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MiSE: Voucher per l’internazionalizzazione – 2017

Riparte l’assegnazione dei “Voucher per l’internazionalizzazione”, finalizzati a sostenere le PMI e le reti di imprese nella loro strategia di accesso e consolidamento nei mercati internazionali con 26 milioni di risorse stanziate, ai sensi del DM 17 luglio 2017.

NOVITÀ

La misura presenta interessanti novità rispetto al bando precedente:

  • anche le PMI costituite in forma di società di persone potranno presentare la domanda;
  • sono previsti contributi a fondo perduto di diversa entità, a seconda delle esigenze dei beneficiari;
  • è previsto uno stanziamento di risorse comunitarie per le Regioni del Sud Italia
  • verrà riaperta la selezione delle società accreditate* a fornire servizi di accompagnamento ai processi di internazionalizzazione alle PMI beneficiarie del voucher (dal 16 ottobre al 31 ottobre 2017)

SCADENZA

Le PMI che intendono richiedere l’accesso ai voucher potranno iniziare la compilazione on-line della domanda a partire dal 21 novembre 2017.

Le domande di accesso completate e firmate digitalmente dovranno essere presentate esclusivamente online a partire dalle ore 10.00 del 28 novembre 2017 e fino al termine ultimo delle ore 16.00 del 1° dicembre 2017.

Il Ministero procederà all’assegnazione dei Voucher secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande e nei limiti delle risorse disponibili.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Nell’ambito della dotazione finanziaria complessiva pari a 26 milioni di euro sono istituite tre differenti riserve finanziarie:

  • una quota pari al 3% delle risorse finanziarie disponibili è destinata alla concessione delle agevolazioni ai soggetti proponenti che, al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, sono in possesso del rating di legalità;
  • una quota pari al 10% è destinata alla concessione delle agevolazioni alle PMI che, al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, risultano essere start-up innovative ovvero PMI innovative;
  • una quota pari al 60% è destinata alla concessione dei voucher advanced stage.

Inoltre 6 milioni di euro sono destinati esclusivamente alle imprese aventi sede legale nella regioni Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia.

FINALITÀ

L’intervento consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher, in favore di tutte quelle PMI che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata (il cd. Temporary Export Manager o TEM) capace di studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri. Le imprese devono rivolgersi ad una Società fornitrice dei servizi scegliendola tra quelle inserite nell’apposito elenco* che sarà pubblicato sul sito del Ministero entro il giorno 20 dicembre 2017.

BENEFICIARI

Micro, piccole e medie imprese (PMI), costituite in qualsiasi forma giuridica, e le Reti di imprese tra PMI, che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500 mila euro nell’ultimo esercizio contabile chiuso. Tale vincolo non sussiste nel caso di Start-up iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese, di cui art. 25 comma 8 L.179/2012.

TIPOLOGIE DI AGEVOLAZIONI

A) Voucher “early stage”:

Voucher di importo pari a 10.000 euro a fronte di un contratto di servizio pari almeno a 13.000 al netto di IVA.

Il contratto di servizio, stipulato con uno dei soggetti iscritti nell’elenco società di TEM del Ministero, dovrà avere una durata minima di 6 mesi.

Il voucher è pari a 8.000 euro per i soggetti già beneficiari a valere sul precedente bando (DM 15 maggio 2015).

B) Voucher “advanced stage”:

Voucher di importo pari a 15.000 euro a fronte di un contratto di servizio pari almeno a 25.000 al netto di IVA.

Il contratto di servizio, stipulato con uno dei soggetti iscritti nell’elenco società di TEM del Ministero, dovrà avere una durata minima di 12 mesi.

È prevista la possibilità di ottenere un contributo aggiuntivo pari a ulteriori euro 15.000 a fronte del raggiungimento dei seguenti obiettivi in termini di volumi di vendita all’estero:

– incremento del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri registrato nel corso del 2018, ovvero nel corso del medesimo anno e fino al 31 marzo 2019, rispetto al volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri conseguito nel 2017, deve essere almeno pari al 15%;

– incidenza percentuale del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri sul totale del volume d’affari, nel corso del 2018, ovvero nel corso del medesimo anno e fino al 31 marzo 2019, deve essere almeno pari al 6%.

Sarà possibile presentare una sola domanda per impresa, che dovrà essere compilata e inoltrata esclusivamente tramite la procedura informatica resa disponibile nella presente sezione del sito internet del Ministero dello sviluppo economico.

CONCESSIONE ED EROGAZIONE DEL VOUCHER

L’impresa che ha ottenuto il voucher dovrà presentare – tramite la procedura informatica – il contratto stipulato con la società scelta tra quelle presenti nell’elenco pubblicato nella sezione “Elenco Società di TEM” del sito MiSE.

L’erogazione del contributo avverrà a saldo e in una unica soluzione. L’impresa beneficiaria dovrà presentare la documentazione necessaria alla rendicontazione della spesa prevista all’articolo 11 del Decreto Direttoriale del 18/09/2017.

*FORMAZIONE ELENCO SOCIETÀ DI TEM

Le società di capitali ovvero i consorzi costituti nella forma giuridica di società di capitali, possono fare domanda per essere inserite nell’elenco dei soggetti accreditati a fornire alle imprese beneficiarie del voucher, i servizi di supporto ai processi di internazionalizzazione.

Le predette società per essere accreditate nel suddetto elenco devono dimostrare, attraverso la presentazione di apposite referenze di imprese clienti redatte sulla base del format previsto dal Decreto Direttoriale del 18/09/2017, di aver portato a termine almeno 8 progetti di supporto ai processi di internazionalizzazione, a fronte di contratti stipulati a partire dal 1 gennaio 2015 e aventi una durata almeno pari a 6 mesi.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Ministero dello Sviluppo Economico del 17 luglio 2017

MISE – Decreto attuativo del Direttore Generale per le politiche internazionalizzazione e la promozione degli scambi del 18 settembre 2017

Scade il 1-12-2017 alle 16:00

Veneto: promozione export distretti industriali e reti innovative regionali

La Regione Veneto pubblica un bando POR FESR 2014-2020 per il sostegno a progetti di promozione dell’export sviluppati dai distretti industriali e dalle reti innovative regionali.

SCADENZE

Il termine per la presentazione delle domande è fissato alle ore 17.00 del giorno 5 ottobre 2017. L’iter di selezione prevede una procedura valutativa a graduatoria.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Sono disponibili 3 milioni di euro.

OBIETTIVO

Sostenere progetti che prevedono lo sviluppo di percorsi di internazionalizzazione volti a favorire l’accesso e l’espansione delle PMI sui mercati esteri, l’acquisizione di un “Temporary Export Manager” per l’avvio di un percorso d’internazionalizzazione, la realizzazione di iniziative che comprendono la partecipazione a manifestazioni fieristiche da parte del sistema distretto industriale o della rete innovativa regionale, progetti volti ad introdurre o rafforzare la dimensione e-commerce del distretto industriale o della rete innovativa regionale e a creare canali di incontro tra domanda e offerta.

BENEFICIARI

Ogni progetto deve essere realizzato da almeno 3 imprese di dimensione PMI facenti parte di un distretto industriale o di una rete innovativa regionale.

In Appendice 1 al bando (Allegato A alla DGR n. 1104/2017) è riportato l’elenco dei 17 distretti industriali del Veneto, comprensivo dei riferimenti di contatto del soggetto giuridico rappresentante ciascun distretto, dei comuni che lo compongono e dei codici delle attività economiche (ATECO) che qualificano la filiera distrettuale e che stabiliscono se l’impresa è appartenente al distretto ed è quindi ammissibile alla partecipazione al bando.

I progetti invece riferiti a una rete innovativa regionale devono essere realizzati da almeno 3 imprese che hanno aderito a una rete innovativa regionale riconosciuta dalla Regione Veneto.

La domanda di sostegno viene presentata per il tramite del soggetto giuridico che rappresenta il distretto industriale o la rete innovativa regionale a cui si riferisce la proposta progettuale.

Le domande di sostegno riferite ai distretti industriali possono anche essere presentate da un’impresa capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese del distretto: in tal caso il soggetto giuridico che rappresenta il distretto deve rilasciare all’impresa capofila un parere di conformità della proposta progettuale riguardo alla programmazione distrettuale.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse le seguenti categorie di spesa:

  • Consulenze specialistiche di internazionalizzazione o di business;
  • partecipazione a fiere:
    • spese di locazione;
    • spese di installazione;
    • spese di gestione dello stand
  • spese per garanzie, al fine di contribuire sui costi della fidejussione qualora si intenda ottenere il pagamento anticipato della quota del 40% del sostegno concesso.

DIMENSIONE PROGETTI E INTENSITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

Ciascuna proposta progettuale dovrà prevedere una spesa compresa tra 60.000 euro e 300.000 euro. L’intensità del sostegno, in conto capitale, è pari al 50% della spesa per cui l’ammontare di contributo concedibile sarà fino a 150.000 euro. Il sostegno viene concesso ai sensi del Regolamento UE n. 651/2014, articoli 18 e 19.

DURATA

Tutti i progetti devono concludersi entro il 16 luglio 2018.

RIFERIMENTI NORMATIVI

DGR n. 1104 del 13 luglio 2017 – Bando per il sostegno a progetti di promozione dell’export sviluppati dai distretti industriali e dalle reti innovative regionali – azione 3.4.1 del POR-FESR Veneto.

Scade il 5-10-2017 alle 17:00

SIMEST – Strumenti finanziari per l’internazionalizzazione

internazionalizzazioneDa fine 2016 sono stati riformati gli strumenti finanziari di SIMEST a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese a valere sul Fondo rotativo 394/81. 

SIMEST

SIMEST è la società del Gruppo Cassa depositi e prestiti che dal 1991 sostiene la crescita delle imprese italiane affiancandole per tutto il ciclo di espansione all’estero, dalla prima valutazione di apertura ad un nuovo mercato, all’espansione produttiva attraverso l’acquisizione di aziende all’estero.

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER PROGRAMMI DI INSERIMENTO SUI MERCATI EXTRA UE

La prima tipologia di intervento supporta progetti di inserimento in mercati extra europei, attraverso l’apertura di strutture, quali uffici, show room, negozi e corner, che servano da base per la diffusione o il lancio di beni e servizi prodotti in Italia, o comunque distribuiti con il marchio di imprese italiane, oppure mediante il potenziamento di strutture già esistenti.

I finanziamenti agevolati, accessibili a tutte le imprese con sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, coprono il 100% delle spese ammissibili, che comprendono sia i costi di funzionamento della struttura estera, personale compreso, che le attività promozionali, oltre a una quota forfettaria del 30% sul totale per le spese generali non documentabili.

In generale le spese possono essere sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e fino a 24 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento.

Il finanziamento è concesso fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro, entro il limite del 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi tre bilanci approvati e nel rispetto del Regolamento Ue de minimis.

La riforma ha ridotto il tasso di interesse al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento e ha previsto, sia per le PMI che per le Mid Cap (imprese con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 300), riduzioni delle garanzia da prestare fino a un massimo dell’80%.

Quanto alle erogazioni, la prima, per un importo minimo del 10% del finanziamento, deve essere richiesta entro 3 mesi dalla data di stipula del contratto, dopo aver presentato la distinta delle spese sostenute e da sostenere nei sei mesi successivi alla stipula stessa. Stesse modalità per le erogazioni successive, che comunque non devono superare il 70% del prestito, mentre il saldo è erogato, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già sbloccato, sulla base della rendicontazione finale dell’impresa.

Circolare n. 4/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER STUDI DI FATTIBILITÀ E PROGRAMMI DI ASSISTENZA TECNICA IN PAESI EXTRA UE

La seconda linea di intervento riguarda la concessione di finanziamenti agevolati per la realizzazione di studi di fattibilità diretti a valutare validità e modalità di investimenti commerciali o produttivi in Paesi extra europei e di programmi di assistenza tecnica, volti alla formazione del personale, collegati ad investimenti italiani in Paesi extra Ue.

Anche in questo caso la riforma ha innalzato al 100% la copertura delle spese, che comprendono retribuzioni per il personale interno, compensi per il personale esterno, spese di viaggio e soggiorni e possono essere sostenute dalla data di presentazione della domanda fino a 12 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento.

Condizioni analoghe alla prima linea di intervento per il tasso di interesse, al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria vigente alla data della delibera di concessione del finanziamento, e per la quota minima di finanziamento da garantire, che può ridursi al 20% sia per le PMI che per le Mid Cap.

L’importo del finanziamento, sempre nei limiti del de minimis, è invece pari a un massimo di 150mila euro per gli studi collegati ad investimenti commerciali e di 300mila euro per gli studi collegati ad investimenti produttivi e per l’assistenza tecnica.

Anche in questo caso la prima erogazione deve essere richiesta entro tre mesi dalla stipula del contratto, ma l’importo è compreso tra un minimo del 50% ed un massimo del 70% del finanziamento concesso. Il saldo, invece, è erogato, previa consegna alla SIMEST delle garanzie previste, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già concesso, sulla base della relazione finale dell’impresa.

Circolare n. 5/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LA SOLIDITÀ PATRIMONIALE DELLE PMI ESPORTATRICI

I finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione sono rivolti alle piccole e medie imprese con sede legale in Italia, costituite in forma di società di capitali e che abbiano realizzato, nei tre esercizi precedenti la domanda di finanziamento, un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 35% del fatturato totale.

La riforma ha ridotto da 0,80 a 0,65 il livello di solidità patrimoniale (LSP) ritenuto “adeguato” per le imprese industriali/manifatturiere (mantenendo a 1,00 quello per le imprese commerciali/di servizi), indice che è dato dal rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette.

Anche l’importo massimo del finanziamento, concesso a un tasso agevolato pari al 10% del tasso di riferimento, è stato innalzato, da 300mila a 400mila euro, tenendo conto del limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa e di quanto previsto dal Regolamento Ue sugli aiuti di importanza minore.

Sul fronte garanzie, nel caso in cui l’impresa presenti un “livello di ingresso” inferiore al “livello soglia” individuato per ciascuna categoria di imprese, per garantire il rimborso del 100% del capitale, dei relativi interessi e degli altri oneri accessori, è richiesta fideiussione bancaria, assicurativa o equivalente, conforme allo schema pubblicato sul sito Internet della SIMEST, mentre laddove il “livello di ingresso” sia uguale o superiore al “livello soglia” il Comitato Agevolazioni può valutare se richiedere o meno la garanzia e in che misura.

L’erogazione del finanziamento concesso avviene entro tre mesi dalla data di stipula del contratto.

Circolare n. 6/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

FINANZIAMENTI AGEVOLATI PER LA PARTECIPAZIONE A FIERE/MOSTRE SUI MERCATI EXTRA UE

La linea intervento sostiene la partecipazione di piccole medie imprese aventi sede legale in Italia, in forma singola o aggregata, ad una o più fiere e/o mostre nei Paesi extra europei, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati a un tasso pari al 10% del tasso di riferimento, fino a un massimo di 100mila euro e comunque entro il 10% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato e nei limiti previsti dal de minimis.

Il finanziamento copre il 100% delle spese sostenute dalla data di presentazione della domanda fino a 12 mesi dalla data stipula del contratto per l’area espositiva, la logistica, le spese promozionali e per consulenze connesse alla partecipazione all’evento.

L’importo da garantire è esclusivamente la quota di finanziamento eccedente l’importo del Margine Operativo Lordo registrato dall’impresa nell’ultimo bilancio approvato prima dell’esame della domanda di finanziamento.

L’erogazione avviene in due fasi: la prima, fino a un massimo del 70% dell’importo, deve essere richiesta entro tre mesi dalla stipula del contratto; il saldo, a condizione che le spese sostenute superino l’importo già concesso, è erogato sulla base della rendicontazione delle spese sostenute.

Circolare n. 7/2016 approvata con delibera del 18 ottobre 2016

GARANZIE

Una quota dei finanziamenti per la realizzazione di programmi di inserimento sui mercati extra Ue e per la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici può essere erogata senza garanzie, a valere sulle disponibilità del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), come previsto dalla Circolare n. 8/2016.

MODALITÀ DI EROGAZIONE AGEVOLAZIONI

L’istruttoria viene effettuata in base l’ordine cronologico di ricezione delle domande. Entro un mese dalla ricezione della comunicazione della delibera di concessione del Comitato Agevolazioni l’impresa deve far pervenire alla SIMEST la documentazione necessaria alla stipula del contratto di finanziamento, che è prevista entro due mesi dalla ricezione della comunicazione.

PRESENTAZIONE DOMANDE

Le domande di finanziamento possono essere inviata alla SIMEST attraverso il Portale www.portalesimest.it, tramite PEC o, in via residuale, con i mezzi tradizionali. La stessa procedura è prevista per gli interventi ammessi all’agevolazione della quota di finanziamento non assistita da garanzie ed erogata a valere sul Fondo crescita sostenibile.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto del 7 settembre 2016 relativo alla riforma degli strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese a valere sul Fondo rotativo 394/81.

Enjoy, it’s from Europe: contributi Ue per promozione prodotti agricoli

ENJOY-ITS-FROM-EUROPEAperti fino al 28 aprile due bandi Ue per la promozione dei prodotti agricoli europei. A disposizione oltre 100 milioni di euro. Si tratta dei primi bandi dopo l’entrata in vigore a fine 2015 del nuovo programma di informazione e promozione dei prodotti agricoli da realizzare negli Stati membri ed extra-Ue.

SCADENZE

Le domande devono essere presentate entro il 28 aprile 2016, ore 17.00 (ora locale di Bruxelles).

OBIETTIVO

Con lo slogan “Enjoy, it’s from Europe”, la nuova politica di promozione, in vigore dal 1° dicembre 2015, intende rafforzare la competitività del settore agricolo europeo, la consapevolezza dei consumatori e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Unione.
I fondi sono a disposizione per cofinanziare progetti pluriennali che promuovano i prodotti agricoli europei non solo all’interno dell’Ue ma anche sui mercati dei Paesi terzi, con percentuali di co-finanziameto differenziate.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse stanziate per i due inviti ammontano a circa 108 milioni di euro, di cui:

  • oltre 93,6 milioni di euro per Programmi semplici
  • 14,3 milioni di euro per Programmi multipli

BENEFICIARI

Possono presentare progetti:

  • Organizzazioni commerciali rappresentative del settore agricolo a livello di Stato membro o a livello europeo e gruppi di produttori e trasformatori che operano nelle indicazioni geografiche protette. Un’organizzazione è considerata rappresentativa: (i) se rappresenta almeno il 50% dei produttori, o il 50% del volume o del valore della produzione nel settore considerato, a livello di Stato membro o di Unione (percentuali più basse possono essere accettate se giustificate); (ii) se si tratta di un’organizzazione intersettoriale riconosciuta dallo Stato membro
  • Organizzazioni di produttori agricoli riconosciute dallo Stato Membro
  • Organismi con funzioni di servizio pubblico incaricati di promuovere i prodotti agricoli

TIPOLOGIA DI PRODOTTI

I programmi di promozione possono riferirsi ai seguenti prodotti:

  • tutti i prodotti elencati nell’Allegato I TFUE, ad eccezione dle tabacco;
  • birra, cioccolato e derivati, pane, pasticceria e altri prodotti da forno, bevande vegetali, pasta, sale, gomme e resine naturali, senape, granturco, cotone
  • bevande alcoliche IGP
  • vino IGP o DOP
  • prodotti ittici se associati a uno più altri prodotti

I programmi possono anche promuovere:

  • i marchi di origine europei: DOP (Denominazione d’Origine Protetta), IGP (Indicazione geografica protetta), STG (Specialità tradizionale garantita)
  • il logo europeo sul metodo di produzione biologico
  • il logo europeo sulle produzione delle regioni ultra-periferiche
  • marchi di origine rilevanti a livello nazionale

Un programma relativo a un marchio di origine può essere illustrato attraverso più prodotti. Nel mercato interno questi prodotti devono rimanere in secondo piano rispetto al messaggio europeo principale.

TIPOLOGIA DI PROGRAMMI

I bandi presentano due opzioni:

1) Programmi semplici

Devono essere realizzati da una o più organizzazioni dello stesso Stato Membro ed essere conformi ad una delle 10 priorità tematiche elencate nel programma di lavoro 2016:
Tema 1 – Rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Unione;
Tema 2 –  Mettere in evidenza le specificità dei metodi di produzione agricola nell’Unione e le caratteristiche dei prodotti agroalimentari europei
Tema 3 –  Latte e prodotti lattiero-caseari, prodotti a base di carne suina o  una combinazione dei due;
Tema 4 – Programmi destinati a uno o più dei seguenti paesi: Cina, Giappone, Corea del Sud o Taiwan;
Tema 5 – Programmi destinati a uno o più dei seguenti paesi: Stati Uniti o Canada;
Tema 6 – Programmi destinati a uno o più paesi dell’America centrale e meridionale o ai Caraibi;
Tema 7 – Programmi destinati a uno o più paesi del Sud-Est asiatico, ossia Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar/Birmania, Filippine, Singapore, Thailandia, Timor Leste e Vietnam;
Tema 8 – Programmi destinati a uno o più dei paesi dell’Africa e del Medio Oriente;
Tema 9 – Programmi di informazione e di promozione destinati ad altre zone geografiche;
Tema 10 – Latte e prodotti lattiero-caseari, prodotti a base di carne suina o una combinazione dei due destinati ad un paese terzo.

2) Programmi multipli

Devono essere realizzati da almeno due organizzazioni localizzate in almeno due diversi Stati Membri o da una o più organizzazioni europee e possono essere destinati sia al mercato interno che ai Paesi terzi.

L’obiettivo dei programmi nel mercato interno è rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità specifici dell’Unione, evidenziando le specificità dei metodi di produzione agricola dell’Ue (sicurezza alimentare, tracciabilità, autenticità, etichettatura, aspetti nutrizionali e sanitari, benessere degli animali, ecc).

I programmi nei Paesi terzi, invece, intendono potenziare la competitività e il consumo dei prodotti agroalimentari dell’Unione, valorizzandone l’immagine e aumentando la quota di mercato negli Stati extra-Ue.

I fondi per questo tipo di progetti aumenteranno negli anni a venire: da circa 50 milioni nel 2017 a circa 100 milioni fino al 2019.

ATTIVITÀ AMMISSIBILI

Sono finanziabili dal programma attività quali: gestione del progetto, realizzazione di un piano strategico di comunicazione, pubbliche relazioni, comunicazione web e su social media, pubblicità, eventi, promozione dei punti vendita.

Le attività del programma devono essere svolte in prevalenza da un soggetto incaricato dell’implementazione.

ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

Le percentuali di co-finanziamento variano da un mimo del 70% a un massimo dell’85% a seconda del programma (semplice o multiplo), del mercato (interno o esterno) e delle difficoltà nella commercializzazione incontrate dal settore agricolo.

DURATA

I programmi finanziati possono avere una durata compresa tra 1 e 3 anni.

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Le domande devono essere inviate tramite portale on-line direttamente alla Commissione europea, che le valuterà entro l’autunno 2016.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Regolamento UE 1144/2014
Programma di lavoro 2016

Scade il 28-04-2016 alle 17:00

Via al bando Adrion: 33 mln per la cooperazione adriatico-ionica

Progetti per l’area adriatico-ionica entro il 25 marzo su tre assi prioritari

interreg_ADRIONOltre 33 milioni di euro a disposizione di istituzioni pubbliche e di privati per presentare progetti per sostenere l’innovazione, per la valorizzazione dei beni naturali e culturali e per realizzare servizi integrati di trasporto e di mobilità nell’area adriatico-ionico.
Si è aperto il 1 febbraio il primo bando di Adrion, il Programma di Cooperazione Territoriale Europea di cui la Regione Emilia-Romagna è Autorità di Gestione per conto della Commissione Europea.

Istituito nel quadro dell’obbiettivo cooperazione territoriale europea, Adrion vede coinvolti quattro stati membri dell’Unione europea (Croazia, Grecia Slovenia Italia) e quattro stati non ancora membri dell’Unione Europea (Albania, Bosnia-Erzegovina,  Montenegro e Serbia. Candidati ammissibili alla presentazione di progetti sono tutti gli enti e le organizzazioni dotate di personalità giuridica, con sede in una nazione inclusa nell’area di programma. Ogni progetto deve coinvolgere almeno tre partner finanziari provenienti da tre diversi paesi della zona del programma, mentre capofila deve essere  un partner ubicato in uno Stato membro dell’Unione Europea.

Il bando

Questo primo bando è aperto a tre assi prioritari del Programma. Il primo, Regione Innovativa e intelligente ha l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di un sistema regionale dell’innovazione per l’area adriatico-ionica. Il secondo, Regione sostenibile mira a  promuovere la valorizzazione e la conservazione dei beni naturali e culturali come asset di crescita sostenibile nell’area e a rafforzare la capacità di affrontare a livello transnazionale la vulnerabilità ambientale.
Regione connessa, il terzo asse prioritario, ha lo scopo di  migliorare la capacità per i servizi integrati di trasporto e di mobilità e multimodalità.  Ogni proposta di progetto dovrà concentrarsi su un solo asse prioritario ed obiettivo specifico di programma. Gli assi del Programma ADRION sono allineati con i pilastri della strategia macroregionale Adriatico Ionica EUSAIR.

Il bando rimarrà aperto fino al 25 Marzo 2016. Le proposte di progetto devono essere presentate in lingua inglese e solo attraverso il sistema informativo web-based di monitoraggio (e-MS) che sarà disponibile sul sito www.interregadrion.eu . Allo stesso sito si possono trovare le regole generali per la presentazione dei progetti,  nella serie di documenti allegati al bando, disponibili per il download. I capofila di progetto dovranno registrarsi sul sistema di e-MS e saranno loro i responsabili della presentazione per via informatica del progetto.

La dimensione finanziaria dei progetti presentati dovrà attestarsi tra gli 800 mila euro e i 1.500.000 euro. I progetti avranno un tasso di cofinanziamento comunitario pari all’85% dei costi ammissibili. La quota di spesa del 15% non coperta dai fondi FESR o IPAII verrà garantito da fonti di cofinanziamento nazionali. La durata massima dei progetti non dovrà essere superiore a 24 mesi, a partire dalla firma del contratto di sovvenzione. I progetti saranno valutati dal Segretariato Tecnico con il supporto dei punti di contatto nazionali per la valutazione di ammissibilità dei partner, ed esperti esterni sotto il coordinamento dall’Autorità di Gestione.

Cofinanziato dall’Unione europea con il Fondo europeo di sviluppo regionale-FESR, il Programma di cooperazione Adrion ha una disponibilità finanziaria complessiva di 83,467 milioni di euro, a cui si aggiungono  15,7 milioni di fondi IPA (strumento finanziario per i Paesi in Pre-Adesione) con un tasso di cofinanziamento fino all’85% a cui, per i soggetti pubblici italiani va aggiunta la possibilità di richiedere il 15% al fondo di rotazione nazionale. In questo primo bando il programma ADRION assegnerà 33.149.023,20 milioni di euro, equivalente al 40% delle risorse totali del programma.

Fonte: Regione Emilia-Romagna

Atteso un nuovo bando per i voucher internazionalizzazione

Albero della vitaAggiornato l’elenco delle domande ammesse a valere sul primo bando “Voucher per l’internazionalizzazione“: a seguito di nuove disponibilità finanziarie il Ministero dello Sviluppo economico (MiSE) ha individuato infatti altre 169 imprese destinatarie dei voucher da 10mila euro.

Inoltre, dopo il primo avviso che si è chiuso ad ottobre 2015, il MiSE intende pubblicare un secondo bando da 9 milioni di euro destinato sia alle imprese che non hanno mai presentato domanda, sia a quelle che hanno già usufruito dello strumento.

La misura voucher per l’internazionalizzazione dispone complessivamente di 19 milioni di euro, di cui i primi 10 milioni stanziati con il bando approvato nel maggio 2015.

Il target dell’iniziativa sono PMI e reti di imprese, interessate a portare i propri prodotti e servizi in mercati esteri o a consolidare la propria presenza internazionale. Attraverso i voucher, il MiSE finanzia l’inserimento in azienda, per almeno sei mesi, di un Temporary Export Manager, un professionista specializzato in processi di internazionalizzazione.

I voucher sono concessi sulla base di una procedura a sportello nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande.

I nuovi beneficiari del primo bando hanno ora tempo fino al 10 marzo 2016 per caricare il contratto di servizio con una delle società di export management presenti nell’elenco dei fornitori messo a disposizione dal Ministero.

Sul secondo bando da 9 milioni di euro, per chi richiede l’agevolazione per la prima volta saranno previsti voucher da 10mila euro, mentre le imprese già ammesse nell’ambito del primo bando potranno chiedere contributi del valore di 8mila euro, garantendo una quota di cofinanziamento di almeno 5mila euro.

RER: Promozione dell’export per imprese non esportatrici 2016

singapore-river-255116_1920Rafforzare le capacità organizzative e manageriali delle PMI emiliano-romagnole non esportatrici abituali: questo l’obiettivo della misura, per renderle capaci di affrontare i mercati internazionali, contribuendo a diversificare i mercati di sbocco e a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale.

SCADENZE

La domanda può  essere presentata dalle ore 10.00 del 15 marzo 2016 fino alle ore 16.00 del 30 settembre 2016, con modalità di accesso a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

OBIETTIVO

Accrescere il numero delle imprese esportatrici e attraverso queste la quota di prodotti e servizi esportati. Questo obiettivo è perseguito mettendo a disposizione delle imprese risorse per progetti pluriennali in grado di produrre mutamenti strutturali nell’azienda.
Gli elementi cruciali sono la creazione delle condizioni interne per la pianificazione, l’avvio e il consolidamento di percorsi di internazionalizzazione di medio periodo.
In coerenza con la Strategia Regione di Specializzazione Intelligente (S3) adottata dalla Regione per l’attuazione delle misure del POR FESR 2014-2020, i settori ammissibili al bando sono stati selezionati fra i settori prioritari di tale Strategia.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse destinate a questo bando sono pari a euro 10.326.327,25.

BENEFICIARI

Possono partecipare al bando le imprese di micro, piccola e media dimensione non esportatrici o esportatrici non abituali, con sede o unità operativa in Regione Emilia-Romagna anche costituite in reti formali (alla data domanda ex L. 33/2009) non associate o collegate con le seguenti caratteristiche:

  • attive da almeno due anni
  • fatturato minimo di € 700.000 come desunto dall’ultimo bilancio
  • esercizio di attività industriale di produzione di beni e servizi
  • attività economica svolta ammissibile secondo ATECO 2007 indicati nell’APPENDICE 1 del bando

Sono imprese non esportatrici quelle che negli ultimi due anni non hanno svolto operazioni di vendita diretta di propri prodotti o servizi all’estero; sono imprese esportatrici non abituali quelle che negli ultimi due anni hanno svolto operazioni di vendita diretta di propri prodotti o servizi all’estero per meno del 10% del proprio fatturato complessivo ovvero che non hanno esportato in uno degli ultimi due anni di attività.

INTERVENTI AMMISSIBILI

Il bando supporta progetti finalizzati a realizzare un percorso strutturato, nell’arco di massimo due annualità, costruito a partire da un piano export dettagliato (già redatto o da realizzare entro i primi sei mesi dalla data di approvazione della domanda), su un massimo di due paesi esteri scelti dall’impresa.
I progetti devono prevedere le seguenti attività:
1. Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni finalizzati a:
– Valutare e sviluppare le capacità e potenzialità dell’impresa per affrontare un percorso di internazionalizzazione, anche predisponendo un piano export;
– Valutare la fattibilità di azioni di internazionalizzazione su determinati mercati, inclusi gli studi di settore (purché strettamente mirati alla produzione dell’impresa richiedente);
– Contribuire alla realizzazione di un percorso di internazionalizzazione, e a rafforzare l’organizzazione dell’impresa;
– Ricercare potenziali clienti o distributori in particolare sui mercati esteri e assistere l’impresa nella realizzazione di incontri d’affari;
– Sviluppare un sito internet aziendale in lingua estera e alla sua pubblicizzazione tramite internet.

2. Temporary export manager (TEM): servizi prestati da consulenti (non dipendenti dall’impresa o non prestati da soci della medesima impresa o da società ad essa collegate o associate; sono ammesse anche le collaborazioni a progetto) finalizzati a pianificare o successivamente gestire il percorso di internazionalizzazione oggetto del progetto presentato dall’impresa al presente bando e a favorire l’accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa nel settore dell’internazionalizzazione;

3. Certificazioni per l’export: consulenze esterne finalizzate a ottenere le certificazioni di prodotto o aziendali necessarie all’esportazione sui mercati internazionali indicati dal progetto o individuati nel corso del suo svolgimento;

4. Partecipazione a fiere internazionali: come espositori in un massimo di 2 fiere di qualifica internazionale o nazionale svolte all’estero.

DURATA

I costi devono riferirsi ad attività avviate dopo la data di concessione del contributo (data di inizio del progetto) e i progetti dovranno essere conclusi entro 18 mesi dalla data di concessione del contributo.

PORTATA DEL PROGETTO E INTENSITÀ DI AIUTO

Il costo del progetto dovrà essere di minimo 50.000 Euro.
Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e non potrà comunque superare il valore di Euro 100.000.
Per le reti di impresa il contributo massimo concedibile è di Euro 100.000 per ogni impresa della Rete, fino a un massimo di Euro 400.000,00 per progetto.
Il contributo massimo viene aumentato a Euro 110.000,00, in fase di concessione, a condizione che l’impresa beneficiaria si impegni ad aumentare l’occupazione complessiva in un numero minimo proporzionale al numero di occupati a T.I. nell’impresa alla data di presentazione della domanda.

MODALITÀ DI SELEZIONE DEI PROGETTI

La procedura di selezione dei progetti proposti sarà a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili. I progetti che avranno superato la fase di verifica dell’ammissibilità saranno valutati entro 60 giorni dalla presentazione della domanda sotto il profilo della qualità tecnica del progetto, considerando come priorità addizionali ai fini della graduatoria:
– rilevanza della componente femminile e giovanile in termini di partecipazione societaria e/o finanziaria
– possesso del rating di legalità
– ricaduta aggiuntiva in termini di occupazione

RIFERIMENTI NORMATIVI

D.G.R. n. 18 del 8 gennaio 2016 – POR FESR 2014-2020 – ASSE 3 “COMPETITIVITÀ ED ATTRATTIVITÀ DEL SISTEMA PRODUTTIVO”, AZIONE. 3.4.1. APPROVAZIONE “BANDO PER PROGETTI DI PROMOZIONE DELL’EXPORT PER IMPRESE NON ESPORTATRICI – 2016”

Delibera n.1027 del 4 luglio 2016 – Aggiunta, ai settori ammessi a contributo, di alcune divisioni della sezione ATECO: G – commercio all’ingrosso e al dettaglio; L- attività immobiliari; N-noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporti alle imprese; R- attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento.

RER: al via i bandi Internazionalizzazione, Start up e Attrattività

POR_FESR_Emilia_romagnaDalla Regione Emilia-Romagna tre bandi per sostenere nel 2016 Internazionalizzazione, Start up e attrattività.

Il bando sull’internazionalizzazione (10 milioni di euro) è finalizzato a sostenere i processi di internazionalizzazione di piccole e medie imprese che non hanno mai affrontato, o solo saltuariamente, i mercati esteri.

Il bando apre il 15 marzo 2016 e resterà aperto per tutto l’anno. Saranno sostenuti progetti dal valore minimo di 50 mila euro con un contributo pari al 50% del costo, fino a un massimo di 100 mila euro per le imprese singole e fino a 400 mila euro per le reti d’impresa. Sono ammesse a partecipare al bando le imprese con un milione di euro di fatturato. Il bando è comunicato e pubblicizzato tramite il sito web http://www.investinemiliaromagna.eu in italiano e inglese e con contenuti tradotti in 11 lingue.
Sono ancora aperti altri 3 bandi, sempre per l’Internazionalizzazione, per 8,3 milioni di euro.

Alle start up innovative il Por Fesr destina in questo primo bando 6 milioni di euro sia per supportare la nascita di nuove imprese a elevato contenuto di conoscenza che per progetti di espansione di quelle già esistenti. Il bando aprirà il 1° marzo fino al 30 settembre. Potranno presentare domanda le start up tecnologiche per sviluppare i risultati di attività di ricerca, le start up digitali dell’industria creativa, del wellness e dell’innovazione sociale e dei servizi ad alta intensità di conoscenza. Si continuerà poi a investire su fablabs, incubatori e hubs a servizio della creazione di impresa, dell’innovazione e delle piccole imprese, con una dotazione nel bilancio 2016 di 3,2milioni di euro.

Le opportunità offerte dai bandi del Por si integrano con altre azioni e altri fondi tra cui il bando per la promozione degli investimenti (legge regionale 14/2014) che con una dotazione di 25 milioni di euro mira a sostenere progetti di ricerca e sviluppo che comportino un incremento dell’occupazione, così come le riconversioni e le ristrutturazioni industriali con una rilevanza energetico-ambientale, sempre accompagnata dall’aumento del livello occupazionale.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

RER: Contributi alla partecipazione fieristica – Annualità 2015

fieraLa Regione Emilia-Romagna, promuove l’internazionalizzazione delle PMI agevolando con contributi a fondo perduto la loro partecipazione a eventi e fiere internazionali all’estero nel corso del 2016.

SCADENZA

Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 14 dicembre 2015 ed entro e non oltre le ore 12.00 del 25 Febbraio 2016 (salvo esaurimento fondi, poiché il contributo sarà concesso secondo un meccanismo a sportello).

OBIETTIVO

L’obiettivo del bando è  promuovere i processi di internazionalizzazione delle imprese regionali con il sostegno a iniziative di partecipazione a fiere ed eventi internazionali, prioritariamente in forma aggregata.

BENEFICIARI

Piccole e medie imprese (PMI) attive da almeno due anni con sede legale in Emilia-Romagna:

  • singole
  • associate in associazione temporanea di impresa (già costituita o ancora da costituire entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissibilità ai benefici del bando) composta da un minimo di 3 imprese tra loro assolutamente indipendenti (non associate o collegate)
  • in possesso di codice Ateco 2007 Sezioni C, D, E, F, H, J (solo da 58 a 63), M (solo da 69 a 75)

TIPOLOGIA DI INTERVENTI AMMISSIBILI

Le domande devono prevedere la partecipazione diretta come espositori o organizzatori ad un minimo di 3 eventi di promozione da svolgersi nel corso del 2016 esclusivamente all’estero, di cui almeno una fiera con qualifica internazionale. E’ possibile anche partecipare anche a più edizioni della medesima fiera, da tenersi in differenti periodi dell’anno.
Per evento internazionale, diverso dalle manifestazioni fieristiche, si intende una delle seguenti manifestazioni o attività da tenersi comunque all’estero: B2B, visite aziendali, forum, degustazioni, sfilate, esposizioni in show room, manifestazioni analoghe organizzate dal richiedente o alle quali il richiedente aderisce.

SPESE AMMISSIBILI

Spese ammissibili sia in caso di partecipazione di impresa individuale che di A.T.I.

1.Partecipazione ad eventi all’estero, comprendente:
a) il costo dell’area espositiva e del suo allestimento; si precisa che in caso di partecipazione fieristica di A.T.I. la partecipazione dovrà essere realizzata tramite stand in forma aggregata. Solo se il regolamento di partecipazione della fiera prescelta non consente la partecipazione in un unico stand a imprese diverse della medesima aggregazione, tale motivazione andrà specificata puntualmente e documentata in sede di rendicontazione e la partecipazione delle imprese in stand diversi dovrà comunque garantire un’adeguata comunicazione della partecipazione delle imprese come aggregazione;
b) il trasporto dei materiali e dei prodotti, compresa l’assicurazione ed esclusi gli oneri doganali;
c) il costo di hostess e interpreti;
d) il costo di consulenze esterne finalizzate esclusivamente alla partecipazione fieristica o alla organizzazione e realizzazione di eventi, nel limite massimo del 10% della somma delle precedenti voci di spesa ammesse a), b), c); si precisa che, in caso di A.T.I, il consulente dovrà svolgere la prestazione per tutte le imprese associate;

2. Spese per consulenze finalizzate alla registrazione e alla protezione del marchio nei mercati in cui si svolgono le fiere o gli eventi promozionali oggetto di contributo;

3. Spese per consulenze finalizzate all’ottenimento delle certificazioni per l’esportazione nei mercati in cui si svolgono le fiere o gli eventi promozionali oggetto di contributo;

Spese ammissibili esclusivamente in caso di partecipazione in A.T.I.:

4. il costo per la produzione di materiali promozionali comuni, ad esclusione della manualistica tecnica, nel limite massimo di euro 10.000;

5. spese di coordinamento nell’importo forfettario massimo del 15% della somma delle altre spese ammesse;

DURATA

Le fatture non dovranno riferirsi a prestazioni, forniture o acquisti iniziati/effettuati prima del 01/01/2016. Le fatture di spesa dovranno essere integralmente quietanzate entro il 31/12/2016.

TIPOLOGIA E IMPORTO CONTRIBUTO

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto così calcolato:

  • Singole PMI: spesa ammissibile massima di 100mila euro; contributo pari al 30% della spesa ammissibile
  • ATI di PMI:  spesa ammissibile massima di 200mila euro; contributo pari al 45% della spesa ammissibile.

Saranno esclusi i progetti con spesa ritenuta ammissibile dalla Regione inferiore a € 20.000,00 per le singole imprese e a 100.000 per le Ati.

RIFERIMENTI NORMATIVI

“Bricst+” Programma strategico unitario dell’Emilia-Romagna per il periodo 2013-2015 – Attività 4.2 – Programma regionale attività produttive 2012-2015  – Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese – Bando Annualità 2015

Scade il 25-02-2016 alle 17:00

Finanziamenti per internazionalizzazione dal Fondo Crescita Sostenibile

shipping-containers-1096829_1920Sostenere interventi per l’inserimento delle imprese italiane nei mercati extra Ue e per la solidità patrimoniale delle PMI esportatrici. Questi gli obiettivi del decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 7 ottobre 2015, pubblicato il 1° dicembre in Gazzetta ufficiale e finanziato dal Fondo Crescita Sostenibile (FCS).

In particolare, gli 80 milioni di euro a valere sul FCS, si legge nel decreto ministeriale, saranno impiegati per sostenere:

  • programmi di inserimento nei mercati extra Ue, realizzati in un solo Paese di destinazione attraverso l’apertura di una struttura, non configurabile come rete di distribuzione all’estero, che agevoli il lancio e la diffusione di beni e servizi prodotti in Italia, oppure distribuiti con marchio di imprese italiane;
  • interventi per il miglioramento e la salvaguardia della solidità patrimoniale delle imprese esportatrici di piccole e medie dimensioni, al fine di accrescerne la competitività sui mercati esteri.

Si tratta di due delle linee intervento previste dalla riforma del Fondo rotativo n. 394-1981 approvata con il decreto MISE del 21 dicembre 2012.

Le agevolazioni verranno concesse nella forma del finanziamento agevolato dalla Società italiana per le imprese all’estero SIMEST S.p.a., che opera in qualità di gestore dell’intervento.

In linea generale, nel caso dei finanziamenti per i programmi di inserimento l’intensità dell’agevolazione non potrà superare la soglia dell’85% delle spese ammissibili, mentre per gli interventi a favore della solidità patrimoniale delle PMI esportatrici il finanziamento è concesso nel limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa richiedente e fino all’importo massimo di 300mila euro.

In ogni caso, la percentuale di ogni singolo finanziamento da imputare alle risorse stanziate verrà stabilita con delibera del Comitato Agevolazioni previsto dal decreto MISE del 21 dicembre 2012, il quale determinerà anche la quota da destinare a ciascuna delle due linee di intervento attivate per promuovere il Made in Italy sui mercati esteri.