Nuova Sabatini: in arrivo la revisione dell’incentivo
Nel corso di un convegno organizzato da Confindustria Cuneo sulla nuova Sabatini sono emerse da Invitalia, la società che gestisce diverse misure per conto del Ministero dello Sviluppo economico, due novità interessanti.La prima è che si pensa di ampliare la platea dei beneficiari, sganciando l’incentivo dall’utilizzo del plafond di Cassa depositi e prestiti. La seconda è che queste correzioni dovrebbero entrare in un nuovo decreto, concordato tra Mise e Mef. In questo modo, l’obiettivo è di alzare i livelli di spesa nel corso del 2016.
La misura attuale
L’incentivo della Sabatini è disponibile fino al 31 dicembre del 2016 per finanziamenti di importo compreso tra 20mila euro e due milioni, che possono essere assistiti dal Fondo di Garanzia per le PMI fino all’80% del loro valore. A favore delle Pmi viene concesso un contributo che copre parte degli interessi relativi agli investimenti realizzati. Questo contributo è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75% annuo per cinque anni. Per accedere all’incentivo, però, bisogna passare dal plafond di Cassa depositi e prestiti nel quadro della convenzione stipulata tra Mise, Abi e Cdp.
Fino a dicembre del 2015 sono stati erogati 2,3 miliardi di finanziamenti agevolati ma al momento sono ancora disponibili circa la metà delle risorse totali (circa 5 miliardi). Segno che le regole andrebbero migliorate in qualche passaggio per raggiungere più agevolmente i target di spesa.
Le possibili novità
Il Governo sta dunque pensando di rivedere la tipologia di operazioni ammesse all’incentivo: ci sarà la possibilità di riconoscere i contributi alle PMI anche a fronte di un finanziamento, compreso il leasing finanziario, che non sia necessariamente erogato a valere sul plafond di provvista costituito presso la gestione separata di Cassa depositi e prestiti.
Così facendo molte più banche e società di leasing potranno accreditarsi presso il Mise, concedere finanziamenti alle piccole e medie imprese e chiedere l’accesso agli incentivi del Ministero.

