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MIUR: Bando ricerca industriale in partenariati pubblici-privati

Il MIUR mette a disposizione quasi 500 milioni di euro per stimolare un ecosistema favorevole allo sviluppo “bottom up” di progetti rilevanti attraverso forme di Partenariato pubblico-privato nelle Regioni del Mezzogiorno, che integrino, colleghino e valorizzino le conoscenze in materia di ricerca e innovazione.

SCADENZE

Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 12 del 27 luglio 2017 e fino alle ore 12 del 9 novembre 2017.

OGGETTO DELL’INTERVENTO

Il MIUR eroga agevolazioni in favore di progetti di Ricerca Industriale e non preponderante Sviluppo Sperimentale.
La misura si riferisce all’Azione II del PON “Ricerca e Innovazione” 2014 – 2020, realizzando l’intervento nelle 12 Aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020 e coerenti con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente.

RISORSE

Le risorse a disposizione per la concessione delle agevolazioni ammontano complessivamente a 472.415.504 euro con l’assegnazione di:

  • 393 milioni di euro alle Regioni del Mezzogiorno (meno sviluppate e in transizione)
  • 104 milioni alle Regioni del Centro-Nord, sempre per attività che abbiano ricadute  a vantaggio delle Regioni del Mezzogiorno

Le Aree di specializzazione individuate come prioritarie dal PNR, che ricevono quasi 60 milioni di euro ciascuna, sono:

  • Agrifood: 59.051.938 euro
  • Blue Growth: 59.051.938 euro
  • Fabbrica Intelligente: 59.051.938 euro
  • Salute: 59.051.938 euro

BENEFICIARI

I soggetti ammissibili a presentare domande di partecipazione sono:
a) le Imprese (PMI e Grandi Imprese), partecipanti in forma singola o associata;
b) le Università;
c) gli Enti pubblici di ricerca di cui all’articolo 1 del Decreto Legislativo n. 25 novembre 2016, n. 218;
d) altri Organismi di ricerca pubblici e privati, in possesso dei requisiti di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014;
e) le Amministrazioni Pubbliche;
f) ogni altro soggetto, in possesso dei requisiti previsti dal presente Avviso, ai sensi dell’articolo 5 comma 1 del D.M. 593/2016.

La domanda di partecipazione deve essere presentata nella forma del Partenariato pubblico-privato, che deve essere costituito da almeno un soggetto di diritto pubblico e da almeno un soggetto di diritto privato.

Il Partenariato pubblico-privato deve altresì prevedere la partecipazione di almeno una PMI e di un soggetto lettere b) e c).

Le imprese e gli Organismi di Ricerca devono risultare regolarmente costituiti entro e non oltre il 1° luglio 2016.

Ciascun Soggetto Proponente può partecipare a un numero massimo di due Partenariati pubblico-privati per ognuna delle 12 Aree di specializzazione.

I Soggetti Proponenti individuano tra di loro, mediante procura speciale notarile, un Soggetto Capofila.

PORTATA DEI PROGETTI

Ciascun Progetto deve prevedere un totale di costi complessivi ammissibili compresi tra un minimo di 3 milioni di euro e un massimo di 10 milioni di euro.

L’ammontare totale dei costi ammissibili di Ricerca Industriale deve prevalere sull’ammontare totale dei costi ammissibili di Sviluppo Sperimentale.

Una quota non inferiore al 20% dell’ammontare totale dei costi deve essere sostenuta direttamente da Università e/o Enti Pubblici di Ricerca di cui al D.M. 593/2016.

RIPARTIZIONE TERRITORIALE DEL BUDGET DI SPESA

Le attività progettuali, dal punto di vista territoriale, dovranno essere svolte:

  • per minimo l’80% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda – nell’ambito di una o più  unità operative ubicate nelle Regioni meno sviluppate e/o nelle Regioni in transizione.
  • per massimo il 20% del totale dei costi ammissibili esposti in domanda – nell’ambito di attività realizzate anche nelle Regioni del Centro – Nord.

La parte del Progetto realizzata nelle Regioni del Centro – Nord deve essere strettamente necessaria al raggiungimento degli obiettivi del Progetto stesso e deve prevedere ricadute positive sul territorio del Mezzogiorno, in termini occupazionali, di capacità di attrazione di investimenti e competenze, di rafforzamento della competitività delle imprese.
La parte del Progetto realizzata nelle Regioni del Centro – Nord deve, inoltre, presentare effetti indotti sulla valorizzazione dei risultati della ricerca e sulla diffusione dell’innovazione a vantaggio delle Regioni del Mezzogiorno, anche attraverso la definizione di percorsi di trasferimento tecnologico e/o di conoscenze.

FORMA E INTENSITÀ DELL’AGEVOLAZIONE

I Progetti sono ammessi all’agevolazione nella forma del contributo alla spesa, nel rispetto delle seguenti intensità di aiuto:
a) Ricerca Industriale: nel limite massimo del 50% dei costi considerati ammissibili;
b) Sviluppo Sperimentale:
i) nei limiti del 25% incrementabile sino ad un massimo del 50% per le PMI e del 40% per le Grandi Imprese;
ii) in misura pari al 50% per tutti gli altri soggetti ammissibili.

SPESE AMMISSIBILI

Sono considerati costi ammissibili:
a) le spese di personale, riferibili a professori universitari, ricercatori, tecnologi, tecnici ed altro personale adibito all’attività di ricerca, che risulti, in rapporto col Soggetto Beneficiario, dipendente a tempo indeterminato o determinato secondo la legislazione vigente, o titolare di borsa di dottorato, o di assegno di ricerca, o di borsa di studio. Tali spese sono calcolate tenendo conto del limite massimo dell’impegno temporale relativo all’attività di ricerca, come convenzionalmente stabilito dalla normativa vigente in materia.

b) i costi degli strumenti e delle attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il Progetto.

c) i costi dei fabbricati costituiscono una spesa ammissibile, purché siano direttamente connessi alle attività di Progetto.

d) i costi dei terreni rappresentano una spesa ammissibile a condizione che vi sia un nesso diretto tra l’acquisto del terreno e i risultati previsti dal Progetto;

e) i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da terzi alle normali condizioni di mercato nonché i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca, nel limite della quota massima del 20% (venti per cento) delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e);

f) le spese generali supplementari imputate con calcolo pro-rata sulla base del rapporto tra il valore complessivo delle spese generali e il valore complessivo delle spese del personale dell’impresa e, comunque, entro il limite massimo del 20% delle spese per il personale di cui alla precedente lettera a);

g) gli altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, entro il limite massimo del 20% Delle altre spese ammissibili di cui alle lettere a), b), c) ed e).

DURATA

Ciascun Progetto deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
La durata massima del Progetto non deve superare i 30 mesi, prorogabile una sola volta e per un massimo di ulteriori 6 mesi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei progetti è affidata, per ciascuna Area di specializzazione, a un panel di esperti formato da un numero minimo di tre a un massimo di cinque componenti, nominati dal MIUR e individuati dal Comitato Nazionale dei Garanti della Ricerca.

I criteri di valutazione comprendono:

  • capacità tecnico-organizzativa dei soggetti proponenti (capacità di realizzazione del progetto con risorse umane, tecniche e organizzative interne; ampiezza e qualità del partenariato pubblico-privato);
  • qualità della proposta progettuale (fattibilità tecnico-economica; innovatività, originalità e utilità dei risultati perseguiti; coerenza con le agende strategiche nazionali ed europee dell’Area di specializzazione);
  • impatto del progetto in termini di risultati attesi, anche in riferimento alle ricadute sul territorio del Mezzogiorno generate dalle attività svolte nelle Regioni del Centro-Nord (impatto occupazionale; valorizzazione dei risultati della ricerca).

VALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

La valutazione sulla solidità e l’affidabilità economico-finanziaria è effettuata verificando il rispetto dei valori minimi dei parametri di seguito specificati:

a) solidità economico-finanziaria, da valutare in termini di rispetto di entrambi i seguenti indicatori:

i) CFI > 0,7:
intendendosi per:
CFI: Copertura Finanziaria Delle Immobilizzazioni calcolata come media degli ultimi due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda, dei rapporti tra la somma del Capitale Netto, come definito dall’articolo 2424 del codice civile (voce A del Passivo) – al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, delle azioni proprie e dei crediti verso soci per prelevamenti a titolo di anticipo sugli utili – e dei debiti a medio-lungo termine (somma degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo della voce D del Passivo) sul totale delle immobilizzazioni (voce B dell’Attivo).

ii) congruenza tra Capitale Netto e Debiti e Costo Progetto, ovvero CN + Debiti M/L > CP/2
intendendosi per:
CN: il Capitale Netto, come definito dall’articolo 2424 del codice civile, al netto dei crediti verso soci per versamenti ancora dovuti, delle azioni proprie e dei crediti verso soci per prelevamenti a titolo di anticipo sugli utili, quale risultante dall’ultimo bilancio approvato;
Debiti M/L: somma dei debiti a medio-lungo termine;
CP: costo complessivo del Progetto indicato in domanda dallo stesso soggetto richiedente;

b) gestione in attivo: gli ultimi due (2) bilanci approvati alla data di presentazione della domanda non devono essere stati chiusi in perdita.

LE AREE DI SPECIALIZZAZIONE

Le n. 12 Aree di specializzazione sono:
Aerospazio – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche destinate ai settori aeronautico e spaziale con particolare riferimento all’uso di tecnologie nei campi della riduzione dell’impatto ambientale, dell’avionica avanzata, dei sistemi di gestione del traffico aereo, della robotica spaziale, degli UAV a uso civile e degli ULM, dei sistemi per l’osservazione della terra, dei lanciatori, dei sistemi a propulsione elettrica e dei veicoli di rientro.

Agrifood – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche per la produzione, la conservazione, la tracciabilità, la sicurezza e la qualità dei cibi. Comprende una varietà di comparti riconducibili all’agricoltura e alle attività̀ connesse, alle foreste e all’industria del legno, all’industria della trasformazione alimentare e delle bevande, all’industria meccano-alimentare e all’agricoltura di precisione, al packaging e ai materiali per il confezionamento, alla nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali.

Blue Growth – 59.051.938 euro
Il perimetro dell’Area comprende la produzione e impiego di materiali innovativi ed ecocompatibili nei settori dell’industria delle estrazioni marine, della filiera della cantieristica e delle attività di ricerca, regolamentazione e tutela ambientale. L’area include anche le attività collegate ai settori energia blu, acquacoltura, risorse minerali marine, biotecnologie blu, nonché le azioni inerenti alla sperimentazione di sistemi di controllo e monitoraggio e di sicurezza della navigazione.

Chimica verde – 29.525.969 euro
L’Area si riferisce alle innovazioni di prodotto e di processo relative alle bioraffinerie, alla produzione e all’utilizzo di prodotti biobased, biomateriali e combustibili nuovi o innovativi da biomasse forestali o agricole dedicate e da sottoprodotti e scarti della loro produzione, nonché da sottoprodotti e scarti della produzione e lavorazione della filiera animale.

Cultural Heritage – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento a un set ampio di domini di conoscenza, riconducibili ad ambiti industriali differenti: i sistemi, le tecnologie e le applicazioni per il turismo, le tecnologie e le applicazioni per la conservazione, accesso, gestione, sicurezza, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico. Tali sistemi, tecnologie e applicazioni devono favorire lo sviluppo di un approccio sistemico in grado di innovare, specializzare e qualificare l’offerta turistica attraverso l’attivazione delle reti territoriali (locali e nazionali) e un posizionamento competitivo delle destinazioni turistiche orientato secondo logiche di profilazione delle esigenze e di personalizzazione dell’esperienza dell’utente in chiave inclusiva e partecipata.

Design, creatività e Made in Italy – 29.525.969 euro
L’Area si focalizza sugli ambiti collegati a una immagine distintiva del prodotto realizzato in Italia, caratterizzati dall’adozione di nuove tecnologie di processo e di prodotto e da attività di design evoluto, artigianato digitale e industrie culturali e creative (produzioni audio-video, gaming, editoria digitale). I principali comparti sono riconducibili al sistema della moda (tessile e abbigliamento, cuoio e calzature, conciario, occhialeria), al sistema legno-mobile-arredo-casa, al settore orafo e alla meccanica.

Energia – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento a componenti, tecnologie e sistemi innovativi per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione, in una logica di gestione efficiente, di energie sostenibili e a basso contenuto di CO2 nonché di efficientamento energetico e della loro integrazione con fonti tradizionali e distribuite secondo i principi di energy saving e energy reduction; alla produzione, stoccaggio e gestione distribuita di energia elettrica e termica secondo il concetto di smart grids; a sistemi e tecnologie per il water e il waste treatment.

Fabbrica Intelligente – 59.051.938 euro
L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche destinate a ottimizzare i processi produttivi, supportare i processi di automazione industriale, favorire la collaborazione produttiva tra imprese attraverso tecniche avanzate di pianificazione distribuita, di gestione integrata della logistica in rete, di interoperabilità dei sistemi informativi nonché a tecnologie di produzione di prodotti realizzati con nuovi materiali, alla meccatronica, alla robotica, all’utilizzo di tecnologie ICT avanzate per la virtualizzazione dei processi di trasformazione e a sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. I principali sotto ambiti inclusi nell’Area sono: processi di produzione avanzati; meccatronica per il manifatturiero avanzato; metodi e strumenti di modellazione, simulazione e supporto; ICT per il manufacturing; strategie e management per il manifatturiero; tecnologie per un manifatturiero sostenibile; tecnologie e metodi per la fabbrica delle persone; sistemi produttivi evolutivi e adattativi per la produzione personalizzata; sistemi elettronici “embedded”, reti di sensori intelligenti, internet of things.

Mobilità sostenibile – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento ai settori industriali dei trasporti stradali, ferro-tranviari e marittimi, della logistica distributiva e alle relative filiere produttive. Dovrà mirare a promuovere lo sviluppo di tecnologie, mezzi e sistemi per la mobilità sostenibile e accessibile, intelligente e interconnessa, terrestre e per le vie d’acqua, per accrescere la competitività delle imprese di produzione e di gestione nel pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. Include i domini tecnologici riferibili alla progettazione, produzione e gestione di sistemi di propulsione (powertrain); materiali e componentistica per i veicoli e i sistemi di trasporto; la sensoristica, la logistica e le applicazioni ICT specifiche per gli Intelligent Transport Systems (ITS), anche in ambito urbano; tecnologie e sistemi per la decarbonizzazione, l’efficientamento energetico, la sostenibilità ambientale; tecnologie e sistemi per la sicurezza dei mezzi, delle infrastrutture e degli utenti; tecnologie, sistemi per lo sviluppo di modelli di economia circolare, nei settori della mobilità terrestre e marina.

Salute – 59.051.938 euro
Il perimetro dell’Area fa riferimento all’applicazione di tecnologie chiave in ambiti differenziati: settore farmaceutico, biotecnologico, biomedicale, servizi sanitari, e-health, bioinformatica e i sotto segmenti in cui essi sono articolati. Le azioni dovranno in particolare riguardare la cura della salute umana secondo approcci innovativi di medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata; lo sviluppo di nuovi farmaci, medical devices e terapie assistive, anche a costi contenuti; la realizzazione di metodi diagnostici avanzati e innovativi per malattie particolarmente critiche, in un’ottica di miglioramento e allungamento della vita attiva delle persone.

Smart, Secure and Inclusive Communities – 29.525.969 euro

L’Area fa riferimento a soluzioni tecnologiche applicative per la realizzazione di modelli innovativi integrati nella gestione di aree urbane e metropolitane, del rapporto tra pubbliche amministrazioni e cittadini e di partecipazione sociale, della sicurezza e monitoraggio del territorio e delle infrastrutture critiche, della prevenzione di eventi critici o di rischio, della sicurezza informatica dei dati e del loro utilizzo, della mobilità intelligente di merci e persone.

Tecnologie per gli Ambienti di Vita – 29.525.969 euro
L’Area fa riferimento allo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate per la realizzazione di prodotti e servizi che, secondo uno schema di “Home & Building Automation”, “Ambient Assisted Living” e “Ambient Intelligence”, permettano di ridisegnare gli ambienti di vita secondo un approccio smart così da garantire e favorire l’inclusione, la sicurezza, la salute, l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare, l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Avviso MIUR n.1735 del 13/07/2017 – Avviso per la presentazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nelle 12 aree di specializzazione individuate dal PNR 2015-2020

Scade il 9-11-2017 alle 12:00

MiSE Credito di imposta R&S: come ottenere sgravi fiscali per le imprese 2015-2020

credito-imposta-ricerca-sviluppoCredito d’imposta per tutte le imprese che investono in attività di ricerca e sviluppo, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato. È una misura introdotta dalla Legge di Stabilità 2015, attuata attraverso il D.M. 27 maggio 2015.

ATTIVAZIONE

Dal periodo d’imposta 2015.

BENEFICIARI

Possono beneficiare dell’agevolazione tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

PERIODO DI APPLICAZIONE

Il credito d’imposta sarà applicato sugli investimenti realizzati a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 fino a quello in corso al 31 dicembre 2020.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Sono previsti 255,5 milioni di euro per il 2015, 428,7 milioni di euro per il 2016, 519,7 milioni di euro per il 2017, 547 milioni di euro per gli anni 2018 e 2019 e 164 milioni di euro per l’anno 2020.

ATTIVITÀ AMMISSIBILI

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo:

  • lavori sperimentali o teorici svolti, per l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti;
  • ricerca pianificata o indagini critiche per acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi di cui alla lettera c);
  • acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; definizione concettuale, pianificazione e documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida;
  • produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali:

a) Spese per il personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, in possesso di un titolo di dottore di ricerca, iscritto ad un ciclo di dottorato presso un’università italiana o estera, o in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced o di cui all’Allegato 1 al DL 145/2013:
– dipendente dell’impresa
– in rapporto di collaborazione con l’impresa (in attività presso le strutture dell’impresa)
Misura del credito: 50%

b) Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca ed organismi equiparati e con altre imprese, comprese le start-up innovative, non collegate al beneficiario del credito.
Misura del credito: 50%

c) Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzo di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro (al netto dell’IVA);
Misura del credito: 25%

d) Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale anche acquisite da fonti esterne.
Misura del credito: 25%

N.B. A decorrere dal 2017 la misura dell’agevolazione è elevata dal 25 al 50 per cento per tutte le voci di spesa e sono ammissibili le spese relative a personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, non essendo più richiesta la qualifica di “personale altamente qualificato”.

RISOLUZIONI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 19/E chiarisce che:

  • i brevetti per invenzione ed i brevetti per modelli di utilità possono essere ammissibili
  • i marchi d’impresa e i disegni non possono essere ammissibili
  • sono ammissibili i costi sostenuti per l’acquisto all’asta di “privative industriali

FORMA E PORTATA DELL’AGEVOLAZIONE

L’importo massimo annuale concedibile è di 5 milioni di euro per ciascun beneficiario, purché le spese annuali per attività di R&S non siano inferiori a 30.000 euro e rappresentino “spesa incrementale”, cioè spesa sostenuta per ogni singola voce da a) a d) in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta 2012-2013-2014.
Il credito d’imposta sarà pari al 25% o al 50% calcolato sulla spesa incrementale riferita ai costi a-b-c-d, nei limiti della spesa incrementale complessiva.
Per le imprese attive da meno di tre periodi di imposta, la media degli investimenti in R&S sarà calcolata sul periodo a decorrere dalla costituzione.

N. B. A decorrere dal 2017 la misura dell’agevolazione è elevata dal 25 al 50 per cento per tutte le voci di spesa e l’importo massimo annuale del credito d’imposta riconosciuto a ciascun beneficiario è elevato da 5 a 20 milioni di euro.

FRUIZIONE DEL CREDITO

Il credito d’imposta può essere utilizzato tramite modello F24 inserendo il codice tributo 6857, denominato ‘Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo – art. 3, D.L. 23 dicembre 2013, n. 145’ (come da risoluzione n. 97/E del 25 novembre 2015 dell’Agenzia delle Entrate)non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Il codice deve essere inserito nella sezione ‘Erario’ del modello di versamento, in corrispondenza delle somme riportate nella colonna ‘importi a credito compensati’ o, laddove il contribuente debba procedere alla restituzione dell’agevolazione, nella colonna ‘importi a debito versati’. Nel campo di riferimento, invece, va inserito l’anno in cui è stata sostenuta la spesa.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.

DOCUMENTAZIONE

I costi devono essere schedati tramite documentazione contabile – da allegare al bilancio – certificata dal soggetto incaricato della revisione legale o dal collegio sindacale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali.
Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Art. 1 co. 35-36 della Legge 23.12.2014 n. 190 (modifiche all’art. 3 del DL n. 145/2013)
D.M. MEF-MiSE 27 maggio 2015

Art. 1 co. 15 e 16 della Legge di bilancio 11 dicembre 2016, n. 232

Scade il 31-12-2020 alle 17:00

Invitalia: Bando Cultura Crea

CULTURA_CREA_“Cultura Crea” è un programma di incentivi per il settore dell’industria culturale-turistica, per creare e sviluppare iniziative imprenditoriali e per sostenere le imprese no profit che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

È promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) per sostenere la filiera culturale e creativa delle regioni interessate e consolidare i settori produttivi collegati, rafforzando la competitività delle micro, piccole e medie imprese (Asse Prioritario II – PON FESR 2014-2020 “Cultura e Sviluppo”).

SCADENZE

Le domande possono essere presentate solo online dalle ore 12.00 del 15 settembre 2016.

DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a circa 107 milioni di euro, così suddivisi:

  • 42 mlilioni per la nascita di nuove imprese
  • 38 milioni per il sostegno alle imprese già attive
  • 27 milioni per il terzo settore

E’ prevista una dotazione finanziaria aggiuntiva di 7 milioni di euro da ridistribuire proporzionalmente sui tre filoni.

OBIETTIVI

Il programma prevede tre linee di intervento per:

  • supportare la nascita di nuove imprese nei settori “core” delle cosiddette industrie culturali, promuovendo processi di innovazione produttiva, di sviluppo tecnologico e di creatività
  • consolidare e sostenere l’attività dei soggetti economici esistenti nella filiera culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tradizionali e tipici, promuovendo la realizzazione di prodotti e servizi finalizzati all’arricchimento, diversificazione e qualificazione dell’offerta turistico-culturale degli ambiti territoriali di riferimento degli attrattori
  • favorire la nascita e la qualificazione di servizi e attività connesse alla gestione degli attrattori e alla fruizione e valorizzazione culturale, realizzate da soggetti del terzo settore

BENEFICIARI

 “Cultura Crea” si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (destinatarie dell’intervento PON 2014-2020 Cultura e sviluppo).

In particolare:

– l’incentivo per laCreazione di nuove imprese nell’industria culturale finanzia:

  • team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
  • le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per loSviluppo delle imprese dell’industria culturale finanzia:

  • le imprese costituite in forma societaria  da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per ilSostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturalefinanzia imprese e soggetti del terzo settore. In particolare:

  • ONLUS
  • imprese sociali

FORMA DELL’AGEVOLAZIONE

Finanziamento agevolato a tasso zero e contributo a fondo perduto sulle spese ammesse, con una premialità aggiuntiva per giovani, donne e imprese con rating di legalità.
Gli incentivi, concessi nell’ambito del regolamento de minimis, possono coprire fino all’80% delle spese totali, elevabili al 90% in caso di premialità.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Emilia-Romagna: cinque bandi per il settore audiovisivo

contributi-audiovisivoLa Regione Emilia- Romagna mette a disposizione complessivamente 2 milioni e 765 mila euro per 5 bandi che riguardano il settore audiovisivo. A questi fondi si sommano quelli europei, per una cifra di circa i 5 milioni e mezzo di euro.

Tre bandi, a sostegno della produzione di opere cinematografiche e audiovisive, sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale n.47 del 25 febbraio 2016 , a seguito dell’approvazione da parte della Giunta regionale e su proposta dell’Assessore alla Cultura Massimo Mezzetti, in attuazione del Programma regionale 2015-2017.

Il primo bando, di 1 milione 200 mila euro annunciato recentemente alla Berlinale, è rivolto a produzioni nazionali ed internazionali realizzate (anche parzialmente) sul territorio regionale. Novità di quest’anno è che il bando è valutativo a sportello, attivo fino ad esaurimento fondi, dal 2 marzo al 31 luglio.
Ogni impresa potrà presentare fino a due progetti scegliendo tra: lungometraggi, film e serie per la tv, documentari/docu/fiction e serie web. Tutti i generi possono essere realizzati anche con tecniche di animazione. Il tetto massimo di contributo è fissato in 150.000,00 euro per lungometraggi, film e serie per la tv; 50.000,00 euro per documentari/docu/fiction; 25.000,00 euro per serie web.

Il secondo bando, di 400 mila euro, è riservato per lo stesso tema alle imprese con sede legale o unità operativa in Emilia-Romagna e prevede due finestre temporali per la presentazione delle domande: la prima dalla data di pubblicazione del bando al 6 aprile e la seconda dal 26 luglio al 26 agosto.

Novità di quest’anno è il terzo bando, anche questo riservato alle imprese regionali, di 75.000 euro, a sostegno dello sviluppo di opere cinematografiche e audiovisive. L’invio delle domande dovrà essere effettuato entro il 30 marzo 2016.
La gestione dei bandi è affidata all’Emilia-Romagna Film Commission. Le domande saranno valutate da un nucleo di esperti, in base alla fattibilità, alle strategie di marketing e distribuzione, alle ricadute economiche sul territorio e alla qualità culturale ed artistica del progetto.

Sul Bollettino Ufficiale n.39 del 19 febbraio 2016 erano stati inoltre pubblicati due bandi per la concessione di contributi per l’organizzazione e la realizzazione di festival e rassegne in ambito cinematografico e audiovisivo, con una dotazione complessiva di 1.090.000 euro.
Il primo è a sostegno di progetti biennali (2016-2017) di rilievo almeno nazionale, con costi annui pari o superiori a 300.000,00 euro. Le iniziative, con almeno due edizioni alle spalle, dovranno avere un programma articolato in non meno di 5 giornate.

Il secondo per progetti annuali (2016) con costi compresi fra 20.000,00 e 300.000,00 euro, con almeno due edizioni e dovranno prevedere un programma articolato in non meno di 3 giornate. La scadenza per la presentazione delle domande, per entrambi gli avvisi, è fissata al 25 marzo 2016.Le risorse finanziarie disponibili sono di 620.000,00 euro per il primo i bando e 470.000,00 per il secondo. I bandi si trovano pubblicati anche sul sito cultura della Regione Emilia-Romagna .

Scade il 31-07-2016 alle 17:00

RER: nuovi fondi per aree naturalistiche e patrimonio culturale

parchi-emilia-romagna21.12.2015 – Ammontano a 37,6 milioni di euro le risorse messe a disposizione dalla Regione per la tutela e la valorizzazione delle aree naturali turistiche e del patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna.
La Giunta regionale ha approvato il bando per i progetti di qualificazione di beni ambientali e culturali presentati da Enti locali, singoli o associati, o da loro società in house o altri soggetti pubblici. Il bando dà attuazione alle azioni in materia previste dal Por-Fesr 2014-2020.

Il bando finanzierà progetti di qualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. I primi dovranno essere collocati nell’Appennino, nei Comuni che compongono il Parco del Delta del Po o fanno parte del Distretto turistico balneare della Costa dell’Emilia-Romagna.

I progetti di qualificazione dei beni d’interesse artistico, storico, culturale, architettonico (come musei, biblioteche, aree e parchi archeologici e culturali, complessi monumentali, teatri, castelli, residenze storiche) devono riguardare le città d’arte, le aree del sisma del 2012 o del Distretto turistico balneare della costa. Questi progetti dovranno prevedere un costo complessivo dell’investimento infrastrutturale non superiore a 5 milioni di euro o 10 milioni di euro nel caso di infrastrutture considerate riconosciute patrimonio mondiale Unesco. In tutti i casi i progetti dovranno riguardare beni pubblici e dovranno essere realizzati e rendicontati entro la fine del 2019.

Il contributo a fondo perduto sarà concesso fino ad un massimo dell’80% del costo totale ammissibile per ogni intervento e non potrà superare i 3,5 milioni di euro per il finanziamento di un totale di almeno 20 progetti, così come previsto dal Por Fesr Emilia Romagna 2014-2020. Ciascun progetto dovrà prevedere un costo totale ammissibile non inferiore a 1 milione di euro.

Le domande di contributo dovranno essere compilate per via telematica, tramite una specifica applicazione web, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito del Por Fesr 2014-2020. L’invio deve avvenire dal 31 gennaio al 15 aprile 2016.

Scade il 15-04-2016 alle 17:00