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RER: Incentivi per la rimozione dell’amianto

amianto-1508x706_cLa Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle imprese nove milioni di euro per sostenere la qualificazione ambientale del sistema produttivo regionale promuovendo, attraverso incentivi per la riqualificazione ambientale, la rimozione e lo smaltimento del cemento-amianto dai luoghi di lavoro.

SCADENZA

Compilazione della prenotazione on-line della domanda (click-day) dalle 9:00 del 23 settembre 2015

DOTAZIONE FINANZIARIA

9 milioni di euro

BENEFICIARI

Il bando è rivolto:
a) alle micro, piccole e medie imprese
b) alle grandi imprese
Sarà possibile presentare una sola domanda per ciascun soggetto (no domande singole di imprese tra loro collegate/associate) anche per interventi in una o più unità locali.

INTERVENTI FINANZIABILI

Saranno finanziabili gli interventi di rimozione e smaltimento dei manufatti contenenti amianto in matrice cementizia e/o resinosa presenti in immobili localizzati in Emilia-Romagna in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali, sedi di lavoro per i soggetti addetti a tali attività.
Sono esclusi gli interventi finalizzati all’ adeguamento degli immobili alle norme esistenti.

PORTATA E DURATA DEL PROGETTO

Costo complessivo ammissibile minimo (in sole voci di rimozione e smaltimento amianto): € 50.000,00
Contributo massimo concedibile: € 200.000.

I beneficiari devono concludere i lavori entro 24 mesi dalla data di comunicazione dell’avvenuta ammissione a finanziamento.

TIPOLOGIA DEL CONTRIBUTO

La Regione concede contributi in conto capitale secondo le seguenti percentuali:
Max contributo per le PMI: 50%
Max contributo per altre imprese: 35%

SPESE AMMISSIBILI

Saranno considerate ammissibili spese decorrenti dalla data di prenotazione on-line dei seguenti tipi:
a) spese connesse alle attività di rimozione e smaltimento di manufatti contenenti matrice cementizio e/o resinosa, comprese quelle inerenti l’approntamento delle condizioni di lavoro in sicurezza;
b) spese per consulenze, progettazione, sviluppo e messa a punto degli interventi, sostenute anche con personale interno, nella misura del 10% dell’importo di cui al punto precedente, ritenuto ammissibile.

Sono tassativamente escluse le spese e gli oneri di qualsiasi tipo inerenti l’intervento di ricostruzione dei manufatti.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DOMANDE

I contributi verranno concessi secondo l’ordine cronologico di arrivo, verificando la documentazione progettuale completa che, al termine del “click-day”, sarà richiesta a quelle imprese che si collocheranno in posizione utile in graduatoria evitando, in questo modo, di appesantire inutilmente di adempimenti tutti i partecipanti al “click day”.
La documentazione richiesta dovrà essere presentata entro 30 giorni dalla data di ricezione della comunicazione.

RIFERIMENTO NORMATIVO

D.G.R. n. 1147 del 3 agosto 2015 – BANDO 2015 – ECOINCENTIVI PER IL SISTEMA DELLE IMPRESE – “Bando per contributi finalizzati alla rimozione ed allo smaltimento di manufatti contenenti amianto in matrice cementizia e/o resinosa”

Scade il 25-09-2015 alle 18:00

MiSE: Voucher digitalizzazione PMI

DSL-InternetCon la pubblicazione del decreto ministeriale del 23 settembre 2014, arrivano i voucher per l’innovazione e la digitalizzazione delle PMI in attuazione dell’articolo 6 del piano Destinazione Italia (DL 145-2013), riguardante le misure per contribuire all’internazionalizzazione, allo sviluppo e alla digitalizzazione delle PMI.

BENEFICIARI

Potranno fare richiesta delle agevolazioni tutte le micro, piccole e medie imprese con sede legale sul territorio nazionale, che possono usufruire di aiuti in regime de minimis (Reg. UE n. 1407/2013) e  iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente. Il 5% della dotazione finanziaria è riservata alle PMI che hanno conseguito il rating di legalità.

DOTAZIONE FINANZIARIA

L’intervento sarà finanziato con 100 milioni di euro, che saranno assegnati alle Regioni in misura proporzionale al numero di imprese registrate presso le Camere di commercio. Nel caso in cui i fondi assegnati a una Regione non venissero esauriti, le rimanenze verranno assegnate ad altre che ne avessero ancora bisogno.

SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammesse al finanziamento riguardano l’acquisto di hardware, software e servizi di consulenza che consentano:

a) la digitalizzazione dei processi aziendali;

b) la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, in particolare attraverso il telelavoro

c) la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce  tramite servizi di consulenza specialistica;

d) la connettività a banda larga o ultralarga (vedi piano Agenda Digitale del Governo)

e) il collegamento alla rete intenet attraverso la tecnologia satellitare o con decoder e parabole nelle aree svantaggiate a livello di infrastrutture o morfologia;

f) corsi e per l’acquisizione di servizi di formazione qualificata, in campo ICT, da parte del personale delle PMI. 

Sono incluse anche le spese una tantum per i lavori tecnici e infrastrutturali collegati a queste innovazioni, come forniture, dotazioni e installazioni. Le spese dovranno essere sostenute dopo l’assegnazione del voucher.

FORMA ED ENTITÀ DEL CONTRIBUTO

Saranno erogati voucher che non potranno superare la cifra di 10mila euro e andranno a coprire il 50% della spesa affrontata dalla singola azienda per gli interventi di digitalizzazione. Le spese verranno analizzate e ammesse al contributo in base ai parametri stabiliti con successivo decreto dai Ministeri dello Sviluppo economico e delle Finanze.

PRESENTAZIONE DOMANDE

I termini per la presentazione delle domande di accesso al contributo, mediante lo sportello telematico appositamente istituito dal MISE sul proprio sito, saranno definiti con decreto ministeriale di prossima approvazione.

RER: approvato il PSR 2014-20

Via libera dall’Europa al Piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna. E’ stato presentato lo scorso 8 maggio il Piano che prevede fondi per 1 miliardo e 190 milioni di euro, cui si aggiungono i fondi Fesr ed Fse per complessivi 2.5 miliardi di euro.
Tra le principali misure il Piano di sviluppo rurale prevede un premio fino a 50.000 euro ai giovani che aprono un’impresa agricola, stop al consumo di terreno agricolo con 230mila ettari destinati a biologico e produzione integrata, mezzo miliardo e cinquemila progetti di investimento per sostenere le imprese in agricoltura.
Leggi la news completa sul sito della Regione Emilia-Romagna