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MiSE: Accordi per l’innovazione

Concessione ed erogazione di agevolazioni in favore di progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito di accordi con le Regioni interessate, denominati “Accordi per l’innovazione”.

SCADENZE

La disciplina sugli Accordi per l’innovazione di cui al decreto ministeriale 24 maggio 2017 e al decreto direttoriale 25 ottobre 2017 è applicata alle proposte progettuali presentate dal 31 ottobre 2017, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto direttoriale.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La misura è stata rifinanziata con 206,6 milioni di euro.

BENEFICIARI

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il consorzio.

TIPOLOGIA PROGETTI

Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
  • Nanotecnologie
  • Materiali avanzati
  • Biotecnologie
  • Fabbricazione e trasformazione avanzate
  • Spazio
  • Tecnologie volte a realizzare i seguenti obiettivi della priorità “Sfide per la società” prevista dal Programma Orizzonte 2020

PORTATA E DURATA

I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro e non superiori a 40 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della proposta progettuale al Ministero dello sviluppo economico.

FORMA DELL’AGEVOLAZIONE

Le agevolazioni consistono in:

  • un contributo diretto alla spesa per una percentuale minima pari al 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).
  • un finanziamento agevolato, nel caso in cui sia previsto dall’Accordo, nel limite del 20% dei costi e delle spese ammissibili (a cui si può aggiungere una quota variabile definita in relazione alle risorse finanziarie regionali disponibili).

PROCEDURA NEGOZIALE

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal DM 24 maggio 2017 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico e le Regioni e le province autonome interessate e/o il soggetto proponente.

Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico una proposta progettuale contenente almeno i seguenti elementi:

  • la denominazione e la dimensione di ciascun soggetto proponente, nonché una descrizione del profilo aziendale, con particolare riferimento alla struttura tecnico-organizzativa e alla presenza in ambito nazionale e internazionale
  • il piano strategico industriale aggiornato
  • la descrizione di ciascun progetto, con indicazione dei relativi obiettivi, delle date di inizio e fine, delle unità produttive coinvolte  e  dei costi previsti
  • la tipologia e l’importo dell’aiuto richiesto per la realizzazione di ciascun progetto

Il Ministero dello sviluppo economico, ricevuta la proposta progettuale, provvede ad avviare la fase di interlocuzione con le regioni e le province autonome e a valutare la validità strategica dell’iniziativa proposta analizzando i seguenti elementi:

  • rilevanza dell’iniziativa sotto il profilo degli sviluppi tecnologici e del grado di innovatività dei risultati attesi
  • interesse industriale alla realizzazione dell’iniziativa in termini di capacità di favorire l’innovazione di specifici settori o comparti economici
  • effetti diretti e indiretti sul livello occupazionale del settore produttivo e/o del territorio di riferimento
  • valenza nazionale degli interventi sotto il profilo delle ricadute multiregionali dell’iniziativa
  • eventuale capacità di attrarre investimenti esteri, anche tramite il consolidamento e l’espansione di imprese estere già presenti nel territorio nazionale
  • capacità di rafforzare la presenza di prodotti italiani in segmenti di mercato caratterizzati da una forte competizione internazionale

Nel caso in cui le valutazioni si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione. Successivamente alla stipula dell’accordo, le imprese non maturano alcun diritto alle agevolazioni che sono, comunque, subordinate alla presentazione dei progetti esecutivi ed alla successiva valutazione da parte del Soggetto gestore.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Scade il 31-12-2018 alle 17:00

MIUR: Bando ricerca industriale in partenariati pubblici-privati

Il MIUR mette a disposizione quasi 500 milioni di euro per stimolare un ecosistema favorevole allo sviluppo “bottom up” di progetti rilevanti attraverso forme di Partenariato pubblico-privato nelle Regioni del Mezzogiorno, che integrino, colleghino e valorizzino le conoscenze in materia di ricerca e innovazione.

SCADENZE

Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 12 del 27 luglio 2017 e fino alle ore 12 del 9 novembre 2017.

OGGETTO DELL’INTERVENTO

Il MIUR eroga agevolazioni in favore di progetti di Ricerca Industriale e non preponderante Sviluppo Sperimentale.
La misura si riferisce all’Azione II del PON “Ricerca e Innovazione” 2014 – 2020, realizzando l’intervento nelle 12 Aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 e coerenti con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente.

RISORSE

Le risorse a disposizione per la concessione delle agevolazioni ammontano complessivamente a 472.415.504 euro con l’assegnazione di:

  • 393 milioni di euro alle Regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione)
  • 104 milioni alle Regioni del Centro-Nord, sempre per attività che abbiano ricadute  a vantaggio delle Regioni del Mezzogiorno

Le Aree di specializzazione individuate come prioritarie dal PNR, che ricevono quasi 60 milioni di euro ciascuna, sono:

  • Agrifood: 59.051.938 euro
  • Blue Growth: 59.051.938 euro
  • Fabbrica Intelligente: 59.051.938 euro
  • Salute: 59.051.938 euro

BENEFICIARI

I soggetti ammissibili a presentare domande di partecipazione sono:
a) le Imprese (PMI e Grandi Imprese), partecipanti in forma singola o associata;
b) le Università;
c) gli Enti pubblici di ricerca di cui all’articolo 1 del Decreto Legislativo n. 25 novembre 2016, n. 218;
d) altri Organismi di ricerca pubblici e privati, in possesso dei requisiti di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014;
e) le Amministrazioni Pubbliche;
f) ogni altro soggetto, in possesso dei requisiti previsti dal presente Avviso, ai sensi dell’articolo 5 comma 1 del D.M. 593/2016.

La domanda di partecipazione deve essere presentata nella forma del Partenariato pubblico-privato, che deve essere costituito da almeno un soggetto di diritto pubblico e da almeno un soggetto di diritto privato.

Il Partenariato pubblico-privato deve altresì prevedere la partecipazione di almeno una PMI e di un soggetto lettere b) e c).

Le imprese e gli Organismi di Ricerca devono risultare regolarmente costituiti entro e non oltre il 1° luglio 2016.

Ciascun Soggetto Proponente può partecipare a un numero massimo di due Partenariati pubblico-privati per ognuna delle 12 Aree di specializzazione.

I Soggetti Proponenti individuano tra di loro, mediante procura speciale notarile, un Soggetto Capofila.

PORTATA DEI PROGETTI

Ciascun Progetto deve prevedere un totale di costi complessivi ammissibili compresi tra un minimo di 3 milioni di euro e un massimo di 10 milioni di euro.

L’ammontare totale dei costi ammissibili di Ricerca Industriale deve prevalere sull’ammontare totale dei costi ammissibili di Sviluppo Sperimentale.

Una quota non inferiore al 20% dell’ammontare totale dei costi deve essere sostenuta direttamente da Università e/o Enti Pubblici di Ricerca di cui al D.M. 593/2016.

RIPARTIZIONE TERRITORIALE DEL BUDGET DI SPESA

Le attività progettuali, dal punto di vista territoriale, dovranno essere svolte:

  • per minimo l’80% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda – nell’ambito di una o più  unità operative ubicate nelle Regioni meno sviluppate e/o nelle Regioni in transizione.
  • per massimo il 20% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda – nell’ambito di attività realizzate anche nelle Regioni del Centro – Nord.

La parte del Progetto realizzata nelle Regioni del Centro – Nord deve essere strettamente necessaria al raggiungimento degli obiettivi del Progetto stesso e deve prevedere ricadute positive sul territorio del Mezzogiorno, in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese.
La parte del Progetto realizzata nelle Regioni del Centro – Nord deve, inoltre, presentare effetti indotti sulla valorizzazione dei risultati della ricerca e sulla diffusione dell’innovazione a vantaggio delle Regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la definizione di percorsi di trasferimento tecnologico e/o di conoscenze.

FORMA E INTENSITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

I Progetti sono ammessi all’agevolazione nella forma del contributo alla spesa, nel rispetto delle seguenti intensità di aiuto:
a) Ricerca Industriale: nel limite massimo del 50% dei costi considerati ammissibili;
b) Sviluppo Sperimentale:
i) nei limiti del 25% incrementabile sino ad un massimo del 50% per le PMI e del 40% per le Grandi Imprese;
ii) in misura pari al 50% per tutti gli altri soggetti ammissibili.

SPESE AMMISSIBILI

Sono considerati costi ammissibili:
a) le spese di personale, riferibili a professori universitari, ricercatori, tecnologi, tecnici ed altro personale adibito all’attività di ricerca, che risulti, in rapporto col Soggetto Beneficiario, dipendente a tempo indeterminato o determinato secondo la legislazione vigente, o titolare di borsa di dottorato, o di assegno di ricerca, o di borsa di studio. Tali spese sono calcolate tenendo conto del limite massimo dell’impegno temporale relativo all’attività di ricerca, come convenzionalmente stabilito dalla normativa vigente in materia.

b) i costi degli strumenti e delle attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il Progetto.

c) i costi dei fabbricati costituiscono una spesa ammissibile, purché siano direttamente connessi alle attività di Progetto.

d) i costi dei terreni rappresentano una spesa ammissibile a condizione che vi sia un nesso diretto tra l’acquisto del terreno e i risultati previsti dal Progetto;

e) i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da terzi alle normali condizioni di mercato nonché i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca, nel limite della quota massima del 20% (venti per cento) delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e);

f) le spese generali supplementari imputate con calcolo pro-rata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle spese del personale dell’impresa e, comunque, entro il limite massimo del 20% delle spese per il personale di cui alla precedente lettera a);

g) gli altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, entro il limite massimo del 20% Delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e).

DURATA

Ciascun Progetto deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
La durata massima del Progetto non deve superare i 30 mesi, prorogabile una sola volta e per un massimo di ulteriori 6 mesi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei progetti è affidata, per ciascuna Area di specializzazione, a un panel di esperti formato da un numero minimo di tre a un massimo di cinque componenti, nominati dal MIUR e individuati dal Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca.

I criteri di valutazione comprendono:

  • capacità tecnico-organizzativa dei soggetti proponenti (capacità di realizzazione del progetto con risorse umane, tecniche e organizzative interne; ampiezza e qualità del partenariato pubblico-privato);
  • qualità della proposta progettuale (fattibilità tecnico-economica; innovatività, originalità e utilità dei risultati perseguiti; coerenza con le agende strategiche nazionali ed europee dell’Area di specializzazione);
  • impatto del progetto in termini di risultati attesi, anche in riferimento alle ricadute sul territorio del Mezzogiorno generate dalle attività svolte nelle Regioni del Centro-Nord (impatto occupazionale; valorizzazione dei risultati della ricerca).

VALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

La valutazione sulla solidità e l’affidabilità economico-finanziaria è effettuata verificando il rispetto dei valori minimi dei parametri di seguito specificati:

a) solidità economico-finanziaria, da valutare in termini di rispetto di entrambi i seguenti indicatori:

i) CFI > 0,7:
intendendosi per:
CFI: Copertura Finanziaria Delle Immobilizzazioni calcolata come media degli ultimi due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, dei rapporti tra la somma del Capitale Netto, come definito dall’articolo 2424 del codice civile (voce A del Passivo) – al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, delle azioni proprie e dei crediti verso soci per prelevamenti a titolo di anticipo sugli utili – e dei debiti a medio-lungo termine (somma degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo della voce D del Passivo) sul totale delle immobilizzazioni (voce B dell’Attivo).

ii) congruenza tra Capitale Netto e Debiti e Costo Progetto, ovvero CN + Debiti M/L > CP/2
intendendosi per:
CN: il Capitale Netto, come definito dall’articolo 2424 del codice civile, al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, delle azioni proprie e dei crediti verso soci per prelevamenti a titolo di anticipo sugli utili, quale risultante dall’ultimo bilancio approvato;
Debiti M/L: somma dei debiti a medio-lungo termine;
CP: costo complessivo del Progetto indicato in domanda dallo stesso soggetto richiedente;

b) gestione in attivo: gli ultimi due (2) bilanci approvati alla data di presentazione della domanda non devono essere stati chiusi in perdita.

LE AREE DI SPECIALIZZAZIONE

Le n. 12 Aree di specializzazione sono:
Aerospazio – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche destinate ai settori aeronautico e spaziale con particolare riferimento all’uso di tecnologie nei campi della riduzione dell’impatto ambientale, dell’avionica avanzata, dei sistemi di gestione del traffico aereo, della robotica spaziale, degli UAV a uso civile e degli ULM, dei sistemi per l’osservazione della terra, dei lanciatori, dei sistemi a propulsione elettrica e dei veicoli di rientro.

Agrifood – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche per la produzione, la conservazione, la tracciabilità, la sicurezza e la qualità dei cibi. Comprende una varietà di comparti riconducibili all’agricoltura e alle attività̀ connesse, alle foreste e all’industria del legno, all’industria della trasformazione alimentare e delle bevande, all’industria meccano-alimentare e all’agricoltura di precisione, al packaging e ai materiali per il confezionamento, alla nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali.

Blue Growth – 59.051.938 euro
Il perimetro dell’Area comprende la produzione e impiego di materiali innovativi ed ecocompatibili nei settori dell’industria delle estrazioni marine, della filiera della cantieristica e delle attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale. L’area include anche le attività collegate ai settori energia blu, acquacoltura, risorse minerali marine, biotecnologie blu, nonché le azioni inerenti alla sperimentazione di sistemi di controllo e monitoraggio e di sicurezza della navigazione.

Chimica verde – 29.525.969 euro
L’Area si riferisce alle innovazioni di prodotto e di processo relative alle bioraffinerie, alla produzione e all’utilizzo di prodotti biobased, biomateriali e combustibili nuovi o innovativi da biomasse forestali o agricole dedicate e da sottoprodotti e scarti della loro produzione, nonché da sottoprodotti e scarti della produzione e lavorazione della filiera animale.

Cultural Heritage – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento a un set ampio di domini di conoscenza, riconducibili ad ambiti industriali differenti: i sistemi, le tecnologie e le applicazioni per il turismo, le tecnologie e le applicazioni per la conservazione, accesso, gestione, sicurezza, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico. Tali sistemi, tecnologie e applicazioni devono favorire lo sviluppo di un approccio sistemico in grado di innovare, specializzare e qualificare l’offerta turistica attraverso l’attivazione delle reti territoriali (locali e nazionali) e un posizionamento competitivo delle destinazioni turistiche orientato secondo logiche di profilazione delle esigenze e di personalizzazione dell’esperienza dell’utente in chiave inclusiva e partecipata.

Design, creatività e Made in Italy – 29.525.969 euro
L’Area si focalizza sugli ambiti collegati a una immagine distintiva del prodotto realizzato in Italia, caratterizzati dall’adozione di nuove tecnologie di processo e di prodotto e da attività di design evoluto, artigianato digitale e industrie culturali e creative (produzioni audio-video, gaming, editoria digitale). I principali comparti sono riconducibili al sistema della moda (tessile e abbigliamento, cuoio e calzature, conciario, occhialeria), al sistema legno-mobile-arredo-casa, al settore orafo e alla meccanica.

Energia – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento a componenti, tecnologie e sistemi innovativi per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione, in una logica di gestione efficiente, di energie sostenibili e a basso contenuto di CO2 nonché di efficientamento energetico e della loro integrazione con fonti tradizionali e distribuite secondo i principi di energy saving e energy reduction; alla produzione, stoccaggio e gestione distribuita di energia elettrica e termica secondo il concetto di smart grids; a sistemi e tecnologie per il water e il waste treatment.

Fabbrica Intelligente – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche destinate a ottimizzare i processi produttivi, supportare i processi di automazione industriale, favorire la collaborazione produttiva tra imprese attraverso tecniche avanzate di pianificazione distribuita, di gestione integrata della logistica in rete, di interoperabilità dei sistemi informativi nonché a tecnologie di produzione di prodotti realizzati con nuovi materiali, alla meccatronica, alla robotica, all’utilizzo di tecnologie ICT avanzate per la virtualizzazione dei processi di trasformazione e a sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. I principali sotto ambiti inclusi nell’Area sono: processi di produzione avanzati; meccatronica per il manifatturiero avanzato; metodi e strumenti di modellazione, simulazione e supporto; ICT per il manufacturing; strategie e management per il manifatturiero; tecnologie per un manifatturiero sostenibile; tecnologie e metodi per la fabbrica delle persone; sistemi produttivi evolutivi e adattativi per la produzione personalizzata; sistemi elettronici “embedded”, reti di sensori intelligenti, internet of things.

Mobilità sostenibile – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento ai settori industriali dei trasporti stradali, ferro-tranviari e marittimi, della logistica distributiva e alle relative filiere produttive. Dovrà mirare a promuovere lo sviluppo di tecnologie, mezzi e sistemi per la mobilità sostenibile e accessibile, intelligente e interconnessa, terrestre e per le vie d’acqua, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. Include i domini tecnologici riferibili alla progettazione, produzione e gestione di sistemi di propulsione (powertrain); materiali e componentistica per i veicoli e i sistemi di trasporto; la sensoristica, la logistica e le applicazioni ICT specifiche per gli Intelligent Transport Systems (ITS), anche in ambito urbano; tecnologie e sistemi per la decarbonizzazione, l’efficientamento energetico, la sostenibilità ambientale; tecnologie e sistemi per la sicurezza dei mezzi, delle infrastrutture e degli utenti; tecnologie, sistemi per lo sviluppo di modelli di economia circolare, nei settori della mobilità terrestre e marina.

Salute – 59.051.938 euro
Il perimetro dell’Area fa riferimento all’applicazione di tecnologie chiave in ambiti differenziati: settore farmaceutico, biotecnologico, biomedicale, servizi sanitari, e-health, bioinformatica e i sotto segmenti in cui essi sono articolati. Le azioni dovranno in particolare riguardare la cura della salute umana secondo approcci innovativi di medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata; lo sviluppo di nuovi farmaci, medical devices e terapie assistive, anche a costi contenuti; la realizzazione di metodi diagnostici avanzati e innovativi per malattie particolarmente critiche, in un’ottica di miglioramento e allungamento della vita attiva delle persone.

Smart, Secure and Inclusive Communities – 29.525.969 euro

L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche applicative per la realizzazione di modelli innovativi integrati nella gestione di aree urbane e metropolitane, del rapporto tra pubbliche amministrazioni e cittadini e di partecipazione sociale, della sicurezza e monitoraggio del territorio e delle infrastrutture critiche, della prevenzione di eventi critici o di rischio, della sicurezza informatica dei dati e del loro utilizzo, della mobilità intelligente di merci e persone.

Tecnologie per gli Ambienti di Vita – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento allo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate per la realizzazione di prodotti e servizi che, secondo uno schema di “Home & Building Automation”, “Ambient Assisted Living” e “Ambient Intelligence”, permettano di ridisegnare gli ambienti di vita secondo un approccio smart così da garantire e favorire l’inclusione, la sicurezza, la salute, l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare, l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Avviso MIUR n.1735 del 13/07/2017 – Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020

Scade il 9-11-2017 alle 12:00

FVG: Progetti di ricerca e sviluppo in forma collaborativa

 

Contributi a fondo perduto alle imprese della regione Friuli-Venezia Giulia per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale a valere sul Bando 2017 POR FESR 2014-2020 Attività 1.3.a – Incentivi alle imprese per attività collaborativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale – aree di specializzazione agroalimentare e filiere produttive strategiche.

SCADENZE

I termini per la presentazione delle domande si aprono alle ore 10 del 18 settembre 2017 e si chiudono alle ore 12 del 19 ottobre 2017.

Può essere presentata una sola domanda di contributo per un unico progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale. La presentazione su questo bando è alternativa alla presentazione sui bandi 2017 dell’Attività 1.3.b “Progetti di ricerca e sviluppo da realizzare attraverso partenariati pubblico privati”.
I contributi sono concessi con procedimento valutativo a graduatoria.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria del bando è pari ad euro 13.070.145,64.

BENEFICIARI

I finanziamenti sono destinati alle imprese che operano, in alternativa:
a) nelle aree di specializzazione della Strategia per la specializzazione intelligente (S3): Agroalimentare e Filiere produttive strategiche (Metalmeccanica e Sistema casa) individuate dai codici Istat Ateco 2007 precisate nel bando;
b) nei settori industriale o terziario individuati dai codici Istat Ateco 2007 delle sezioni B, C, D, E, F, G, H, I, J, M, N, Q, S, e che realizzano un progetto di R&S in collaborazione (progetto congiunto) con le imprese che operano nelle aree di cui alla lettera a).

PROGETTI AMMISSIBILI

Sono finanziabili progetti di R&S coerenti con le aree Agroalimentare e Filiere produttive strategiche (Metalmeccanica e Sistema casa) ed attinenti alle relative traiettorie di sviluppo della Strategia per la specializzazione intelligente (S3).
I progetti devono essere realizzati in forma collaborativa secondo almeno una delle seguenti modalità:
a) collaborazione effettiva tra imprese indipendenti (come definite nel bando), di cui almeno una PMI e nessuna sostiene singolarmente oltre il 70% e meno del 10% della spesa complessiva (=“ progetto congiunto”) ;
b) collaborazione con enti di ricerca che partecipano al progetto in virtù di un contratto di ricerca;
c) collaborazione con altri soggetti indipendenti dall’impresa, che partecipano al progetto in forma di consulenze di R&S, il cui valore sia almeno pari al 15% della spesa complessiva.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente connesse al progetto di R&S, quali personale e manodopera, strumenti e attrezzature, consulenze di enti di ricerca e altri soggetti qualificati esterni all’impresa, prestazioni e servizi (test, servizi propedeutici alla brevettazione, divulgazione dei risultati, certificazione della spesa, ecc.), realizzazione prototipi, beni immateriali (brevetti e know-how utilizzati per il progetto), materiali, spese generali.

I prototipi realizzati devono rimanere di proprietà del beneficiario ed essere conservati sul territorio regionale fino all’adozione dell’atto di approvazione della rendicontazione.
Le attività d’impresa oggetto di finanziamento non devono cessare o essere rilocalizzate al di fuori del territorio regionale per 3 anni per le PMI e 5 anni per le grandi imprese, decorrenti dalla data di conclusione dei progetti finanziati.

PORTATA DEL PROGETTO

Il limite minimo di spesa ammissibile per progetto per ciascuna impresa è pari ad euro 30.000 per le piccole imprese, euro 150.000 per le medie imprese ed euro 300.000 per le grandi imprese.

Il limite massimo di contributo concedibile a ciascuna impresa è di 2 mln di euro.

INTENSITÀ DEGLI INCENTIVI

Le intensità di contributo sono applicabili in funzione della tipologia di attività, della dimensione delle imprese e dell’eventuale pluralità di partner:
– micro e piccola impresa
Ricerca 65% Sviluppo 40% per progetti singoli
Ricerca 75% Sviluppo 55% per progetti congiunti
– media impresa
Ricerca 55% Sviluppo 30% per progetti singoli
Ricerca 70% Sviluppo 45% per progetti congiunti
– grande impresa
Ricerca 45% Sviluppo 20% per progetti singoli
Ricerca 60% Sviluppo 35% per progetti congiunti

DURATA

I progetti possono avere una durata massima di 21 mesi, progabile di 3 mesi e, in via eccezionale e alle condizioni previste dal bando, di ulteriori 3 mesi, e devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda, non oltre 60 giorni dalla comunicazione di approvazione della graduatoria e ammissione a finanziamento.

CERTIFICAZIONE DELLE SPESE RENDICONTATE

Prima di essere presentata, la rendicontazione della spesa sostenuta per la realizzazione del progetto deve essere certificata da un soggetto scelto dal beneficiario tra i revisori legali iscritti all’elenco dei certificatori istituito presso la Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione della Regione Friuli. La spesa sostenuta per la certificazione è ammissibile a contributo.

RIFERIMENTI NORMATIVI

POR FESR 2014-2020 Attività 1.3.a “Incentivi alle imprese per attività collaborativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale – aree di specializzazione agroalimentare e filiere produttive strategiche – BANDO 2017

Scade il 19-10-2017 alle 17:00

FVG: Progetti di innovazione di processo e dell’organizzazione

Contributi a fondo perduto alle imprese per la realizzazione di progetti di innovazione di processo e dell’organizzazione a valere sul Bando 2017 POR FESR 2014-2020 Attività 1.2.a (Linea d intervento 1.2.a.1) – aree di specializzazione agroalimentare, filiere produttive strategiche, tecnologie marittime e smart health.

SCADENZE

I termini per la presentazione delle domande si aprono alle ore 10 del 18 settembre 2017 e si chiudono alle ore 12 del 19 ottobre 2017.

Può essere presentata una sola domanda di contributo per un unico progetto di innovazione di processo e dell’organizzazione. I contributi sono concessi con procedimento valutativo a graduatoria.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria del bando è pari a euro 4.626.346,95 di fondi POR, di cui euro 4.240.903,95 quali risorse ordinarie del bando ed euro 385.443,00 quale riserva relativa alla Strategia regionale per il rilancio dell’area montana.

BENEFICIARI

I finanziamenti sono destinati alle imprese che operano, in alternativa:
a) nelle aree di specializzazione della Strategia per la specializzazione intelligente (S3): Agroalimentare, Filiere produttive strategiche (Metalmeccanica e Sistema casa), Tecnologie marittime, Smart health individuate dai codici Istat Ateco 2007 precisate nel bando;
b) nei settori industriale o terziario individuati dai codici Istat Ateco 2007 delle sezioni B, C, D, E, F, G, H, I, J, M, N, Q, S, e che realizzano un progetto di innovazione in collaborazione (progetto congiunto) con le imprese che operano nelle aree di cui alla lettera a).
Le grandi imprese possono partecipare purché in collaborazione con PMI.

Le attività d’impresa oggetto di finanziamento non devono cessare o essere rilocalizzate al di fuori del territorio regionale per 3 anni per le PMI e 5 anni per le grandi imprese, decorrenti dalla data di conclusione dei progetti finanziati.

PROGETTI AMMISSIBILI

Sono finanziabili progetti di Innovazione di processo e dell’organizzazione coerenti con le aree Agroalimentare, Filiere produttive strategiche (Metalmeccanica e Sistema casa), Tecnologie marittime, Smart health ed attinenti alle relative traiettorie di sviluppo della Strategia per la specializzazione intelligente (S3).
I progetti possono essere realizzati secondo una delle seguenti modalità:
a) in forma autonoma da parte di una singola PMI;
b) in forma di “progetto congiunto” cioè in collaborazione effettiva tra imprese indipendenti, PMI ed eventualmente grandi imprese, di cui nessuna sostiene oltre il 70% e meno del 10% della spesa complessiva e le PMI sostengono almeno il 30% della stessa. Tale modalità consente l’attribuzione di una maggiorazione di intensità di contributo.

I progetti possono prevedere la collaborazione con enti di ricerca in virtù di specifico contratto, che consente l’attribuzione di punteggio premiale di valutazione.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente connesse al progetto di Innovazione, quali personale e manodopera, strumenti e attrezzature, consulenze di enti di ricerca e altri soggetti qualificati esterni all’impresa, prestazioni e servizi (test e prove, servizi propedeutici alla brevettazione, divulgazione dei risultati, certificazione della spesa, ecc.), beni immateriali (brevetti e know-how utilizzati per il progetto), materiali, spese generali.

PORTATA DEL PROGETTO

Il limite minimo di spesa ammissibile per progetto per ciascuna impresa è pari ad euro 30.000 per le piccole imprese, euro 75.000 per le medie imprese ed euro 150.000 per le grandi imprese.

INTENSITÀ DEGLI INCENTIVI

Le intensità di contributo sono le seguenti:
– 40% per micro, piccola e media impresa per progetti singoli
– 50% per micro, piccola e media impresa per progetti congiunti
– 15% per grande impresa per progetti congiunti
Il limite massimo di contributo concedibile a ciascuna impresa è di 1.000.000,00 euro.

DURATA

I progetti possono avere una durata massima di 18 mesi, prorogabile di 3 mesi e, in via eccezionale e alle condizioni previste dal bando, di ulteriori 3 mesi, e devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda, non oltre 60 giorni dalla comunicazione di approvazione della graduatoria e ammissione a finanziamento.

CERTIFICAZIONE DELLE SPESE RENDICONTATE

Prima di essere presentata, la rendicontazione della spesa sostenuta per la realizzazione del progetto deve essere certificata da un soggetto scelto dal beneficiario tra i revisori legali iscritti all’elenco dei certificatori istituito presso la Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione della Regione Friuli. La spesa sostenuta per la certificazione è ammissibile a contributo.

RIFERIMENTI NORMATIVI

POR FESR 2014-2020 ATTIVITÀ 1.2.A (LINEA D INTERVENTO 1.2.A.1)- CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI INNOVAZIONE DI PROCESSO E DELL’ORGANIZZAZIONE – AREE DI SPECIALIZZAZIONE AGROALIMENTARE, METALMECCANICA, SISTEMA CASA, TECNOLOGIE MARITTIME E SMART HEALTH (A VALERE SUL BANDO 2017)

Scade il 19-10-2017 alle 17:00

Friuli: 17mln su due bandi per R&S e innovazione

Nella seduta del 30 giugno 2017 la Giunta dalla Regione Friuli – Venezia Giulia ha approvato i bandi del POR FESR 2014-2020 rivolti all’incentivazione delle attività di R&S e di Innovazione dei processi e dell’organizzazione delle imprese.

Lo stanziamento ammonta a complessivi 17,7 milioni di euro e costituisce un’ulteriore tranche di risorse cofinanziate dal POR FESR 2014-2020 per:

Entrambe le azioni sono destinate alle imprese dei settori industriale, artigiano e terziario, di ogni dimensione, già insediate o che intendono insediarsi sul territorio regionale.

I bandi recepiscono l’aggiornamento della Strategia per la specializzazione intelligente approvata dopo il percorso di revisione appena conclusosi, nell’ambito della quale devono collocarsi i progetti proposti a finanziamento.

I contributi sono a fondo perduto e sono concessi per il sostenimento di spese riferibili all’attività di R&S o di innovazione dei processi e dell’organizzazione riguardanti il personale, le attrezzature, le consulenze qualificate, prestazioni e servizi, i beni immateriali e materiali.

Le intensità di aiuto per le attività di R&S variano in funzione della modalità di strutturazione del progetto: se la collaborazione, obbligatoria in almeno una delle forme previste dal bando, sia prestata da enti di ricerca o consulenti qualificati in forma di consulenze contrattualizzate, le intensità sono 65% (micro e piccola impresa), 55% (media impresa), 45% (grande impresa) per le attività di ricerca industriale e 40% (micro e piccola impresa), 30% (media impresa), 20% (grande impresa) per le attività di sviluppo sperimentale, ma sono più elevate qualora sia prevista la collaborazione fra più imprese partner.

Per il bando rivolto all’innovazione dei processi e dell’organizzazione l’intensità di aiuto è del 40% per le PMI (50% in caso di collaborazione fra più imprese partner) e del 15% per le grandi imprese, che possono partecipare purché in collaborazione con le PMI.
I termini per la presentazione delle domande si aprono il 18 settembre e si chiudono il 19 ottobre 2017.

Scade il 19-10-2017 alle 17:00

ISI INAIL: Bando sicurezza sul lavoro 2016

sicurezza-isi-inail-2015Incentivi di sostegno alle imprese per la realizzazione di progetti di investimento per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale e progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

SCADENZE

1° FASE – Inserimento online del progetto: dal 19 aprile 2017, fino alle ore 18.00 del 5 giugno 2017
2° FASE – Inserimento del codice identificativo: dal 12 giugno 2017
3° FASE – Invio del codice identificativo (click-day): data pubblicata a partire dal 12 giugno 2017

OBIETTIVO

Incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

BENEFICIARI

Le imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale e iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, ad esclusione delle micro e piccole imprese agricole operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli. Le imprese NON devono avere ricevuto l’ammissione al contributo a valere sull’Avviso Pubblico Inail 2013, 2014, 2015 o FIPIT 2014 e  non avere chiesto altri contributi pubblici per gli stessi interventi.

DOTAZIONE FINANZIARIA

L’importo destinato dall’Inail ai progetti è complessivamente pari a euro 244.507.756 euro, ripartiti sui singoli avvisi regionali pubblicati sul portale dell’Inail.

PROGETTI AMMESSI

Sono ammessi a contributo progetti ricadenti in una delle seguenti tipologie:

1) Progetti di investimento

  • Ristrutturazione o modifica degli ambienti di lavoro, compresi gli eventuali interventi impiantistici collegati;
  • Acquisto di macchine (con sostituzione di macchine, laddove richiesto dalla specifica Tipologia di intervento);
  • Acquisto di dispositivi per lo svolgimento di attività in ambienti confinati,
  • Acquisto e installazione permanente di sistemi di ancoraggio destinati e progettati per ospitare uno o più lavoratori collegati contemporaneamente e per agganciare i componenti di sistemi anti caduta anche quando questi ultimi sono progettati per l’uso in trattenuta;
  • Installazione, modifica o adeguamento di impianti elettrici; installazione o modifica di impianti di aspirazione o di immissione forzata dell’aria e impianti di trattamento delle acque reflue.

2) Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale

3) Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto

Gli interventi di bonifica da MCA finanziabili sono unicamente quelli relativi alla rimozione con successivo trasporto e smaltimento, anche previo trattamento in impianto autorizzato, in discarica autorizzata. Sono quindi esclusi dal finanziamento gli interventi di rimozione non comprendenti lo smaltimento, quelli di incapsulamento o confinamento e, infine, il mero smaltimento di MCA già rimossi.

4) Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (classificate con uno dei seguenti codici ATECO 2007: 56.10.11, 56.10.12, 56.10.20, 56.10.30, 56.10.41, 56.10.42, 56.10.50, 56.21.00, 56.29.10, 56.29.20, 56.30.00, 47.11.40, 47.29.90) Le soluzioni tecniche finanziabili sono (a) ristrutturazione o modifica degli ambienti di lavoro, compresi gli eventuali interventi impiantistici ad essa collegati; (b) acquisto di attrezzature di lavoro.

Le imprese possono presentare un solo progetto per una sola unità produttiva, riguardante una sola tipologia tra quelle sopra indicate.
Per i progetti di tipologia 2 l’intervento richiesto può riguardare tutti i lavoratori facenti capo ad un unico datore di lavoro, anche se operanti in più sedi o più regioni.

Per i progetti di tipologia 3 sono esclusi gli interventi su strutture delle quali l’azienda richiedente detiene la proprietà ma che ha dato in locazione ad altra azienda. Sono invece ammessi gli interventi richiesti dall’azienda locataria dell’immobile oggetto dell’intervento.

FORMA E AMMONTARE DEL CONTRIBUTO

Il finanziamento, in conto capitale, è pari al 65% delle spese ammesse, concesso in regime “de minimis”. Il finanziamento è calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA.
Per i progetti di investimento, i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale, i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000 Euro ed il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000 Euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di finanziamento.
Per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività il finanziamento massimo erogabile è pari a 50.000 Euro e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 2.000 Euro.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse a contributo le spese direttamente necessarie alla realizzazione del progetto, le eventuali spese accessorie o strumentali funzionali alla realizzazione dello stesso e indispensabili per la sua completezza. Sono anche ammesse a contributo le eventuali spese tecniche, entro i seguenti limiti:

  • per i progetti di investimento e di bonifica amianto:

per progettazioni, collaudi, consulenze, ottenimento di autorizzazioni, certificazioni, ecc.: fino al 10% delle spese dirette (imposto massimo 10.000 euro; per la perizia giurata max 1.500 euro).

  • per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi:

la spesa massima in termini di consulenza è calcolata mediante una formula che tiene conto della complessità del progetto, del settore di applicazione, del numero di dipendenti coinvolti, cui vengono aggiunte le spese si certificazione/asseverazione.

Le spese ammesse a contributo devono essere riferite a progetti non realizzati e non in corso di realizzazione alla data del 5 giugno 2017.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DOMANDA

Dal 19 aprile al 5 giugno 2017, nella sezione “Servizi on line” del portale dell’Inail, le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro di inserire la domanda di contributo con le modalità indicate negli Avvisi regionali.

A partire dal 12 giugno 2017 le aziende la cui domanda abbia raggiunto, o superato, la soglia minima di ammissibilità (120 punti) potranno accedere al sito per ottenere il proprio codice identificativo da utilizzare al momento di inoltrare la domanda online nelle date e negli orari di apertura dello sportello informatico.
Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.
I contributi vengono assegnati fino a esaurimento fondi, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande ma solo a seguito del superamento di una verifica tecnico-amministrativa.
Il contributo è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (es. gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea).

RIFERIMENTI NORMATIVI

Bando ISI INAIL 2016 – Incentivi alle imprese per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro  – (art. 11, comma 5, del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scade il 5-06-2017 alle 18:00

Piemonte: bando progetti di R&S per soggetti aggregati ai Poli di Innovazione

Nell’ambito del POR FESR 2014-2020 del Piemonte, la Giunta regionale ha approvato una misura a sostegno dei progetti collaborativi di ricerca e innovazione realizzati dalle aziende associate o che decidono di associarsi ai Poli di innovazione piemontesi. Le risorse a disposizione ammontano a 50 milioni di euro per due linee di intervento, di cui la prima, da 35 milioni di euro, è stata appena attivata.

SCADENZE

A partire dalle ore 9.00 del 25 novembre 2016 e fino alle ore 17.00 del 13 dicembre 2016, tutti i partner dei progetti inseriti nelle Agende Strategiche di Ricerca dai soggetti gestori potranno inviare le domande per aderire al bando.

DOTAZIONE FINANZIARIA

€ 35.000.000 per la Linea A
€ 15.000.000 per la Linea B

OBIETTIVO

La misura intende promuovere gli investimenti in attività di ricerca e innovazione realizzati dalle imprese associate o che intendano associarsi ai Poli di Innovazione, scaturenti da agende strategiche da questi ultimi elaborate sulla base della sollecitazione ed analisi della domanda di innovazione delle imprese (in particolare PMI) e dell’incontro tra tale domanda e l’offerta di soluzioni e tecnologie da parte di organismi di ricerca.
Le attività di ricerca e innovazione potranno integrarsi con attività di formazione tecnico specialistica, in apprendistato, o con attività di ricerca e innovazione in campo agricolo, in sinergia con il FSE ed il FEASR ed in raccordo con le competenti Autorità di Gestione.

BENEFICIARI

I beneficiari sono le imprese e gli end users con stabile sede in Piemonte. Potranno essere ammessi a finanziamento, da parte della Regione Valle d’Aosta, partecipazioni ai progetti da parte di imprese con sede nella suddetta Regione nell’ambito dell’accordo quadro in materia di ricerca e innovazione stipulato dalle due Regioni.

Infine, potranno eventualmente essere beneficiari imprese aventi sede al di fuori del territorio piemontese – ma in ogni caso all’interno dell’Unione Europea – purché tali partecipazioni risultino strategiche per il progetto e a condizione di non poter reperire (fornendone dimostrazione) le specifiche competenze in ambito regionale.

La partecipazione di soggetti fuori regione è riconosciuta entro il limite massimo del 15% delle spese totali ammissibili e in ogni caso entro i vincoli stabiliti dall’art. 70.2 del Reg. UE n.1303/2013

E’ prevista la possibilità di partecipazione da parte di soggetti diversi dalle imprese a condizione che si configurino quali utilizzatori finali dei risultati della ricerca e che sostengano una quota massima del 10% dei costi di progetto.

INTERVENTI AMMISSIBILI

La misura insiste sugli ambiti d’intervento ICT, smart products and manufacturing, chimica verde, agrifood, tecnologia per l’energia pulita, tessile, scienze della vita e si articola su due diverse linee di intervento:
Linea A): progetti di ricerca, sviluppo e innovazione realizzati dalle imprese associate ai Poli e afferenti traiettorie tecnologiche relative a singoli domini di pertinenza del Polo stesso.

I soggetti gestori dei Poli selezionati sono:
Agrifood: M.I.A.C. Scpa;
Energy and Clean Technologies: Environment Park Spa e Consorzio U.ni.Ver, in ATS;
Green Chemistry and Advanced Materials: Pst Spa, Consorzio Proplast e Consorzio Ibis, in ATS;
ICT: Fondazione Torino Wireless;
Life Sciences: Bioindustry Park Silvano Fumero Spa;
Smart Products and Manufacturing: Centro Servizi Industrie Srl;
Textile: Città Studi Spa.

Linea B): progetti di ricerca, sviluppo e innovazione realizzati da imprese che non sono mai state associate ad alcun Polo, le cui tematiche siano coerenti con quelle finanziate a valere sulla linea A), subordinando l’ammissione a finanziamento all’effettiva avvenuta associazione al Polo di riferimento.

I Progetti dovranno essere caratterizzati da innovatività, maturità tecnologica, effettiva capacità di realizzare trasferimento tecnologico e di promuovere la collaborazione tra imprese e mondo della ricerca. In particolare il progetto dovrà dimostrare:
(i) il proprio obiettivo di trasferimento tecnologico attraverso la stipula di uno o più contratti per attività di ricerca e sviluppo con Organismi di ricerca (per un importo complessivo di costo di progetto non inferiore al 20% del costo totale di progetto)
oppure, anche in alternativa,
(ii) la propria capacità di innovazione attraverso il coinvolgimento nel partenariato di progetto di una PMI innovativa secondo i criteri di cui al D.L. 3/2015 (art. 4 c. 1)
(iii) un livello maturità tecnologica (TRL) compreso tra 4 e 7.

PORTATA DEI PROGETTI

L’importo minimo di investimento non potrà essere inferiore a € 300.000 nel caso di partecipazione di sole PMI e a € 600.000 nel caso in cui partecipino anche grandi imprese;
Ciascun partner dovrà sostenere almeno il 15% del costo totale di progetto; le grandi imprese eventualmente presenti non potranno sostenere più del 60% del costo totale di progetto.

DURATA

La durata massima di ciascun progetto non potrà superare i 24 mesi.

TIPOLOGIA ED ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione è concessa in forma di contributo alla spesa entro le seguenti intensità di aiuto, conformemente a quanto disposto dall’art. 25 del Regolamento (UE) n. 651/2014:

Tipologia di impresa

Intensità di base Maggiorazione per dimensione impresa Maggiorazione per effettiva collaborazione tra PMI-GI Altre maggiorazioni

Intensità massima

Piccola

20% 20% 15% 10% 60%

Media

20% 10% 15% 10%

50%

Grande 20% 15% 10%

40%

RIFERIMENTO NORMATIVO

FESR 2014-2020 – ASSE Asse I – Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione – ot1 – Azione I.1b.1.2 – Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppi di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi (Azione 1.1.4 dell’Adp).

Scade il 13-12-2016 alle 17:00

FVG: POR FESR 2014-20 – Aiuti agli investimenti tecnologici delle PMI

tecnologiaAiuti per sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle PMI nei diversi settori del sistema produttivo regionale, finanziando investimenti tecnologici.

SCADENZE

La domanda deve essere presentata alla Camera di commercio territorialmente competente dalle ore 9.30 del 28 ottobre 2016 fino alle ore 12.00 del 30 novembre 2016 per via telematica esclusivamente tramite il sistema informatico guidato di compilazione e di inoltro denominato (FEG). Nella valutazione delle domande la CCIAA competente applica i criteri valutativi di cui all’Allegato 3 al Bando.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria del Bando è pari a euro 20.000.000.

OBIETTIVO

Sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle PMI nei diversi settori del sistema produttivo regionale, finanziando la realizzazione di investimenti tecnologici.

BENEFICIARI

Gli aiuti sono destinati alle microimprese e alle piccole e medie imprese (PMI) con sede legale o unità operativa, nella quale è realizzato il progetto di investimento oggetto della domanda, attiva nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia.
Ciascuna impresa può presentare un solo progetto a valere sul bando in oggetto.

PROGETTI AMMISSIBILI

Ammessi i progetti di investimento che, utilizzando i mutamenti della tecnologia per aumentare la competitività della PMI da realizzarsi attraverso l’introduzione di innovazioni aziendali, si sostanziano:
a) nella creazione di un nuovo stabilimento
b) nell’ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente
c) nella diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere beni o servizi mai realizzati precedentemente
d) in un cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Sono finanziabili, in particolare:
a) sistemi composti da una o più unità di lavoro gestite da apparecchiature elettroniche che governino una o più fasi del ciclo tecnologico (lavorazione, montaggio, manipolazione, controllo, misura, magazzinaggio);
b) sistemi di automazione e robotica industriale, anche collaborativa, che, tramite l’interazione tra parti meccaniche e dispositivi elettronici, permettono il governo e il controllo di una o più fasi del ciclo produttivo;
c) sensoristica e attrezzature di controllo dei macchinari e degli impianti per la gestione e tracciabilità dei dati relativi alla produzione, anche a fini predittivi e per la manutenzione e la diagnostica avanzata;
d) apparecchiature elettroniche nonché sistemi e macchinari gestiti da apparecchiature elettroniche finalizzati alla riduzione dellimpatto ambientale, al miglior utilizzo delle risorse energetiche e/o al miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori;
e) apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi tecnologicamente avanzati ed informatizzati;
f) hardware e software per lutilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi suddetti non incorporati nelle
apparecchiature e nei sistemi stessi.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le seguenti spese sostenute a partire dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda:
a) macchinari, impianti, strumenti, attrezzature e sensoristica
b) hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso, funzionali all’utilizzo dei beni di cui alla lettera a)
c) servizi specialistici e di consulenza tecnologica e informatica per la pianificazione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale connessi ai progetti di investimento, nel limite del 30% della spesa ammessa di cui alle lettere a) e b), forniti da imprese iscritte al Registro delle imprese, da liberi professionisti e da lavoratori autonomi in possesso di adeguata qualificazione ed esperienza professionale nello specifico campo di intervento, documentata da curriculum o scheda di presentazione o altra documentazione equipollente.

Qualora l’impresa richieda che gli aiuti, per la realizzazione dei progetti di investimento in relazione alle spese di cui alle suddette lettere a) e b), siano concessi ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 (de minimis), in deroga a quanto sopra previsto, sono considerate ammissibili anche le spese sostenute a partire dal 1° marzo 2016, se non costituiscono la totalità delle spese complessive per la realizzazione del progetto di investimento, la cui conclusione deve essere comunque successiva alla data di presentazione della domanda.

TIPOLOGIA e INTENSITÀ AGEVOLAZIONE

Aiuto a fondo perduto le cui intensità sono:
1. nel caso di aiuto concesso ai sensi dell’articolo 17 del regolamento (UE) n. 651/2014:
– 20% della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese
– 10% della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.

2. nel caso di aiuto concesso ai sensi dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 651/2014:
– 30% della spesa ammissibile nel caso di microimprese e piccole imprese
– 20% della spesa ammissibile nel caso di medie imprese.

3. nel caso di aiuto concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013:
– 40% della spesa ammissibile.

L’intensità di aiuto per la realizzazione del progetto di investimento in relazione alle spese di cui alla sopracitata lettera c), ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (UE) n. 651/2014, è pari al 50% della spesa ammissibile.

PORTATA DEI PROGETTI

Il limite minimo di spesa ammissibile per domanda è pari a:
a) 50.000 euro, nel caso di microimpresa
b) 75.000 euro, nel caso di piccola impresa
c) 100.000 euro, nel caso di media impresa

Il limite massimo di aiuto concedibile per domanda è pari a 500.000 euro.
Nel caso di aiuto concesso ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013, il limite massimo di contributo concedibile è pari a 200.000 euro.

RIFERIMENTO NORMATIVO

Bando approvato con deliberazione n. 1898 della Giunta regionale del 7 ottobre 2016 – POR FESR 2014-2020 Attività 2.3.a.1

Scade il 30-11-2016 alle 12:00

PSR Emilia-Romagna: Contributi per la produzione di energia verde

energia-rinnovabileLa Regione Emilia-Romagna sostiene le aziende agricole che realizzano impianti per la produzione, il trasporto e la vendita di energia e/o calore utilizzando i sottoprodotti e gli scarti dell’agricoltura o le fonti rinnovabili.

SCADENZE

Le aziende agricole possono presentare domanda di accesso ai contributi entro l’8 novembre 2016.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 11 milioni di euro.

BENEFICIARI

L’imprenditore agricolo e/o suoi coadiuvanti familiari (singoli ed associati) rientranti per dimensione nella micro e piccola impresa.

INTERVENTI AMMESSI

Sono ammessi al sostegno una serie di interventi per la realizzazione di impianti per la produzione, trasporto e vendita di energia e/o calore quali:

  • centrali termiche con caldaie alimentate prevalentemente a cippato o a pellets (potenza massima di 3 Mwt);
  • impianti per la produzione di biogas (potenza massima di 3 Mwt) dai quali ricavare energia termica e/o elettrica (compresa cogenerazione);
  • impianti per la produzione di energia eolica (potenza massima di 1 Mwe);
  • impianti per la produzione di energia solare (potenza massima di 1 Mwe o 3 Mwt, sono esclusi gli impianti a terra);
  • impianti per la produzione di energia idrica (piccoli salti – potenza massima di 1 Mwe);
  • impianti per la produzione di biometano (potenza massima di 3 Mwt);
  • impianti combinati per la produzione di energia da fonti rinnovabili: in tali impianti la parte termica dovrà avere potenza massima di 3 Mwt e la parte elettrica dovrà avere potenza massima di 1 Mwe;
  • impianti per la produzione di pellets e oli combustibili da materiale vegetale;
  • piccole reti per la distribuzione dell’energia e/o impianti intelligenti per lo stoccaggio di energia a servizio delle centrali o degli impianti realizzati in attuazione dell’avviso nel limite massimo del 20% della spesa ammissibile del progetto presentato ed a condizione che tale rete e/o impianto sia di proprietà del beneficiario.

Si dovrà comunque trattare di impianti di piccole dimensioni (con potenze massime di 3 o 1 Mwt), tali da produrre energia in quantità superiore ai consumi aziendali, così da poter essere, almeno in parte venduta o ceduta a terzi.

La materia prima che alimenterà le strutture (nel caso di sottoprodotti o scarti aziendali, come ad esempio ramaglie o vinacce derivate dalla spremitura dell’uva ecc.), dovrà provenire dall’azienda stessa o da altre del territorio unite da un accordo di filiera, entro una distanza massima di 70 chilometri. Non sono ammesse per l’alimentazione degli impianti coltivazioni dedicate.

Nelle graduatorie sono previsti punteggi aggiuntivi, a parità di requisiti, per le aziende agricole di montagna e per gli agricoltori che abbiano usufruito nei precedenti cinque anni di un contributo per l’avvio di una nuova azienda.

FORMA ED ENTITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

Le risorse permetteranno di finanziare, con contributi tra il 20 e il 50% della spesa ammissibile

RIFERIMENTO NORMATIVO

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 1 AGOSTO 2016, N. 1310 – Reg. (UE) n. 1305/2013 – PSR 2014-2020 – Misura 6 – Tipo di operazione 6.4.02 “Diversificazione attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative” – Approvazione avviso pubblico regionale anno 2016

Scade il 8-11-2016 alle 14:00

FVG: Bando per progetti di innovazione (FESR 1.2.a)

innovazioneContributi a fondo perduto alle imprese per la realizzazione di progetti di innovazione di processo e dell’organizzazione a valere sul POR FESR 2014-2020 della Regione Friuli Venezia-Giulia.

SCADENZE

Il sistema per la redazione e presentazione delle domande sarà accessibile:
– a partire dal 16 maggio 2016 per la precompilazione;
– dalle ore 10.00 del 7 giugno 2016 alle ore 12.00 del 28 giugno 2016 per la trasmissione.

DOTAZIONE FINANZIARIA

La dotazione finanziaria del bando è pari a euro 9.000.000.

OBIETTIVO

Incentivare la realizzazione di progetti  di innovazione di processo e dell’organizzazione al fine di consolidare e rafforzare la competitività del sistema economico regionale sviluppandone le specializzazioni produttive.

BENEFICIARI

I finanziamenti sono destinati alle imprese che operano, in alternativa:
a) nelle aree di specializzazione della Strategia per la specializzazione intelligente (S3) Agroalimentare, Filiere produttive strategiche(Metalmeccanica  e   Sistema casa),  Tecnologie marittimeSmart health  individuate dai codici Istat Ateco 2007 precisate nel bando;
b) nei settori industriale o terziario individuati dai codici Istat Ateco 2007 delle sezioni B, C, D, E, F, G, H, I, J, M, N, Q, S, e che realizzano un progetto di R&S in collaborazione (progetto congiunto) con le imprese che operano nelle aree di cui alla lettera a).
Le grandi imprese possono partecipare purché in collaborazione con PMI.

PROGETTI AMMISSIBILI

Sono finanziabili progetti di Innovazione di processo e dell’organizzazione coerenti con le aree Agroalimentare, Filiere produttive strategiche (Metalmeccanica  e  Sistema casa), Tecnologie marittime, Smart health  ed attinenti alle relative traiettorie di sviluppo della Strategia per la specializzazione intelligente (S3).

I progetti possono essere realizzati secondo una delle seguenti modalità:
a) in forma autonoma da parte di una singola PMI;
b) in forma di “progetto congiunto” cioè in collaborazione effettiva tra imprese indipendenti, PMI ed eventualmente grandi imprese, di cui nessuna sostiene oltre il 70% e meno del 10% della spesa complessiva e le PMI sostengono almeno il 30% della stessa. Tale modalità consente l’attribuzione di una maggiorazione di intensità di contributo.
I progetti possono prevedere la collaborazione con enti di ricerca in virtù di specifico contratto, che consente l’attribuzione di punteggio premiale di valutazione.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese strettamente connesse al progetto di Innovazione, quali personale e manodopera, strumenti e attrezzature, consulenze di enti di ricerca e altri soggetti qualificati esterni all’impresa, prestazioni di terzi (test e prove, servizi propedeutici alla brevettazione, divulgazione dei risultati, certificazione della spesa, ecc.), beni immateriali (brevetti e know-how utilizzati per il progetto), materiali, spese generali.

Il limite minimo di spesa ammissibile per progetto per ciascuna impresa è pari ad euro 30.000 per le piccole imprese, euro 75.000 per le medie imprese ed euro 150.000 per le grandi imprese. Il limite massimo di contributo concedibile a ciascuna impresa è di 1.000.000,00 euro.

DURATA

I progetti possono avere una durata massima di 18 mesi, progabile di 3 mesi e, in via eccezionale e alle condizioni previste dal bando, di ulteriori 3 mesi, e devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda, non oltre 60 giorni dalla comunicazione di approvazione della graduatoria e ammissione a finanziamento

INTENSITÀ DEGLI INCENTIVI

Le intensità di contributo sono le seguenti:
40% per micro, piccola e media impresa per progetti singoli
50% per micro, piccola e media impresa per progetti congiunti
15% per grande impresa per progetti congiunti

PRESENTAZIONE DOMANDE E CONCESSIONE DEGLI INCENTIVI

Può essere presentata una sola domanda di contributo per un unico progetto di innovazione di processo e dell’organizzazione.

CERTIFICAZIONE DELLE SPESE RENDICONTATE

Prima di essere presentata, la rendicontazione della spesa sostenuta per la realizzazione del progetto deve essere certificata da un soggetto scelto dal beneficiario tra i revisori legali iscritti all’elenco dei certificatori istituito presso la Direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione che sarà pubblicato nella presente sezione del sito regionale. La spesa sostenuta per la certificazione è ammissibile a contributo.

RIFERIMENTI NORMATIVI

POR FESR 2014-2020 – Attività 1.2.a Incentivi alle imprese per attività di innovazione – aree di specializzazione agroalimentare, filiere produttive strategiche, tecnologie marittime e smart health (deliberazione n. 647 della Giunta regionale del 22 aprile 2016)

Scade il 28-06-2016 alle 12:00