portale on-line direttamente alla Commissione europea, che le valuterà entro l’autunno 2016.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Regolamento UE 1144/2014
Programma di lavoro 2016

Scade il 28-04-2016 alle 17:00

Atteso un nuovo bando per i voucher internazionalizzazione

Albero della vitaAggiornato l’elenco delle domande ammesse a valere sul primo bando “Voucher per l’internazionalizzazione“: a seguito di nuove disponibilità finanziarie il Ministero dello Sviluppo economico (MiSE) ha individuato infatti altre 169 imprese destinatarie dei voucher da 10mila euro.

Inoltre, dopo il primo avviso che si è chiuso ad ottobre 2015, il MiSE intende pubblicare un secondo bando da 9 milioni di euro destinato sia alle imprese che non hanno mai presentato domanda, sia a quelle che hanno già usufruito dello strumento.

La misura voucher per l’internazionalizzazione dispone complessivamente di 19 milioni di euro, di cui i primi 10 milioni stanziati con il bando approvato nel maggio 2015.

Il target dell’iniziativa sono PMI e reti di imprese, interessate a portare i propri prodotti e servizi in mercati esteri o a consolidare la propria presenza internazionale. Attraverso i voucher, il MiSE finanzia l’inserimento in azienda, per almeno sei mesi, di un Temporary Export Manager, un professionista specializzato in processi di internazionalizzazione.

I voucher sono concessi sulla base di una procedura a sportello nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande.

I nuovi beneficiari del primo bando hanno ora tempo fino al 10 marzo 2016 per caricare il contratto di servizio con una delle società di export management presenti nell’elenco dei fornitori messo a disposizione dal Ministero.

Sul secondo bando da 9 milioni di euro, per chi richiede l’agevolazione per la prima volta saranno previsti voucher da 10mila euro, mentre le imprese già ammesse nell’ambito del primo bando potranno chiedere contributi del valore di 8mila euro, garantendo una quota di cofinanziamento di almeno 5mila euro.

RER: L.R. 14/2014 – Promozione Accordi regionali di insediamento e sviluppo

industriaIn Emilia-Romagna 25 milioni di euro per gli Accordi regionali di insediamento e sviluppo: programmi di investimento delle imprese, già localizzate in regione o che intendono insediarvisi, di interesse regionale e ad elevato valore strategico, tali da accrescere la capacità competitiva delle filiere e del sistema produttivo regionale e la loro capacità innovativa, di produrre significativi effetti occupazionali e positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale.

SCADENZE

Fase 1: domande dal 15 marzo al 15 maggio 2016

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse disponibili sono pari a 25.000.000 di euro.

OBIETTIVO

Il bando, dando attuazione alla legge regionale n. 14 del 18 luglio 2014, “Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna”, è finalizzato a promuovere gli Accordi regionali di insediamento e sviluppo in regione, ovvero a sostenere programmi di investimento che rispondano agli obiettivi di interesse regionale, di elevato valore strategico, tali da accrescere la capacità competitiva delle filiere e del sistema produttivo regionale e la loro capacità innovativa, di produrre significativi effetti occupazionali diretti e indiretti, a livello quantitativo e qualitativo, nonché positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale.

TIPOLOGIE DI PROGRAMMA DI INVESTIMENTO

L’Accordo regionale di insediamento e sviluppo ha per oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di una tra le seguenti tipologie di programma (non ancora avviate alla data di proposta di domanda):

a. Programma di investimento e sviluppo industriale o di servizi di interesse regionale con un impatto occupazionale aggiuntivo, rispetto agli occupati dell’impresa e dell’eventuale gruppo industriale di appartenenza, in Emilia Romagna di almeno 150 addetti;

b. Programma di investimento ad alto valore strategico per gli impatti sulle filiere esistenti o per lo sviluppo delle filiere innovative di specializzazione. Per alto valore strategico si intende un Programma di investimento con un impatto occupazionale aggiuntivo, rispetto agli occupati dell’impresa e dell’eventuale gruppo industriale di appartenenza, in Emilia Romagna di almeno 50 addetti, di cui almeno il 40% laureati, da una significativa innovatività con riferimento a tecnologie abilitanti e digitali, da provata capacità di interconnessione con il sistema produttivo e di servizi regionale;

c. Programma di investimento per la creazione di Centri di ricerca e sviluppo e innovazione con impatto occupazionale aggiuntivo, rispetto agli occupati dell’impresa e dell’eventuale gruppo industriale di appartenenza, in Emilia Romagna di almeno 20 addetti laureati.

d. Programma di riconversione produttiva, da parte di imprese con un numero di addetti pari a un minimo di 100 unità, che preveda un impatto occupazionale aggiuntivo uguale o superiore al 10% rispetto a quello iniziale dell’impresa interessata, da raggiungere entro il termine di conclusione del programma. Inoltre, deve includere interventi in ricerca e innovazione a sostegno del programma di riconversione con un minimo di 5 addetti dedicati (inclusi nel calcolo dell’incremento occupazionale). Il Programma deve essere corredato da un accordo sindacale che riporta, tra l’altro, il piano occupazionale sia prima che dopo l’intervento.

BENEFICIARI

Possono presentare domanda di accesso all’Accordo regionale
1) imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi con almeno già tre bilanci approvati:
– non ancora attive in Emilia-Romagna ma che intendono investire sul territorio regionale
– già presenti con almeno una unità locale in Emilia-Romagna
2) aggregazioni di imprese costituite in forma consortile prima della presentazione della domanda.

CONTENUTI DEL PROGRAMMA DI INVESTIMENTO

La descrizione del Programma dovrà fornire tutte le informazioni riferite alle opere infrastrutturali funzionali e ritenute necessarie e allo stato dell’iter delle autorizzazioni e degli atti amministrativi connessi alla sua realizzazione. Dovrà inoltre contenere schede sintetiche dei singoli progetti per i quali viene chiesto il contributo, che potranno essere:
A. Progetti di ricerca e sviluppo
Interventi ammissibili: interventi di ricerca e sviluppo per introdurre sul mercato nuovi prodotti o servizi, o adottare nuove tecnologie produttive che prevedano nuovi investimenti e ampliamenti produttivi sul territorio regionale.
Costi ammissibili minimi: 750.000 euro

B. Progetti di innovazione (solo per le PMI)
Interventi ammissibili:innovazioni di prodotto e di processo previsti dal programma di investimento

C. Investimenti produttivi (solo nelle aree assistite e per le PMI)
Interventi ammissibili: a) costi per investimenti in attivi materiali e/o immateriali per installare un nuovo stabilimento, ampliamento di uno stabilimento esistente, diversificazione della produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi o trasformazione radicale del processo produttivo complessivo. b) acquisizione di attivi di un’unità produttiva per dar luogo ad una nuova attività non in continuità con l’impresa precedente, capace di ampliare e/o diversificare la produzione mediante prodotti e/o processi nuovi.

D. Acquisto di servizi di consulenza (solo per le PMI)
Interventi ammissibili: costi di consulenza che non rientrano fra le altre spese ammissibili del Bando e che sono necessari all’avvio e/o alla realizzazione del programma di investimento.

E. Investimenti per la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico
Interventi ammissibili: misure di efficienza energetica;cogenerazione ad alto rendimento; produzione di energia da fonti rinnovabili; teleriscaldamento e teleraffreddamento efficienti sotto il profilo energetico; riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti.

F. Realizzazione di laboratori di ricerca
Interventi ammissibili: investimenti materiali ed immateriali connessi alla realizzazione di un’infrastruttura di ricerca che svolge esclusivamente attività economiche a condizione che l’accesso all’infrastruttura sia aperto a più utenti e concesso in modo trasparente e non discriminatorio. Le imprese che hanno finanziato almeno il 10% dei costi di investimento dell’infrastruttura possono godere di un accesso preferenziale.

G. Progetti di formazione e assunzione di lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate
Interventi ammissibili: prima formazione, riqualificazione dei lavoratori, aggiornamento dei lavoratori realizzati direttamente dall’impresa o attraverso un ente di formazione professionale accreditato. Assunzioni a T.I. riguardanti i lavoratori svantaggiati e i lavoratori disabili.

SPESE AMMISSIBILI E INTENSITÀ DI AIUTO

Per ogni tipologia di aiuto sono previste spese ammissibili differenti e variano anche l’intensità e l’entità massima del contributo, come riportato nelle schede allegate:

REGIME DI AIUTO

Gli aiuti di stato previsti dal presente bando sono concessi ai sensi e nei limiti di quanto stabilito nel Regolamento (UE) 651/2014 (GBER), che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato.
Nel caso di beneficiari non rientranti nella definizione di PMI e ove la categoria di aiuti del GBER sia rivolta alle sole PMI, gli aiuti sono concessi ai sensi e nel rispetto del Regolamento (UE) N.1407/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”.

DURATA

Non supera di norma i 36 mesi dalla data della determinazione di concessione delle agevolazioni.

PROCEDURA DI SELEZIONE DEGLI INTERVENTI

La selezione sarà di tipo valutativo in due fasi:

  • Fase 1: Valutazione della strategicità del programma di investimento, dell’impatto regionale sull’occupazione e sulla competitività, della coerenza e qualità dei progetti previsti, della compatibilità rispetto alle strategie di sviluppo locali e regionale;
  • Fase 2 – Valutazione, per i soli programmi di investimento che hanno superato la prima fase, dei singoli progetti di dettaglio.

Sono considerate prioritarie le proposte dei soggetti sottoscrittori di Accordi di Programma fra la Regione Emilia-Romagna ed il Mise nell’ambito dei Contratti di Sviluppo.

RIFERIMENTO NORMATIVO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 GENNAIO 2016, N. 31 – BANDO IN ATTUAZIONE DELL’ART. 6 LR 14/2014 – ACCORDI REGIONALI DI INSEDIAMENTO E SVILUPPO DELLE IMPRESE

Scade il 15-05-2016 alle 17:00

RER: Promozione dell’export per imprese non esportatrici 2016

singapore-river-255116_1920Rafforzare le capacità organizzative e manageriali delle PMI emiliano-romagnole non esportatrici abituali: questo l’obiettivo della misura, per renderle capaci di affrontare i mercati internazionali, contribuendo a diversificare i mercati di sbocco e a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale.

SCADENZE

La domanda può  essere presentata dalle ore 10.00 del 15 marzo 2016 fino alle ore 16.00 del 30 settembre 2016, con modalità di accesso a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

OBIETTIVO

Accrescere il numero delle imprese esportatrici e attraverso queste la quota di prodotti e servizi esportati. Questo obiettivo è perseguito mettendo a disposizione delle imprese risorse per progetti pluriennali in grado di produrre mutamenti strutturali nell’azienda.
Gli elementi cruciali sono la creazione delle condizioni interne per la pianificazione, l’avvio e il consolidamento di percorsi di internazionalizzazione di medio periodo.
In coerenza con la Strategia Regione di Specializzazione Intelligente (S3) adottata dalla Regione per l’attuazione delle misure del POR FESR 2014-2020, i settori ammissibili al bando sono stati selezionati fra i settori prioritari di tale Strategia.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse destinate a questo bando sono pari a euro 10.326.327,25.

BENEFICIARI

Possono partecipare al bando le imprese di micro, piccola e media dimensione non esportatrici o esportatrici non abituali, con sede o unità operativa in Regione Emilia-Romagna anche costituite in reti formali (alla data domanda ex L. 33/2009) non associate o collegate con le seguenti caratteristiche:

  • attive da almeno due anni
  • fatturato minimo di € 700.000 come desunto dall’ultimo bilancio
  • esercizio di attività industriale di produzione di beni e servizi
  • attività economica svolta ammissibile secondo ATECO 2007 indicati nell’APPENDICE 1 del bando

Sono imprese non esportatrici quelle che negli ultimi due anni non hanno svolto operazioni di vendita diretta di propri prodotti o servizi all’estero; sono imprese esportatrici non abituali quelle che negli ultimi due anni hanno svolto operazioni di vendita diretta di propri prodotti o servizi all’estero per meno del 10% del proprio fatturato complessivo ovvero che non hanno esportato in uno degli ultimi due anni di attività.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Il bando supporta progetti finalizzati a realizzare un percorso strutturato, nell’arco di massimo due annualità, costruito a partire da un piano export dettagliato (già redatto o da realizzare entro i primi sei mesi dalla data di approvazione della domanda), su un massimo di due paesi esteri scelti dall’impresa.
I progetti devono prevedere le seguenti attività:
1. Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni finalizzati a:
– Valutare e sviluppare le capacità e potenzialità dell’impresa per affrontare un percorso di internazionalizzazione, anche predisponendo un piano export;
– Valutare la fattibilità di azioni di internazionalizzazione su determinati mercati, inclusi gli studi di settore (purché strettamente mirati alla produzione dell’impresa richiedente);
– Contribuire alla realizzazione di un percorso di internazionalizzazione, e a rafforzare l’organizzazione dell’impresa;
– Ricercare potenziali clienti o distributori in particolare sui mercati esteri e assistere l’impresa nella realizzazione di incontri d’affari;
– Sviluppare un sito internet aziendale in lingua estera e alla sua pubblicizzazione tramite internet.

2. Temporary export manager (TEM): servizi prestati da consulenti (non dipendenti dall’impresa o non prestati da soci della medesima impresa o da società ad essa collegate o associate; sono ammesse anche le collaborazioni a progetto) finalizzati a pianificare o successivamente gestire il percorso di internazionalizzazione oggetto del progetto presentato dall’impresa al presente bando e a favorire l’accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa nel settore dell’internazionalizzazione;

3. Certificazioni per l’export: consulenze esterne finalizzate a ottenere le certificazioni di prodotto o aziendali necessarie all’esportazione sui mercati internazionali indicati dal progetto o individuati nel corso del suo svolgimento;

4. Partecipazione a fiere internazionali: come espositori in un massimo di 2 fiere di qualifica internazionale o nazionale svolte all’estero.

DURATA

I costi devono riferirsi ad attività avviate dopo la data di concessione del contributo (data di inizio del progetto) e i progetti dovranno essere conclusi entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo.

PORTATA DEL PROGETTO E INTENSITÀ DI AIUTO

Il costo del progetto dovrà essere di minimo 50.000 Euro.
Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e non potrà comunque superare il valore di Euro 100.000.
Per le reti di impresa il contributo massimo concedibile è di Euro 100.000 per ogni impresa della Rete, fino a un massimo di Euro 400.000,00 per progetto.
Il contributo massimo viene aumentato a Euro 110.000,00, in fase di concessione, a condizione che l’impresa beneficiaria si impegni ad aumentare l’occupazione complessiva in un numero minimo proporzionale al numero di occupati a T.I. nell’impresa alla data di presentazione della domanda.

MODALITÀ DI SELEZIONE DEI PROGETTI

La procedura di selezione dei progetti proposti sarà a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili. I progetti che avranno superato la fase di verifica dell’ammissibilità saranno valutati entro 60 giorni dalla presentazione della domanda sotto il profilo della qualità tecnica del progetto, considerando come priorità addizionali ai fini della graduatoria:
– rilevanza della componente femminile e giovanile in termini di partecipazione societaria e/o finanziaria
– possesso del rating di legalità
– ricaduta aggiuntiva in termini di occupazione

RIFERIMENTI NORMATIVI

D.G.R. n. 18 del 8 gennaio 2016 – POR FESR 2014-2020 – ASSE 3 “COMPETITIVITÀ ED ATTRATTIVITÀ DEL SISTEMA PRODUTTIVO”, AZIONE. 3.4.1. APPROVAZIONE “BANDO PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL’EXPORT PER IMPRESE NON ESPORTATRICI – 2016”

Delibera n.1027 del 4 luglio 2016 – Aggiunta, ai settori ammessi a contributo, di alcune divisioni della sezione ATECO: G – commercio all’ingrosso e al dettaglio; L- attività immobiliari; N-noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporti alle imprese; R- attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento.

RER: Contributi alla partecipazione fieristica – Annualità 2015

fieraLa Regione Emilia-Romagna, promuove l’internazionalizzazione delle PMI agevolando con contributi a fondo perduto la loro partecipazione a eventi e fiere internazionali all’estero nel corso del 2016.

SCADENZA

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 14 dicembre 2015 ed entro e non oltre le ore 12.00 del 25 Febbraio 2016 (salvo esaurimento fondi, poiché il contributo sarà concesso secondo un meccanismo a sportello).

OBIETTIVO

L’obiettivo del bando è  promuovere i processi di internazionalizzazione delle imprese regionali con il sostegno a iniziative di partecipazione a fiere ed eventi internazionali, prioritariamente in forma aggregata.

BENEFICIARI

Piccole e medie imprese (PMI) attive da almeno due anni con sede legale in Emilia-Romagna:

  • singole
  • associate in associazione temporanea di impresa (già costituita o ancora da costituire entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissibilità ai benefici del bando) composta da un minimo di 3 imprese tra loro assolutamente indipendenti (non associate o collegate)
  • in possesso di codice Ateco 2007 Sezioni C, D, E, F, H, J (solo da 58 a 63), M (solo da 69 a 75)

TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMISSIBILI

Le domande devono prevedere la partecipazione diretta come espositori o organizzatori ad un minimo di 3 eventi di promozione da svolgersi nel corso del 2016 esclusivamente all’estero, di cui almeno una fiera con qualifica internazionale. E’ possibile anche partecipare anche a più edizioni della medesima fiera, da tenersi in differenti periodi dell’anno.
Per evento internazionale, diverso dalle manifestazioni fieristiche, si intende una delle seguenti manifestazioni o attività da tenersi comunque all’estero: B2B, visite aziendali, forum, degustazioni, sfilate, esposizioni in show room, manifestazioni analoghe organizzate dal richiedente o alle quali il richiedente aderisce.

SPESE AMMISSIBILI

Spese ammissibili sia in caso di partecipazione di impresa individuale che di A.T.I.

1.Partecipazione ad eventi all’estero, comprendente:
a) il costo dell’area espositiva e del suo allestimento; si precisa che in caso di partecipazione fieristica di A.T.I. la partecipazione dovrà essere realizzata tramite stand in forma aggregata. Solo se il regolamento di partecipazione della fiera prescelta non consente la partecipazione in un unico stand a imprese diverse della medesima aggregazione, tale motivazione andrà specificata puntualmente e documentata in sede di rendicontazione e la partecipazione delle imprese in stand diversi dovrà comunque garantire un’adeguata comunicazione della partecipazione delle imprese come aggregazione;
b) il trasporto dei materiali e dei prodotti, compresa l’assicurazione ed esclusi gli oneri doganali;
c) il costo di hostess e interpreti;
d) il costo di consulenze esterne finalizzate esclusivamente alla partecipazione fieristica o alla organizzazione e realizzazione di eventi, nel limite massimo del 10% della somma delle precedenti voci di spesa ammesse a), b), c); si precisa che, in caso di A.T.I, il consulente dovrà svolgere la prestazione per tutte le imprese associate;

2. Spese per consulenze finalizzate alla registrazione e alla protezione del marchio nei mercati in cui si svolgono le fiere o gli eventi promozionali oggetto di contributo;

3. Spese per consulenze finalizzate all’ottenimento delle certificazioni per l’esportazione nei mercati in cui si svolgono le fiere o gli eventi promozionali oggetto di contributo;

Spese ammissibili esclusivamente in caso di partecipazione in A.T.I.:

4. il costo per la produzione di materiali promozionali comuni, ad esclusione della manualistica tecnica, nel limite massimo di euro 10.000;

5. spese di coordinamento nell’importo forfettario massimo del 15% della somma delle altre spese ammesse;

DURATA

Le fatture non dovranno riferirsi a prestazioni, forniture o acquisti iniziati/effettuati prima del 01/01/2016. Le fatture di spesa dovranno essere integralmente quietanzate entro il 31/12/2016.

TIPOLOGIA E IMPORTO CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto così calcolato:

  • Singole PMI: spesa ammissibile massima di 100mila euro; contributo pari al 30% della spesa ammissibile
  • ATI di PMI:  spesa ammissibile massima di 200mila euro; contributo pari al 45% della spesa ammissibile.

Saranno esclusi i progetti con spesa ritenuta ammissibile dalla Regione inferiore a € 20.000,00 per le singole imprese e a 100.000 per le Ati.

RIFERIMENTI NORMATIVI

“Bricst+” Programma strategico unitario dell’Emilia-Romagna per il periodo 2013-2015 – Attività 4.2 – Programma regionale attività produttive 2012-2015  – Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese – Bando Annualità 2015

Scade il 25-02-2016 alle 17:00